Con il termine tedesco Blockhaus (in inglese Blockhouse) si intende un tipo di abitazione a pianta rettangolare circondata da pareti in legno costruite con travi impilate secondo la tecnica chiamata "a blinde" (o Blockbau).[1]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Per la costruzione di un Blockhaus si sfrutta una tecnica chiamata a blinde (in tedesco Blockbau) caratterizzata dall'utilizzo di tronchi, tondi o squadrati, sovrapposti e stabilizzati tra di loro. La particolarità di questi edifici è che non possono essere ampliati in un secondo momento a causa dei limiti strutturali delle travi orizzontali. I tetti, talvolta in legno, pietra o addirittura in erba, sono piuttosto sporgenti rispetto agli angoli, per proteggere le pareti della casa.[2] Questa tipologia costruttiva è diffusa lungo tutto l'arco alpino, in particolare nell'architettura walser.
Etimologia
[modifica | modifica wikitesto]Il termine "blockhaus" è di origine incerta, forse legata all'olandese medio blokhus e al francese del XVIII secolo blocus.[3]
Utilizzo
[modifica | modifica wikitesto]Ambito civile
[modifica | modifica wikitesto]Ora, nella costruzione di Blockhaus moderni, agli elementi portanti di forma tondeggiante viene sostituita quella a forma squadrata (molto più pratica e funzionale). Le pareti perimetrali sono solitamente collegate tra di loro mediante incastri angolari specifici (a mezzo legno, coda di rondine, a calice o altre tipologie di tenoni-mortase) e con ferramenta di supporto (viti, bulloni e piastre annegate nella struttura). Anche le fondamenta sono collegate direttamente al calcestruzzo in modo tale da irrobustirne la solidità strutturale e da isolarle dal terreno.[4]
Attualmente la tecnica a blinde viene spesso adottata per realizzare abitazioni ecologiche che, pur possedendo un ottimo isolamento e risparmio energetico, si distinguono per il fatto di essere costruite principalmente in materiale ligneo.[5]
Un esempio su tutti è il progetto per la costruzione di una chiesa in stile Blockhaus iniziato nell'ottobre 1999.[6]
Ambito militare
[modifica | modifica wikitesto]In ambito militare il termine è stato utilizzato per descrivere una piccola opera di difesa fatta di tronchi di legno (anche se negli anni seguenti il legno perse la sua funzione strategica). La struttura difensiva era poi circondata da un fossato a protezione delle persone occupanti o del materiale presente. Le prime strutture così siffatte sono risalenti alla guerra d'indipendenza americana, ovvero al 1778.[2][7]
Durante la prima guerra mondiale e la seconda guerra mondiale, molti tipi di blockhaus furono costruiti, e quando il tempo lo consentiva di solito in cemento armato. La differenza principale tra un blockhaus e un bunker è che un bunker è costruito principalmente sotto il livello del suolo mentre un blockhaus è costruito soprattutto al di sopra del livello del suolo.[8][9][10]
Alcuni blockhaus, come quelli costruiti in Inghilterra nel 1940, furono costruiti in previsione di un'invasione tedesca; spesso erano esagonali e chiamati pillboxes. Furono costruite circa 28.000 pillbox e altri tipi di fortificazioni, di cui circa 6.500 sopravvivono ancora.[11]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Giovanni Simonis, Costruire sulle Alpi, 2ª ed., Verbania, Tararà Edizioni, 2005, pp. 62-64.
- ^ a b Tiziana Ferrante, Blockbau (Blockhaus), su wikitecnica.com, 22 novembre 2010.
- ^ blockhouse (n.), blockade (n.), in Online Etymology Dictionary.
- ^ Blockhaus, su subissati.it.
- ^ Blockhaus, sistema in legno massiccio per costruzioni civili, su infobuild.it. URL consultato il 22 agosto 2017 (archiviato dall'url originale il 22 agosto 2017).
- ^ (DE) Blockhaus ABC, su blockhauslexikon.de
- ^ Blockhaus, su treccani.it
- ^ (EN) Schneider, p. 87
- ^ (EN) BACM Research, p. 209
- ^ (EN) Davis, p. 290
- ^ (EN) A Review Of The Defence of Britain Project, su Report. URL consultato il 30 maggio 2006 (archiviato dall'url originale il 23 novembre 2007).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Benedetti C., Bacigalupi V., Legno architettura, Roma, 1991;
- Giachino D., Legno. Manuale per progettare in Italia, Torino, 2010
- (EN) BACM Research, Vietnam War After Action Reports, BACM Research, 2009, pp. 263.
- (EN) Tracy C. Davis, Stages of emergency: Cold War nuclear civil defense, illustrated, Duke University Press, 2007, p. 290, ISBN 978-0-8223-3970-0.
- (EN) Richard Harold Schneider e Ted Kitchen, Planning for crime prevention: a transatlantic perspective, RTPI library series, vol. 3, illustrated, Routledge, 2002, p. 87, ISBN 978-0-415-24136-6.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
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