Maria Carolina di Savoia | |
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Giovanni Panealbo, Ritratto della principessa Maria Carolina di Savoia, olio su tela, 1781, Castello Reale di Racconigi | |
Principessa Ereditaria di Sassonia | |
In carica | 28 settembre 1781 – 28 dicembre 1782 |
Nome completo | Maria Carolina Antonietta Adelaide di Savoia |
Trattamento | Sua altezza reale |
Altri titoli | Principessa di Piemonte Principessa di Sardegna |
Nascita | Torino, Palazzo Reale, 17 gennaio 1764 |
Morte | Dresda, Palazzo Reale, 28 dicembre 1782 |
Luogo di sepoltura | Dresda, Katholische Hofkirche |
Dinastia | Savoia (per nascita) Wettin (per matrimonio) |
Padre | Vittorio Amedeo III di Savoia |
Madre | Maria Antonia di Spagna |
Consorte | Antonio di Sassonia |
Religione | cattolica |
Maria Carolina Antonietta Adelaide di Savoia (Torino, 17 gennaio 1764 – Dresda, 28 dicembre 1782) era la decima figlia del re Vittorio Amedeo III di Savoia e della regina Maria Antonia di Spagna; sposò il principe sassone Antonio di Sassonia e divenne principessa elettrice di Sassonia.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Infanzia
[modifica | modifica wikitesto]Maria Carolina era la decima figlia del re Vittorio Amedeo III di Savoia e di sua moglie Maria Antonia di Spagna; nacque nel Palazzo Reale di Torino, visse insieme ai suoi due fratelli minori Carlo Felice di Savoia e Giuseppe Benedetto di Savoia e venne educata dalla contessa De Radicati.
Le sue sorelle includevano la principessa Maria Giuseppina, che sposò il futuro Luigi XVIII di Francia nel 1771, la principessa Maria Teresa, moglie del futuro Carlo X di Francia, sposata nel 1773, e la principessa Maria Anna, moglie di Benedetto di Savoia, sposata nel 1775.
Matrimonio e morte
[modifica | modifica wikitesto]Per decisione paterna, dovette sposare il principe elettore di Sassonia Antonio Clemente: nonostante i dinieghi della fanciulla, il matrimonio venne suggellato a Moncalieri il 28 settembre 1781.
Per le nozze vennero realizzate feste sontuose in più parti della capitale. I balli ufficiali si svolsero nella Sala degli Svizzeri del Palazzo Reale ed a Moncalieri, ma anche a Palazzo Gontieri si svolse un fastoso ricevimento, con tanto di ballo nel cortile interno, appositamente coperto per l'occasione[1].
Con riluttanza, a soli diciassette anni, la ragazza dovette lasciare Torino, diretta verso la Sassonia, il 17 settembre 1782. La famiglia reale l'accompagnò fino a Vercelli; a quel punto la giovane salì sulla carrozza che l'avrebbe portata in Germania.
Ad Augusta giunse il 14 ottobre. Il 24 ottobre venne celebrato il matrimonio in forma solenne.
Seppure l'elettore Federico Augusto I e il fratello Antonio Clemente si prodigassero per rendere il suo soggiorno in Germania piacevole, la giovane principessa era triste, con grande nostalgia delle sue terre natie.
Improvvisamente, tra il 14 ed il 15 dicembre 1782, la principessa venne colpita dal vaiolo; nonostante le cure dei medici, il 28 dicembre morì.
Il feretro, esposto al popolo come di rito, ebbe poi sepoltura a Dresda.
L'amore che il popolo piemontese aveva verso di lei e la sua triste vicenda la fecero tramandare attraverso una famosa canzone popolare, raccolta in numerose versioni da Costantino Nigra nella sua opera. Il testo della canzone venne ripreso poi da Guido Gozzano nel racconto Torino d'altri tempi.
Ascendenza
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Luigi Bassignana, Torino in Festa, pp. 142-144, 2004, Torino Incontra.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Maria Carolina di Savoia
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Spartiti o libretti di Maria Carolina di Savoia, su International Music Score Library Project, Project Petrucci LLC.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 121929753 · ISNI (EN) 0000 0000 8046 8818 · SBN BCTV010183 · CERL cnp01221408 · LCCN (EN) no2012084478 · GND (DE) 1015210902 · BNE (ES) XX1761882 (data) · BNF (FR) cb12334932n (data) |
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