Bernardo di Chartres (in latino Bernardus Carnotensis; ... – 1126 o 1130) è stato un filosofo francese confuso con Bernardo Silvestre a sua volta da alcuni identificato con Bernardo di Moëlan[1].
Vita e pensiero
[modifica | modifica wikitesto]Filosofo e grammatico, ebbe fama di grande maestro di retorica nella scuola della cattedrale di Chartres,[2] dove insegnò dal 1114 al 1119, e successivamente a Parigi. Suoi discepoli furono Giovanni di Salisbury, che lo considerò "il più perfetto fra i platonici", Guglielmo di Conches e Riccardo di Coutances.
Di lui non ci è pervenuta alcuna opera; Giovanni di Salisbury ci ha lasciato notizie sull'amore del maestro per i classici, in particolare per Cicerone e Quintiliano, e sulla sua filosofia che si collegava alla tradizione platonica. Accanto agli auctores antichi, Bernardo stimava anche i contemporanei. Questo il senso della frase molto nota a lui attribuita:[3]
«Dicebat Bernardus Carnotensis nos esse quasi nanos gigantium humeris insidentes, ut possimus plura eis et remotiora videre, non utique proprii visus acumine, aut eminentia corporis, sed quia in altum subvehimur et extollimur magnitudine gigantea»
«Diceva Bernardo di Chartres che noi siamo come nani sulle spalle di giganti, così che possiamo vedere più cose di loro e più lontane, non certo per l'acume della vista o l'altezza del nostro corpo, ma perché siamo sollevati e portati in alto dalla statura dei giganti.»
dove si definisce l'idea della cultura come una continua costruzione degli uomini, in cui i pensatori moderni, pur nani rispetto ai grandi fondatori del sapere del passato, possono tuttavia sopravanzarli e progredire proprio in virtù delle acquisizioni precedenti.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Bernardo di Chartres, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- ^ Scuola di studi filosofici e teologici sorta nell'XI secolo a Chartres per iniziativa di Fulberto, vescovo di Chartres, e proseguita fino al secolo successivo, il cui programma fu lo sviluppo della teologia cristiana mediante l'applicazione della filosofia di Platone.
- ^ Giovanni di Salisbury, Metalogicon, Libro III, Capitolo 4.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Michel Lemoine, Intorno a Chartres: naturalismo platonico nella tradizione cristiana del XII secolo, Editoriale Jaca Book, 1998
- Inos Biffi, André Cantin, Costante Marabelli, La fioritura della dialettica (X-XII secolo), Editoriale Jaca Book, 2008
- Sofia Vanni Rovighi, Storia della filosofia medievale: dalla patristica al secolo XIV, Vita e Pensiero, 2006
- Cesare Vasoli, La filosofia medioevale, Feltrinelli, 1961
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Bernardo di Chartres
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Bernardo di Chartres, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Filippo Ermini, BERNARDO di Chartres, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1930.
- Bernardo di Chartres, in Dizionario di filosofia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2009.
- Bernardo di Chartres, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) Bernard de Chartres, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (FR) Bibliografia su Bernardo di Chartres, su Les Archives de littérature du Moyen Âge.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 105276222 · ISNI (EN) 0000 0003 7428 8580 · BAV 495/44127 · CERL cnp00403569 · LCCN (EN) n79071075 · GND (DE) 119067161 · BNF (FR) cb12256759v (data) · J9U (EN, HE) 987007270952105171 |
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