Carlo Ferdinando Russo (Napoli, 15 maggio 1922 – Bari, 26 luglio 2013) è stato un grecista e filologo classico italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Figlio di Luigi Russo, studiò all'Università di Pisa e alla Normale di Pisa, allievo di Giorgio Pasquali. Fu poi assistente, nel 1948, di Günther Jachmann a Colonia.
Fu titolare per oltre un ventennio della cattedra universitaria di letteratura greca all'Università di Bari, acquisendo stima internazionale con un celebre studio sulla drammaturgia aristofanea: Aristofane autore di teatro del 1962.
L'attività per la quale è maggiormente conosciuto è la direzione della rivista letteraria Belfagor che assunse alla morte del fondatore, il padre Luigi Russo. La rivista chiuse le pubblicazioni con il fascicolo del 30 novembre 2012, otto mesi prima della scomparsa di Carlo Ferdinando Russo, avvenuta il 26 luglio 2013 a Bari all'età di 91 anni. All'inizio di giugno era deceduta invece la moglie, la pittrice statunitense Adele Plotkin[1].
Opere principali
[modifica | modifica wikitesto]- L. Annaei Senecae Divi Claudii Ἀποκολοκύντωσις, a cura di C.F. Russo, Firenze: La Nuova Italia, 1948
- Hesiodi Scutum, a cura di C.F. Russo, Firenze: La Nuova Italia, 1950 (seconda ed. 1965)
- Carlo Ferdinando Russo, Aristofane autore di teatro, Firenze: Sansoni, 1962
- Carlo Ferdinando Russo (a cura di), Pagine stravaganti di un filologo, Firenze: Le lettere, 1994[2]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ È morta la moglie pittrice di Carlo Ferdinando Russo, in Il Tirreno, 2 luglio 2013. URL consultato il 27 luglio 2013.
- ^ Maria Corti, «Maestri perduti», la Repubblica 13 agosto 1994
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Opere di Carlo Ferdinando Russo, su Open Library, Internet Archive.
- Cesare Preti, Maestro grecista mai allineato: ecco Russo e la sua eredità, La Repubblica, 26.4.2018
- Onofrio Vox, Intorno a Carlo Ferdinando Russo Archiviato il 24 novembre 2019 in Internet Archive., Dionysus ex machina, IV, 2013, pp. 197-201
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