Angelo Capasso (Roma, 1966) è un critico d'arte e saggista italiano.È professore di Storia e Metodologia della critica d’arte presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Carriera di critico d'arte
[modifica | modifica wikitesto]Esordi e carriera nell'editoria d'arte
[modifica | modifica wikitesto]Angelo Capasso esordisce in ambito letterario con alcuni racconti pubblicati sulla rivista "Babele. Esperimenti creativi in lingue diverse" nata a Villa Mirafiori nella seconda metà degli anni '80, quando nell’Università di Roma La Sapienza si diffonde un grande fermento culturale attorno al movimento studentesco Pantera.
Esordisce con la critica d'arte con un testo su "Blue" del regista Derek Jarman, pubblicato prima sulla rivista Filmcritica (nel 1993) e poi nel 1994 sulla rivista Cahiers d'Art (edizione italiana), di cui diviene caporedattore e per cui scriverà fino all'anno della sua chiusura, nel 1996. Nello stesso anno inizia a collaborare con riviste diverse, tra cui le riviste Segno e Tema Celeste. Nel 1998 diventa corrispondente per le mostre di arte contemporanea italiana per Tate Etc. (all'epoca "Tate, the art magazine"), la rivista d'arte prodotta dall'associazione britannica Tate. Sempre nel contesto artistico londinese cura il progetto Absolut Cattelan[1], una collaborazione tra Maurizio Cattelan e Absolut Vodka.
Nel 1998 Capasso diventa direttore editoriale di RomArte (Roma). Dal 2007 al 2009, sempre a Roma, è co-direttore della Fondazione Volume!. Dal 2009, su incarico ricevuto dal Ministero degli Esteri italiano, è nominato co-curatore della Collezione Farnesina Design, di cui è anche membro del Comitato Scientifico; per la Colleziona cura le mostre itineranti dedicate al design italiano dal titolo "Colore e calore per la Collezione Farnesina Design".
Tra il 2006 e il 2009 Capasso è co-direttore, con Emanuela Nobile Mino, della Fondazione Volume!, una fondazione dedicata a progetti di arte contemporanea realizzati con modalità site specific.
Mostre collettive 1998-2006
[modifica | modifica wikitesto]Capasso realizza la sua prima mostra collettiva nel 1998 sul tema delle teorie di genere,“maestri/e” (con artiste e artisti come Flavio Favelli, Nan Goldin, David Armstrong, Erwin Olaf, Andres Serrano, Inez Van Lamsweerde) a Viterbo, in occasione del primo festival dedicato al Teatro Elisabettiano.
Nel 2000 cura a Roma la mostra-evento "Nottefonda", una mostra notturna con le opere di numerosi artisti tra cui Vettor Pisani, di cui Capasso curerà una serie di mostre: “Meglio un asino vivo che un artista morto” (Trevi Flash Art Museum, 2002), “Nostos, Nostalgia volo di ritorno” (Torre Guevara, Ischia, 2004) “Lady Madonna” (Fondazione Volume!, 2006). La collaborazione si interrompe con la scomparsa dell'artista nel 2011, per il quale Capasso, allora direttore della rivista Exibart, scrive un editoriale[2].
Nel 2001 Capasso cura la prima mostra dedicata ad un critico d’arte, “ABO Le arti della critica”[3] sull’attività di critico d’arte di Achille Bonito Oliva, a San Benedetto del Tronto. In seguito collaborerà con Bonito Oliva per il convegno dedicato all'arte italiana nel contesto delle due edizioni del “Terzo Paradiso[4]” di Michelangelo Pistoletto con Gianna Nannini, realizzate tra il 2006 e il 2008 prima a Mosca poi a Minsk.
Nel 2003 cura la mostra "Luoghi d'affezione passaggio-paesaggio[5][6]" sull'arte contemporanea internazionale nel contesto della rassegna internazionale Europalia.Italia (durante la Presidenza Italiana del Parlamento Europeo). Tema della mostra sono gli artisti europei che hanno vissuto fuori dall’Italia e quelli che dall’estero invece hanno scelto scelto di operare in Italia.
In occasione della celebrazione dei 100 anni dalla nascita della CGIL Capasso realizza la mostra “Capolavoro[7]” (2006) al Palazzo di Primavera.
Arte cinese contemporanea
[modifica | modifica wikitesto]Capasso è tra i critici italiani che più si sono dedicati alla nuova onda di arte cinese contemporanea. Nel 2008 progetta “Onda anomala[8]”, una mostra a Trento sulle nuove avanguardie cinesi in collaborazione con la curatrice tedesca Martina Koppel-Yang. Viene successivamente invitato nel 2009 alla prima edizione del Forum on Chinese Contemporary Art, organizzato dall’Università di Chicago e la University of Beijing, dove propone l’idea di performatività (contrapposta alla tradizionale idea di performance) nell’arte[9]. Nel 2011 cura la mostra dell'artista Xu Longsen[10] al Palazzo della Civiltà Romana di Roma, dove la pittura di paesaggio Shan shui, di grandi dimensioni, viene giustapposta con la cultura dell’Impero romano.
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- Nottefonda. Rituali del buio, Edizioni ZowArt, Roma 2000;
- ABO. Le arti della critica, Skira, Milano 2001;
- AA. L’arte per l’arte, MME, Roma 2002;
- Ombre e fantasmi, Monti, Roma 2004;
- Collezione privata, Edizioni DMG, Roma 2006;
- Opere d’arte a parole, Meltemi, Roma 2007;
- Satoshi Hirose. Viaggio, Silvana Editoriale, Milano 2008;
- L’orlo del vuoto. Vita arte e morte di Luigi Di Sarro, Skira, Milano 2008;
- Sadiesfaction. Seduzione, Economia, Arte, DuePunti, Palermo 2011;
- Naturans. Il paesaggio nell’arte contemporanea, Skira, Milano 2018;
- Sortir Du Champ, Silvana Editoriale, Milano 2021.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Absolut Ads, su wwe.absolutad.com. URL consultato il 17 luglio 2024.
- ^ redazione, A Vettor Pisani - Elogio del Nostos exibart.com, su exibart.com, 23 agosto 2011. URL consultato il 5 agosto 2024.
- ^ redazione, Fino al 18.VI.2001 | ABO: le arti della critica | San Benedetto del Tronto, Palazzo Piacentini e Palazzina Azzurra exibart.com, su exibart.com, 8 maggio 2001. URL consultato il 18 luglio 2024.
- ^ Il Terzo Paradiso, Mosca: Michelangelo Pistoletto, su Cittadellarte - Fondazione Pistoletto. URL consultato il 18 luglio 2024.
- ^ Maria Cristina Bastante, Italiani a Bruxelles exibart.com, su exibart.com, 11 novembre 2003. URL consultato il 18 luglio 2024.
- ^ Luoghi d'affezione Hotel de Ville Bruxelles, su 1995-2015.undo.net. URL consultato il 18 luglio 2024.
- ^ Capolavoro - Terni, Palazzo di Primavera (PDF), su umbriaearte.it.
- ^ (EN) Asia Art Archive, Abnormal Wave, su aaa.org.hk. URL consultato il 18 luglio 2024.
- ^ (EN) Asia Art Archive, What is Chinese Contemporary Art? The Collection of Essays of 2009 Beijing International Conference on Art Theory & Criticism, su aaa.org.hk. URL consultato il 5 agosto 2024.
- ^ Xu Longsen, Museo Civiltà Romana, su museociviltaromana.it.