Romano Notari (Foligno, 28 ottobre 1933[1] – Campello sul Clitunno, 30 aprile 2023) è stato un pittore italiano, celebre per le sue opere solari.
Sempre estraneo ad una precisa classificazione in termini di ismi , il suo linguaggio artistico contiene la genuinità del diverso. La sua pittura è una pittura di luce caratterizzata dal giallo, l’arancio e il rosso, colori utilizzati per l’intensità luminosa e per potenziare il sentimento e la spiritualità.
La sua arte si è sviluppata per cicli pittorici, secondo un ordine di profonda meditazione riflessiva e di consumazione fino all’esaurimento dello stesso soggetto, cicli che tuttavia rispettano la stessa fonte di evocazione, immagini si ripetono come sogni che rimandano l’un l’altro, all’interno dello stesso quadro, ma anche di quadro in quadro. Il termine Processo torna con molta frequenza nei titoli delle opere, processo come fattore dinamico, come continua verifica della dialettica dei momenti vita-morte, gioia-dolore.
Nei primi anni ’70 progetta lo studio Casa d’ Arte, creando spazi aperti, funzionali alla collocazione delle sue creazioni, concependolo come un’unica opera spaziale, un grande, articolato dipinto tridimensionale che coinvolge lo spettatore in emozioni forti come avviene per un quadro.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Gioventù ed Anni Sessanta
[modifica | modifica wikitesto]Compie i primi studi all'Istituto d’Arte di Perugia. Nel 1954 nascono le composizioni con immagini femminili ed uccelli legati in un rapporto di fantastica visionarietà. Dopo le prime esposizioni a rassegne nazionali nel 1959 C. Cardazzo e nel 1960 G. Ballo lo presentano in mostra al Cavallino di Venezia. Numerose sono le partecipazioni ai principali premi di pittura, tra cui Premio Michetti e Premio Marche, nel 1963 espone a L'Aquila ad Aspetti dell’Arte Contemporanea, rassegna curata da E. Crispolti, al VIII Premio Termoli, al Premio San Fedele per giovani pittori, alla Biennale Internazionale di Pittura a Lissone ed al III Premio Nazionale di Pittura Campione d’Italia. Nel 1964 viene invitato alla II Mostra Mercato d’Arte Contemporanea a Palazzo Strozzi a Firenze e F. Russoli lo presenta al Cancello di Bologna . Viene invitato al I. International der Zeichnug, a Darmstadt ed al X Concorso Nazionale di Pittura Premio Ramazzotti, a Palazzo Reale a Milano. Nel 1965 partecipa ad Alternative Attuali 2, allestita nel Castello Spagnolo de L’Aquila ,a cura di E. Crispolti ed è invitato alla IX Quadriennale di Roma[2]. F. Arcangeli, nel febbraio del 1965, lo presenta con una personale alla Galleria Odyssia di Roma: Nel 1966 espone i suoi disegni alla XXXIII Biennale di Venezia [3], alle collettive Artisti Italiani d'Oggi a Bucarest ed a Pittori Italiani e Svizzeri a Lugano. Allestisce una personale presso la galleria La Ruota a Bellinzona, con Tino Vaglieri e presso la Galleria Steccata di Parma, curata da R. Tassi ed in contemporanea espone presso la Galleria Il Cavalletto a Molfetta. Nel 1967 E. Crispolti lo presenta al Cavallino di Venezia e nello stesso anno partecipa alle rassegne Lo Spazio dell'Immagine a Foligno[4], a Dimensions du Réel a Belgrado, a Incisioni di De Vita, Guerreschi, Notari, presso la Galleria La Colonna a Como ed allestisce una personale presso la Galleria d’Arte Scipione, a Macerata. Nel 1968 viene invitato alle collettive Rassegna Nazionale di Disegno Appiano Gentile ed a La Realtà e L’Immagine,a cura di F. Sossi, allestita presso la Galleria d’Arte Studio a Matera. Al 1969 risale la prima di una lunga serie di personali allestite presso la Galleria delle Ore di Milano, curata da M. Valsecchi.[5]
Anni Settanta
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1970 viene pubblicata, a cura della Galleria delle Ore di Milano, la monografia Notari. 10 tavole a Colori. 1968-1969, approfondita analisi della pittura di Notari di R. Tassi. Nel dicembre del 1971 viene invitato alla collettiva presso la Galleria "Bottega d'Arte" di Acqui Terme. Nel 1972 espone alla Galleria Correggio di Parma, (Romano Notari, testi di F. Arcangeli, E. Crispolti, F. Russoli, R. Tassi, M. Valsecchi), alla Galleria del Teatro di Parma, alla Bottega d’Arte di Acqui Terme ed alla Galleria Inquadrature “33” di Firenze. Nell’estate dello stesso anno partecipa alla 36° Biennale di Venezia, a Aspetti della Giovane Pittura Italiana. Banchieri, Cazzaniga, Della Torre, Forgioli, Guccione,Lavagnino, Notari, Savinio, Vaglieri, ad Ovada ed alla Terza Rassegna Nazionale. Artisti in Convergenza, a Molfetta. Nel 1973 allestisce una personale alla Galleria L'Incontro di Milano, ( a cura di G. Ballo), viene invitato alle collettive curate da G. Di Genova: L’immaginazione Lirica, presso la Galleria Margherita a Roma ed a Nel solco del fantastico, alla Galleria Michaud di Firenze. Nel 1974, a Milano, L. Carluccio presenta una personale alla Galleria Bergamini di Milano ed espone alla mostra Tra Realtà e Magia, allestita presso la Fondazione Giovanni Lorenzini, curata da R. Tassi. Nello stesso anno partecipa alla XXVIII Biennale Nazionale d’Arte Città di Milano. Presenze e Tendenze nella Giovane Arte Italiana e viene pubblicata la monografia Romano Notari, di D. Isella. Risale al 1976 la collettiva La Realtà Diversa. A. Forgioli, A. Ghinzani, Pr. Lavagnino, R. Notari, G. Ossola, F. Pedrina, R. Savinio, ordinata presso la Galleria Bergamini a Milano e la sua personale a Torino, presso la Galleria Documenta, a cura di L. Carluccio. Nell'aprile del 1977 R. Tassi lo presenta in occasione di due mostre personali allestite a Parma, presso la Galleria del Correggio ed a Roma, presso la Galleria La Margherita. Nell'ottobre dello stesso anno espone alla collettiva Viaggio nei laboratori dell’Es, a cura di G. Di Genova, presso il Centro Monadi di Roma. Nell'aprile del 1978 partecipa alla 2° Rassegna Nazionale del Sacro nell’Arte Contemporanea. Alla ricerca del Sacro, presso il Palazzo Arcivescovile di Palermo. Nello stesso anno dipinge un ciclo di grandi opere a tempera dedicate al mito di Ledacigno, un'interpretazione pittorica sulla sublimazione dell'amore, presentate alla XXXVIII Biennale di Venezia, nella sezione Natura come Immagine curata da L. Carluccio ed alla galleria Bambaia di Busto Arsizio, a cura di R. Tassi. Nel 1979 espone alla rassegna Genesi e Processo dell'Immagine alla Permanente di Milano ed inizia il ciclo delle Apparizioni, presentate presso La Nuova Città di Brescia da F. De Santi.
Anni Ottanta
[modifica | modifica wikitesto]Viene pubblicata la monografia di L. Carluccio, Romano Notari e Nell'aprile del 1980 e G. Mascherpa lo presenta presso la Galleria Campanile a Bari ed espone alla X Rassegna del Morazzone. Dal 1980 al 1983 dipinge opere sacre, affrontando i temi più significativi del mistero terreno e divino del Vangelo. Nascono le Apparizioni dello Spirito. Nel 1981 partecipa ad Ipotesi per un’Arte Religiosa Oggi a Reggio Emilia,a cura di G. Mascherpa e l’anno successivo a L’opera Dipinta 1960-1980 (a cura di A. C. Quintavalle) a Milano. Nella città lombarda allestisce una personale di opere sacre presso la Galleria Bergamini, presentata da F. Porzio. Nel 1984 espone alla XXIX Biennale d'Arte di Milano e nel 1985 M. Venturoli presenta il ciclo dei Giardini Proibiti, opere sospese tra sacro e profano, presso la Galleria Margherita di Roma. Nel settembre del 1985 viene allestita la prima ampia rassegna antologica presso la Galleria Civica di Gallarate, curata da G. Bruno .Nel 1986 è invitato alla Undicesima Quadriennale di Roma, ed alla XLII Biennale di Venezia [6]nella sezione Arte e Alchimia, curata da A. Schwarz. Espone, alla Galleria San Michele a Brescia (a cura F. De Santi), e presenta un nuovo ciclo di opere alla Galleria delle Ore a Milano, (a cura di R. Tassi). Nel 1989 viene invitato a Tre accadimenti dell’arte italiana attuale. Bruno, Testori, Sgarbi, a Brescia, con B. Repetto, S. Romiti e G. Vangi, alla XXXI Biennale Nazionale d’Arte Città di Milano ed alla Triennale Internazionale d’Arte Sacra a Celano, a cura di G. Di Genova che l'anno successivo lo invita alla collettiva Nel Regno di Eros, a Querceta/Seravezza.
Anni Novanta
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1990 e nel 1991 vengono allestite due ampie rassegne antologiche, presso il Palazzo dei Capitani del Popolo ad Ascoli Piceno a cura di R. Tassi e presso il Palazzo della Provincia di Bari, a cura di D. Guzzi. Nel 1990 vince il Premio Sulmona e nel 1992 il Premio Suzzara. Dal 1991 al 1995 esegue una serie di opere di grande formato, le Stanze dei processi aperti. Nel luglio del 1991 espone alla collettiva Esaedro. XXXVI Mostra Nazionale d’Arte Contemporanea, (a cura di G. Di Genova), allestita presso la Galleria Civica d’Arte Contemporanea di Termoli. Nel 1994 partecipa alla XXXII Biennale Nazionale d'Arte Città di Milano, allestita presso il Palazzo della Permanente, nella sezione Aspetti della figurazione: lirismo e immaginario, curata da T. Longaretti, ed alla collettiva Sei protagonisti degli ultimi 40 anni della pittura italiana. Chighine, Francese, Moreni, Notari, Pozzati, Ruggeri. Dipinti, disegni, tempere, allestita presso la Galleria Centro Steccata di Parma. L. Lambertini presenta una personale ordinata presso la Galleria Bambaia di Busto Arsizio. Nel 1995 espone a Loreto 95. Artisti Contemporanei per il VII Centenario Lauretano, (a cura di C. Pirovano) nel Palazzo Apostolico di Loreto, ed a Figure della Pittura. Arte in Italia 1956-1968, vasta rassegna allestita presso la Galleria Forni di Bologna, curata da M. Goldin.Dal 1997 al 1999 lavora al ciclo delle Lunette spirituali ed al ciclo dei Trittici e Polittici. R. Margonari lo presenta in occasione di una mostra personale nelle Sale Espositive del Monastero di Colonna Lido, Trani. Nel 1998 viene invitato alle mostre Palazzo Sarcinelli 1988-1998. Una donazione per un nuovo Museo ed a Roberto Tassi e i pittori. Ottocento a Novecento in Italia. Da Fattori a Burri, allestite presso Palazzo Sarcinelli a Conegliano e curate da M. Goldin. Allo stesso anno risale la collettiva Premio Campigna XLII Edizione. Francesco Arcangeli a Santa Sofia (1967-1973) a S. Sofia di Romagna che l’anno successivo ospita Premio Campigna XLIV Edizione. Luigi Carluccio a S. Sofia (1966-1978).
Anni Duemila
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2000 espone alla rassegna ordinata dal critico D. Guzzi a Roma, presso il Complesso Ex Mattatoio, Immagine d’Impegno. Impegno d’Immagine. Anni Sessanta e settanta: Figurazione in Italia. Nell’ottobre del 2000 la galleria Bambaia di Busto Arsizio ospita una personale con presentazione di E. Crispolti. (Romano Notari. Percorsi preziosi. Opere 1966-2000, testo di E. Crispolti). Rassegne antologiche esaustive, che documentano la lunga e complessa produzione pittorica di Notari, sono state allestite nel 2000 presso la Mole Vanvitelliana di Ancona a cura di L. Strozzieri e presso il Museo Civico di Sansepolcro, con presentazione di V. Sgarbi, nel 2001 presso il Castello Cinquecentesco de L'Aquila e nel 2002 a Gràbova Vila a Praga. Nel 2002 sviluppa il ciclo Espansione di vita ,Ora X, Creazione, È tutto un big-bang e Accadde il miracolo? Esaurito questo ciclo di opere, l’esplorazione continua con opere dal titolo Aprimmo e vedemmo cose tanto nuove e Dischi spiritualizzanti, che nel 2004 espone alla mostra Luce, vero sole dell’arte, (a cura di G. Di Genova), allestita presso il Museo d’Arte delle Generazioni italiane del ’900 G. Bargellini, a Pieve di Cento. Nel 2007 E. Pontiggia presenta una personale presso la Galleria Bambaia di Busto Arsizio “Simboli creazionistici”. Opere 2000-2006. Espone nel 2009 a Contemplazioni. Bellezza e Tradizione del Nuovo Nella Pittura Italiana Contemporanea, (a cura di A. Agazzani) presso il Castel Sismondo a Rimini ed alla mostra rievocativa de' Lo Spazio dell’Immagine, curata da I. Tomassoni ed allestita presso il Centro Italiano Arte Contemporanea a Foligno. Nel giugno del 2010 V. Sgarbi lo invita, in occasione del 53° Festival dei Due Mondi di Spoleto, alla rassegna Mostre del Festival, a palazzo Pianciani, dove presenta una antologica con 20 dipinti. (V. Sgarbi, Il Tempo senza mutamento di Romano Notari, presentazione in Romano Notari. Visioni, catalogo della mostra personale, Palazzo Pianciani, Spoleto, 19 giugno-4 luglio 2010).
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Dizionario d’Arte Sartori, su Dizionario d’Arte Sartori. URL consultato il 15 gennaio 2025.
- ^ quadriennalediroma.org, https://quadriennalediroma.org/ . URL consultato il 16 gennaio 2025.
- ^ Gli anni del secondo dopoguerra, su La Biennale di Venezia, 12 aprile 2017. URL consultato il 16 gennaio 2025.
- ^ Lo spazio dell'immagine, in Teknopedia, 10 maggio 2023. URL consultato il 16 gennaio 2025.
- ^ Galleria delle Ore – Giovanni Fumagalli, su giovannifumagalli.it. URL consultato il 16 gennaio 2025.
- ^ L'Istituzione, su La Biennale di Venezia, 24 aprile 2017. URL consultato il 16 gennaio 2025.