Felice Mastroianni (Platania, 4 agosto 1914 – Lamezia Terme, 21 aprile 1982) è stato un poeta e saggista italiano le cui composizioni sono scritte in italiano e in neogreco.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Cresciuto in una famiglia borghese, dopo le scuole elementari studiò, prima da convittore a Catanzaro presso il liceo "Pasquale Galluppi" e poi a Nicastro dove conseguì la licenza liceale. Già da studente incominciò a comporre le prime poesie. Dopo la laurea in lettere classiche, conseguita a Napoli, iniziò il suo percorso di docente di materie letterarie in diverse scuole della Calabria, che abbandonò temporaneamente negli anni sessanta, trasferendosi con la famiglia a Napoli per seguire il figlio Cesare nei suoi studi universitari in medicina. Rientrato a Lamezia, insegnò nelle scuole superiori della Città fino alla pensione. Durante gli anni di permanenza a Napoli ebbe modo di conoscere importanti uomini di cultura quali, Michele Prisco, Mario Pomilio, Vittorio Sereni e Mario Luzi con il quale manterrà un contatto epistolare per tutta la vita. Nella prefazione della raccolta di poesie Il vento dopo mezzodì, Luzi scrive «In questo poeta le immagini incorrotte della purezza umana e della nitidezza figurativa seguitano a vivere d'una vita continua, presente, con una attonita carica di natura religiosa».
A Felice Mastroianni sono intestati il Parco fluviale di Lamezia Terme dove è apposta una stele in suo ricordo ad opera dell'artista Maurizio Carnevali e l'Istituto secondario di primo grado di Platania oltre che il parco culturale letterario. Nel centenario della nascita, l'attore Dario Natale ha realizzato l'azione teatrale The driver incentrata sulla poetica di Felice Mastroianni.
La poetica
[modifica | modifica wikitesto]Mi cantano le fate del mio monte è il titolo di una lirica che condensa le tematiche inconfondibili della produzione letteraria di Mastroianni, espresse con raffinato linguaggio ricco di echi classici. Ogni aspetto del paesaggio natio rappresenta una metafora del suo mondo poetico, come il paesello di platani, la casa ormai disabitata, i vicoletti ombrosi, gli orti con le rondini, il cimitero affacciato sul mare. Su tutte le immagini, tuttavia, ne ricorrono due con particolari significati: "l'ombra sul terreno", quasi un doppio oscuro del poeta stesso, e il vento "favoloso", allusione al tempo che con il suo fluire ininterrotto trascina via anche i ricordi e i legami d'affetto.
Nei boschi del monte Reventino il poeta sente la presenza delle fate, creature sfuggenti come le ninfe del mito, custodi di luoghi misteriosi.
Ma non mancano le presenze umane, i suoi familiari, gli abitanti del paese, contadini e artigiani abituati alla fatica ma sempre fieri, giovani fanciulli nei cui capelli si impigliano le lucciole e l'uomo dei funghi che "cammina furtivo sui sentieri delle volpi" … "in luoghi che egli solo conosce…". Su tutti però si delinea la figura di Rocco, il coetaneo campagnolo, il suo alter ego con cui ha condiviso esperienze di vita e sentimenti di fraternità. Proprio a lui Mastroianni dedica versi suggestivi a chiusura della raccolta definitiva delle sue liriche "Quest'ombra sul terreno".
Quando ritornato dopo un lungo periodo di lontananza dal suo paese, non ritrova più quella dimensione nostalgica custodita nel suo cuore, il poeta ricerca le antiche radici nella linga madre, il neo greco, usata con insolita maestria per comporre liriche suggestive raccolte nel volume "Trilogia neoellenica" pubblicata nel 1983 ad Atene.
Opere
[modifica | modifica wikitesto]Poesia in italiano
[modifica | modifica wikitesto]- Frammenti, Patitucci, Castrovillari 1941;
- Notturno, Patitucci, Castrovillari 1942;
- Alba lontana, Patitucci, Castrovillari 1942;
- L'arcata sul sereno, La Procellaria, Reggio Calabria 1963;
- Favoloso è il vento (con prefazione di Mario Stefanile), Ed. Maia, Siena 1964;
- Lucciole sul granturco, Rebellato Editore, Padova 1965;
- Tre poesie, Il Baretti, Napoli 1966;
- Il vento dopo mezzodì (con prefazione di Mario Luzi), Quaderni di "Persona", Roma 1968;
- Il riso delle Naiadi (con lettera-prefazione di Vittorio Sereni), Rebellato, Padova 1971;
- Luna santa luna, Rebellato, Padova 1974;
- Quest'ombra sul terreno, Ed. Ligeia, Lamezia Terme 1983; (seconda edizione Rubbettino, Soveria Mannelli 2021)
- 'U cantu 'ngola (Il canto in gola). Prose dell'antiquario Rubbettino, Soveria Mannelli 2001;
- Il pane degli anni - Memoria d'una sorgiva, Rubbettino, Soveria Mannelli 2003.
- Poesie giovanili Rubbettino, Soveria Mannelli 2021
Poesia in neogreco
[modifica | modifica wikitesto]- Quaderno di un'estate, Karavàas, Atene 1975;
- Primavera, Difros, Atene 1977;
- La favola di Eutichio, Delphica Tetradia, Atene 1982;
- Trilogia neoellenica, Delphica Tetradia, Atene 1983 (seconda edizione: Rubbettino, Soveria Mannelli 2014).
Saggi
[modifica | modifica wikitesto]- L'Infinito leopardiano, Tip Gigliotti, Nicastro 1935;
- Coscienza cristiana di Ulisse dantesco, E. Patitucci, Castrovillari, 1939;
- Filippo Greco, l'ultimo dei romantici calabresi, Pellegrini, Cosenza 1966;
- Saggi, Rubbettino, Soveria Mannelli 2021
Premi e riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]- Premio Nazionale di poesia "Sebeto", anno 1966 (II° classificato dopo Mario Luzi) con la raccolta Lucciole sul granturco. Tra i componenti della Giuria, Salvatore Battaglia, Adriano Grande, Michele Prisco, Mario Pomilio
- Premio Nazionale di poesia "G. Casalinuovo", anno 1967. Nella Giuria, Umberto Bosco, Fortunato Seminara, Raoul Maria De Angelis.
- Finalista, nel 1967, del Premio Nazionale di saggistica "Villa San Giovanni" col libro Filippo Greco, l'ultimo dei romantici calabresi. Nella Giuria S. Battaglia, L. De Libero, M. Pomilio.
- Segnalazione, nel 1969, al Premio Nazionale "Vann'Antò", con la raccolta Il vento dopo mezzodì. Giuria presieduta da S. Pugliatti.
- Medaglia d'oro, nel 1971, al Premio Nazionale di poesia "Olinto Dini". Rocca Ariostesca, Castelnuovo Garfagnana (Lucca).
- Finalista, nel 1971, al Premio Nazionale di poesia "Il Ceppo", con la raccolta Il riso delle Naiadi. Tra i componenti la Giuria, Carlo Betocchi, Nicola Lisi, Pietro Bigongiari.
- Segnalazione, nel 1972, al Premio Internazionale di poesia "Calabria", con la raccolta Il riso delle Naiadi. Tra i componenti la Giuria, André Pézard, Giovanni Getto, Alberto Chiari, Mario Sansone.
- Segnalazione, nel 1972, al Premio Nazionale di poesia "Pisa", con la raccolta Il riso delle Naiadi. Tra i componenti la Giuria, Massimo Grillandi, Ugo Fasolo, Gaetano Salveti.
- Finalista, nel 1972, al Premio Nazionale di poesia "David". Tra i componenti la Giuria, G. Barberi Squarotti, A. Piromalli, L. Fiorentino, M. Sansone.
- Finalista, nel 1972, al Premio Nazionale di poesia "Gabicce".
- Primo premio, nel 1973, al Premio Nazionale di poesia "Rocco Scotellaro", con la raccolta Il riso delle Naiadi.
- Primo premio, nel 1973, al "Premio Astralumon – Madonna del Monte", Cassano Ionio.
- Finalista, nel 1975, al Premio Nazionale di poesia "Il Ceppo", con la raccolta Luna santa luna. Tra i membri della Giuria, C. Betocchi, L. Baldacci, N. Lisi.
- Primo premio, nel 1976, al Premio Nazionale di poesia "Nepetia", col volume Luna santa luna.
- Primo premio, nel 1979, al Premio Nazionale e Internazionale "Verrina- Lorenzon". Tra i componenti la Giuria, Enzo Siciliano, Dario Bellezza, Dante Maffia
- Primo premio, nel 1980, al Premio Internazionale di poesia "Italia – Grecia", con la lirica Preludio ellenico, contenuta nella raccolta, scritta in greco moderno, Quaderno d'un'estate.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Antonio Testa, Itinerario poetico di Felice Mastroianni, Edizioni d'arte rassegna, Bergamo 1972;
- Giuseppe Mascaro, È morto Felice Mastroianni, poeta della natura e dell'umile gente del Sud, «Calabria Letteraria», 30, nn. 4-5-6, 1982, pp. 78-80.
- Francesco Sisca, Una voce calabrese, Rubbettino, Soveria Mannelli 1983, pp. 149-151
- Mario Rappazzo, Felice Mastroianni, viandante di sogni, Prometeo, Messina 1983;
- Felice Mastroianni, poeta mediterraneo, Atti del Convegno di Studi (Lamezia Terme, 20 aprile 1985) a cura dell'Amministrazione Provinciale, Catanzaro 1987;
- Giuseppe Mascaro, Mito, natura e fede nella poesia di Felice Mastroianni, Rubbettino, Soveria Mannelli 1989;
- Giovanna Mussari, Quasi una storia: itinerario poetico di Felice Mastroianni fra memoria mito ed esilio, Brenner, Cosenza 1990;
- Felice Mastroianni. Giornata di studi nel trentennale della morte (Lamezia Terme, 21 aprile 2012), Rubbettino, Soveria Mannelli 2013.
- Pasquale Tuscano, Felice Mastroianni moderno interprete delle favole antiche La Fenice Salerno 2014