Bengalesi in Italia | |
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Luogo d'origine | Bangladesh |
Popolazione | 174 058 (2023) |
Lingua | bengalese, inglese, italiano |
Religione | Islam, Buddhismo, Induismo, Cattolicesimo romano |
Gruppi correlati | Bengalesi |
La presenza dei bengalesi in Italia è attestata a partire dagli anni '80.
Distribuzione geografica
[modifica | modifica wikitesto]I bengalesi formano una delle più grandi popolazioni di immigranti in Italia. Nel 2020 ne sono stati censiti 147 872[1]. La maggior parte risiedono nel Lazio, in Lombardia e Veneto con grandi concentrazioni nelle città di Roma (32 367), Milano (10 221), Venezia (7 082), Palermo (5 296) e Bologna (5 089).[2]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]I primi bengalesi arrivarono in Italia negli anni '80 del XX secolo. Tra il 1989 e la metà degli anni '90 il numero dei bengalesi che viveva a Roma è incrementato 200-300 volte diventando la seconda grande comunità bengalese dell'Europa continentale. In seguito la popolazione è raddoppiata, principalmente attraverso una immigrazione irregolare, fino a raggiungere le 82 000 unità[3].
Demografia
[modifica | modifica wikitesto]La maggior parte dei bengalesi in Italia provengono dai distretti di Dacca, Faridpur, Comilla e Noakhali[3].
Il 70,4% sono maschi. Il 58,9% della popolazione bengalese (da 15 anni in su) è impiegata - l'1,3 % sopra la media dei migranti non-UE del paese.
La classe d'età prevalente presso la comunità bengalese è tra i 30 e i 39 anni, il 38% della comunità residente in Italia. Il 24,3% è composta da minori.
Il tasso di disoccupazione è leggermente più basso della totalità dei migranti non-UE (12.9% contro il 14,5%).
Di per sé, il settore terziario assorbe quasi il 70% dei lavoratori della comunità: il 20,2% lavoro nel settore ospedaliero, il 16,6% in altri servizi pubblici e sociali, e il 26,9% nel commercio.
La percentuale di bengalesi impiegata nell'industria è il 28,3%. Circa il 57% dei bengalesi impiegati guadagna un'entrata mensile in eccesso di € 1 000 - più del 15% dei lavoratori che provengono da paesi non-UE in Italia.
La maggior parte dei lavoratori bengalesi, il 37,6%, guadagna tra i € 1 001 e i 1 250 al mese[1].
Al 31 Dicembre 2017 i cittadini Bengalesi in Italia sono 131 967, e le naturalizzazioni tra 2006-2017 sono state 37 000.
Cultura di massa
[modifica | modifica wikitesto]- Nel 2020 Phaim Bhuiyan ha vinto il David di Donatello per il miglior regista esordiente con il film Bangla.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b The Bangladeshi Community in Italy - Annual report on the presence of immigrants - 2013 (PDF), Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. URL consultato il 29 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
- ^ Cittadini Stranieri 2018 - Palermo, su Tuttitalia.it. URL consultato il 12 marzo 2019.
- ^ a b Melanie Knights, Bangladeshi Immigrants in Italy: From Geopolitics to Micropolitics, in Transactions of the Institute of British Geographers, vol. 21, n. 1, 11 settembre 1995, pp. 105-123.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Ministero del Lavoro, Rapporto 2016 Integrazione dei Migranti, Comunità bengalese in Italia (PDF) (archiviato dall'url originale il 2 settembre 2017).