San Carpo | |
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Vescovo e discepolo di san Paolo apostolo | |
Nascita | ? |
Morte | I secolo d.C. |
Venerato da | Tutte le Chiese che ammettono il culto dei santi |
Ricorrenza | 13 ottobre |
Carpo (... – I secolo) fu discepolo fidato di Paolo di Tarso,[1] che ospitò nella sua casa a Troade. È stato, secondo la tradizione, primo vescovo della comunità di Troade. È venerato come santo da tutte le Chiese che ammettono il culto dei santi.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Di Carpo (dal greco Καρπός, che significa "frutto"), si hanno poche notizie: era ebreo, fu vescovo e discepolo di san Paolo, visse a Troade nel I secolo. San Paolo visitò la città di Troade in uno dei suoi viaggi[2] e ad essa si riferisce quando chiede al suo amico Timoteo, di portargli il suo mantello che aveva lasciato là in casa di Carpo:
«Paenulam, quam reliqui Troade apud Carpum, veniens affer, et libros, maxime autem membranas.»
«Venendo, portami il mantello che ho lasciato a Troade in casa di Carpo e anche i libri, soprattutto le pergamene.»
Le fonti
[modifica | modifica wikitesto]Del santo non si ha altra notizia sicura oltre la menzione di san Paolo. Abbondanti notizie, discordi e incerte,[3] giungono invece dai menologi greci che, seguendo il Canone dello Pseudo Ippolito,[4] lo dicono: apostolo, uno dei Settanta discepoli di Gesù Cristo e vescovo di Beroe in Tracia.
Culto
[modifica | modifica wikitesto]La Chiesa greca celebra la sua festa il 26 maggio e, ancora, il 30 giugno, assieme a tutti i santi del Nuovo Testamento',[5] mentre il Martirologio Romano lo celebra il 13 ottobre,[6] giorno nel quale si celebra anche l'omonimo martire di Pergamo:
«Apud Troadem, Asiae minoris urbem, sancti Carpi discipuli beati Pauli apostoli.»
«San Carpo di Troade, in Asia Minore, discepolo del beato Paolo Apostolo.»
Morte
[modifica | modifica wikitesto]Ci sono discordanze sulla morte di Carpo. Secondo il Sinassario Costantinopolitano fu martirizzato dai Giudei ai quali aveva rimproverato l'uccisione del Cristo, vero Dio; per il Menologio di Basilio egli morì in pace.
Curiosità
[modifica | modifica wikitesto]Secondo le fonti greche, le lettere scritte da Paolo sarebbero state recapitate alle Chiese cui erano destinate, proprio dal fidato discepolo Carpo.[3] Questa funzione di portalettere non ha nessun riscontro storico; probabilmente l'attribuzione di questo incarico si deve alla menzione dei libri e delle pergamene fatta da Paolo.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Cfr. Teofilo Garcia de Orbiso, Bibliotheca Sanctorum, Pontificia Università Lateranense, 1969, voce "Carpo, discepolo di s. Paolo, santo."
- ^ 2 Corinzi, cap. 2, v.12.
- ^ a b Cfr. Teofilo Garcia de Orbiso, Bibliotheca Sanctorum, ibid.
- ^ Cfr. Jacques Paul Migne, Patrologia greca, X, col. 957.
- ^ Cfr. Teofilo Garcia de Orbiso, Bibliotheca Sanctorum, ibid. cit.
- ^ Cfr. Acta SS. Octobris, VI, Bruxelles 1856, pp. 164-165.
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