Bosavi | |
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Stato | Papua Nuova Guinea |
Provincia | Provincia degli Altopiani del Sud |
Altezza | 2 507 m s.l.m. |
Prominenza | 1 887 m |
Diametro cratere | 4000 m |
Ultima eruzione | 200.000 anni fa |
Codice VNUM | 253802 |
Coordinate | 6°35′39.83″S 142°51′22.63″E |
Mappa di localizzazione | |
Il Bosavi (2.507 m s.l.m. ) è un monte della Papua Nuova Guinea.
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]Si tratta di un vulcano spento del Grande altopiano della Papuasia: le acque che lo bagnano fanno parte del bacino del fiume Kikori. Le dimensioni del cratere sono di circa 4 x 1 km. All'interno di esso vivono alcune specie animali uniche al mondo.
Parte della montagna è compresa nel parco "Sulamesi Wildlife Management Area", istituito nel 2006. Ed è parte della proposta nuova area del parco "Kikori River Basin/Great Papuan Plateau".[1]
Gli uomini viventi alle pendici del vulcano chiamano se stessi col termine Bosavi kalu (gente di Bosavi) e si dividono in quattro gruppi culturali: Kaluli, Ologo, Walulu, e Wisesi.
Fauna e flora
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2009 una spedizione finanziata dalla BBC ha scoperto in quel luogo più di 40 nuove specie animali e vegetali. Tra queste: 16 specie di rane, 3 di pesci, insetti e ragni, un pipistrello ed il Ratto lanoso di Bosavi, un topo gigante avente una lunghezza di 82 cm ed un peso di 1,5 kg. [2]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Kikori River Basin / Great Papuan Plateau - UNESCO World Heritage Centre, su whc.unesco.org. URL consultato il 22 febbraio 2007.
- ^ BBC News - Giant rat found in 'lost volcano'
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Bosavi
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Satellite view from the European Space Agency
- WWF page of Libano and Sulamesi Wildlife Management Areas, including map
- WWF pictures from Mt. Bosavi and region, su wwf.org.au. URL consultato il 23 settembre 2009 (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2009).
- Seacology Mt. Bosavi Rainforest Conservation Project Seacology