Casa Trip Trippenhuis | |
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Localizzazione | |
Stato | Paesi Bassi |
Provincia | Olanda Settentrionale |
Località | Amsterdam |
Indirizzo | Kovenierburgwal, 29 |
Coordinate | 52°22′16″N 4°53′58″E |
Informazioni generali | |
Condizioni | In uso |
Costruzione | 1660-1662 |
Inaugurazione | 1662 |
Stile | Dutch Baroque architecture |
Uso | uffici |
Realizzazione | |
Architetto | Justus Vingboons |
Proprietario | Regno dei Paesi Bassi |
Committente | Hendrick e Louys Trip |
Casa Trip (in olandese Trippenhuis) è uno storico edificio di Amsterdam, nei Paesi Bassi. Costruito tra il 1660[1][2] e il 1662[1][3][4][5] su progetto dell'architetto Justus Vingboons[1][2][3][4][5][6][7] e per volere dei mercanti Hendrick e Louys (o Lodewijk) Trip[1][2][3][4][5][6], è il più grande edificio abitativo del XVII secolo della città[1].
Attualmente è la sede della Koninklijke Nederlandse Akademie van Wetenschappen (KNAW), l'accademia olandese delle scienze.[1][2][3][7] Nel corso del XIX secolo fu invece sede del Rijksmuseum.[1][2][3][4][5]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]La Trippenhuis si trova nella Nieuwe Zijde ("Zona Nuova") e, più precisamente, lungo un canale al nr. 29 di Klovenierburgwal[1][4][7][8] nei pressi del Nieuwmarkt e del quartiere a luci rosse De Wallen e di altri monumenti quali la Waag, la Zuiderkerk e la Pintohuis[8]. Nelle vicinanze, segnatamente, al nr. 26 di Klovenierburgwal, si trova inoltre un edificio più piccolo, sempre voluto dai fratelli Trip e chiamato Kleine Trippenhuis.[4][5][6]
La casa è in stile classico olandese[3][4]: non si tratta di un unico edificio, bensì di due separati, che danno l'impressione di formare un tutt'uno[4]. L'edificio è decorato con sculture di Hendrick de Keyser il Giovane e Jan Gijselingh il Vecchio.[1]
La facciata, la più grande tra quelli che si affacciano sui canali di Amsterdam[3], è realizzata in pietra di arenaria grigia[6][7] ed è decorata con otto colonne corinzie[3][4][5] e con delle finestre fittizie[4][5], che rispondono ad esigenze di simmetria[5]. Il tetto dell'edificio presenta invece dei comignoli dalla curiosa forma di cannoni, in ricordo di una delle attività dei primi proprietari, i Trip, che erano, tra l'altro, anche dei mercanti d'armi.[4][7]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La costruzione dell'edificio fu commissionata a Justus Vingboons nel 1655[3] da Hendrick e Louys Trip, due fratelli originari della Svezia[2][3] e proprietari della ditta "Louys & Hendrick Trip"[3] che si erano arricchiti grazie al commercio del ferro, del piombo, del rame e di armi e navi da guerra[2][7].
I due fratelli chiesero a Vingboons di realizzare per loro due edifici separati, ma con un'unica facciata.[3][6]
I lavori di costruzione della Trippenhuis iniziarono il 24 maggio[1] del 1660[1][2] e terminarono nel 1662[1][3][4][5]
L'edificio rimase di proprietà della famiglia Trip fino agli inizi del XIX secolo.[3]
Durante l'occupazione francese, nel 1812, re Luigi II ne fece diventare la sede dell'Istituto reale delle Scienze, Lettere e Belle Arti.[1][2][3]
Tra il 1815 e il 1817 fu intrapresa un'opera di restauro/ricostruzione dell'edificio sotto la direzione dell'architetto Abraham van der Hart.[1] L'opera di ricostruzione servì affinché l'edificio potesse ospitare, a partire dal 1817, una collezione d'arte del Rijksmuseum[1][2][4][5]: tale collezione vi trovò posto fino al 1885, anno in cui fu trasferita nella sede attuale del Rijksmuseum[2][4][5].
Nel 1851 la Trippenhuis divenne sede della Koninklijke Nederlandse Akademie van Wetenschappen.[1]
Tra il 1988 e il 1991 l'edificio fu sottoposto ad un'ampia opera di restauro.[1]
Riproduzioni
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q Trippenhuis su Gemeente Amsterdam
- ^ a b c d e f g h i j k Het Trippenhuis Archiviato il 21 ottobre 2017 in Internet Archive. su KNAW
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o Trippenhuis su Architectenweb-Archipedia
- ^ a b c d e f g h i j k l m n Harmans, M. L. (a cura di), Olanda, Dorling Kindersley, London - Mondadori, Milano, p. 78
- ^ a b c d e f g h i j k A.A.V.V., Amsterdam, Karl Baedeker Verlag, Ostfildern - De Agostini, Novara
- ^ a b c d e Catling, Christopher, Le Guide Traveler di National Geographic - Amsterdam, National Geographic Society, New York, 2002 - White Star, Vercelli, 2004, p. 94
- ^ a b c d e f A.A.V.V., Guida Oro - Amsterdam, Éditions Nouveaux Loisirs, Paris, 2001 - Touring Club Italiano, Milano, 2004
- ^ a b Harmans, M. L., op. cit., p. 71
- ^ Amsterdamse Trippenhuis in Madurodam, in Het Parool, 20-10-2008
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Trippenhuis