Campidoctor | |
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Descrizione generale | |
Attiva | II secolo a.C. - VI secolo |
Nazione | Repubblica romana Impero romano Impero bizantino |
Servizio | Esercito romano |
Tipo | centurione, spesso di una coorte pretoriana o degli equites singulares |
Ruolo | Addestrare la truppa |
Dimensione | 1 per legione o unità ausiliaria |
Guarnigione/QG | Castrum |
Battaglie/guerre | Guerre cimbriche Guerre civili romane Guerra dacica Guerra britannica Invasioni barbariche Guerre romano-persiane |
Decorazioni | Dona militaria |
Parte di | |
Legione romana | |
Comandanti | |
Comandante corrente | Centurione |
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Il Campidoctor o magister campi ed a volte identificabile con l'exercitator[1] era una figura dell'esercito romano altamente specializzata. Si trattava di colui che doveva addestrare le truppe, normalmente un centurione,[2] spesso di una coorte pretoriana[3] o degli equites singulares.[4] Troviamo anche evidenze epigrafiche di un campidoctor presente in un numerus di truppe ausiliarie.[5] Questa sua specifica funzione rientrava nella categoria di quei soldati (tra fanti, cavalieri e classiarii) chiamati principales ovvero coloro che, possedendo capacità specializzate o funzioni di rilievo tra i comuni milites, erano esentati dai più noiosi e pericolosi compiti che gli altri dovevano svolgere, quali lo scavo di un fossato o il pattugliamento dei bastioni. Aveva, inoltre, paga doppia (duplicarius).[6] Questa figura militare esisteva ancora al tempo di Ammiano Marcellino (metà del IV secolo).[7]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ CIL VI, 31150; CIL III, 3395, CIL III, 3470, CIL III, 14477, CIL VI, 273, CIL VI, 32647, CIL VI, 273, CIL VI, 32647, CIL VI, 3365 (p 3844).
- ^ CIL VI, 224 (p 3004, 3755); CIL VI, 31154; AE 1951, 184.
- ^ CIL VI, 533 (p 3005, 3757); CIL VI, 2658; CIL VI, 2697 (p 3370); AE 1957, 296.
- ^ CIL II, 4083 (p 972).
- ^ AE 2007, 1270.
- ^ G.Cascarino, L'esercito romano. Armamento e organizzazione, Vol. II - Da Augusto ai Severi, Rimini 2008, pp. 48-54 e 84-86; Y.Le Bohec, L'esercito romano da Augusto alla fine del III secolo, Roma 2008, pp. 280-284.
- ^ Ammiano Marcellino, Storie, XV, 3.10.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Fonti primarie
- Ammiano Marcellino, Storie, con testo latino e traduzione inglese QUI.
- Cassio Dione Cocceiano, Storia romana, XII, 51-52, traduzione inglese QUI.
- Erodiano, Storia dell'impero dopo Marco Aurelio, VI-VIII Archiviato il 31 ottobre 2012 in Internet Archive..
- Floro, Epitoma de Tito Livio bellorum omnium annorum DCC (testo latino), I .
- Svetonio, De vita Caesarum libri VIII (testo latino) .
- Tacito,
- Vegezio, Epitoma rei militaris (testo latino) .
- Velleio Patercolo, Historiae Romanae ad M. Vinicium libri duo (testo latino) .
- Fonti storiografiche moderne
- Giuseppe Cascarino, L'esercito romano. Armamento e organizzazione, Vol. II - Da Augusto ai Severi, Rimini, Il Cerchio, 2008.
- Giuseppe Cascarino, Carlo Sansilvestri, L'esercito romano. Armamento e organizzazione, Vol. III - Dal III secolo alla fine dell'Impero d'Occidente, Rimini, Il Cerchio, 2009.
- Peter Connolly, L'esercito romano, Milano, Mondadori, 1976.
- Peter Connolly, Greece and Rome at war, Londra, Greenhill Books, 1998, ISBN 1-85367-303-X.
- A.K.Goldsworthy, Storia completa dell'esercito romano, Modena 2007. ISBN 978-88-7940-306-1
- Yann Le Bohec, L'esercito romano. Le armi imperiali da Augusto alla fine del III secolo, Roma, Carocci, 1993.
- Yann Le Bohec, Armi e guerrieri di Roma antica. Da Diocleziano alla caduta dell'impero, Roma, Carocci, 2008, ISBN 978-88-430-4677-5.
- David Potter, The Roman Army and Navy, in Harriet I. Flower (a cura di), The Cambridge Companion to the Roman Republic, Cambridge University Press, 2004, pp. 66–88, ISBN 978-0-521-00390-2.
- Graham Webster, Hugh Elton, The Roman Imperial Army of the First and Second Centuries A.D., University of Oklahoma Press, 1998, ISBN 0-8061-3000-8.