Calano (398 a.C. – 323 a.C.) è stato un filosofo, predicatore e mistico indiano vissuto nell'odierna India nel IV secolo a.C.
Era un antico gimnosofista indiano[1], saggio e filosofo di Taxila[2] che accompagnò Alessandro Magno a Perside durante la sua campagna in India e successivamente si autoimmolò, dopo essersi ammalato, entrando lui stesso vivo in una pira funeraria, davanti ad Alessandro e al suo esercito. Diodoro Siculo lo chiamò Caranus (in greco antico: Κάρανος?).[3]
Secondo le fonti greche, non sussultò mentre il suo corpo bruciava. Salutò alcuni dei soldati greci che erano suoi studenti, ma non Alessandro. Comunicò ad Alessandro che lo avrebbe incontrato a Babilonia e curiosamente Alessandro morì esattamente un anno dopo a Babilonia. Fu da Calano che Alessandro venne a conoscenza di Dandamis, il capo del loro gruppo, che Alessandro in seguito andò a incontrare nella foresta.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Calano, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- ^ (EN) Georgios T. Halkias, The Self-immolation of Kalanos and other Luminous Encounters Among Greeks and Indian Buddhists in the Hellenistic World, in Journal of the Oxford Centre for Buddhist Studies, vol. 8, n. 0, 28 maggio 2015. URL consultato il 2 ottobre 2024.
- ^ Diodorus Siculus, Library, Book XVII, chapter 107, su www.perseus.tufts.edu. URL consultato il 2 ottobre 2024.
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Calano, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
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