Emma Magdalena Rosalia Maria Josefa Barbara Orczy (Tarnaörs, 23 settembre 1865 – Henley-on-Thames, 12 novembre 1947) è stata una scrittrice britannica di origine ungherese, comunemente nota come Emma Orczy. Deve la sua fama principalmente alla sua nota saga letteraria La primula rossa.
Ha scritto di sé:
«Mi è stata spesso posta la domanda: "Ma come ti è venuta l'idea della Primula Rossa?" E la mia risposta è sempre stata: "È stata la volontà del Signore e a voi moderni, che forse non credete come credo io, dirò: nella catena della mia vita ci sono stati così tanti anelli, tutti incentrati nel portare a compimento il mio destino, e nulla può essere così meraviglioso come costruire il destino di un uomo o di una donna."»
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Infanzia: dall'Ungheria all'Inghilterra
[modifica | modifica wikitesto]Figlia del Barone Felix Orczy e della contessa Emma Wass, crebbe nella tenuta di Tisza-Abad, che il padre voleva trasformare in azienda modello, anche attraverso la costruzione di un mulino a vapore e di macchinari d'avanguardia: tali innovazioni, temute dai braccianti e contadini locali, ne scatenarono l'ira, che sfociò in un disastroso incendio (appiccato il 22 luglio 1868).
La famiglia Orczy abbandonò la tenuta per trasferirsi a Budapest e l'episodio rappresentò una svolta importante per la piccola Emma: lasciò per sempre la campagna, passando da una città all'altra, e vide con grande sofferenza il peggioramento caratteriale del padre, profondamente segnato da quello che giudicò un ingrato tradimento da parte dei propri simili. Dopo Budapest gli Orczy si trasferirono a Bruxelles, dove Emma frequentò il Collegio delle suore nel Convento della Visitazione insieme alla sorella Madeleine: la morte di quest'ultima (nel 1873) segnò un colpo decisivo per il morale del barone, che condusse la sua famiglia a Parigi e, nel 1880, finalmente, a Londra.
Adolescenza
[modifica | modifica wikitesto]Da quel momento, Emma iniziò ad ambientarsi "nell'amabile, ospitale Inghilterra", sentendola come vera patria d'adozione, e suo padre finalmente trovò comprensione per le sue qualità di artista. Qui si moltiplicarono le occasioni di partecipare a molti eventi culturali e di vita mondana, ma l'adolescente Emma li viveva in disparte, quasi con sofferenza, sentendosi inadeguata e scialba: tale atteggiamento di fastidio verso gli incontri mondani rimase una costante anche negli anni del successo in età adulta.
L'unica occasione che arrecò vera gioia all'adolescente Emma fu l'incontro con l'Arciduca Rodolfo, figlio dell'imperatrice Elisabetta d'Asburgo ed erede dell'imperatore Francesco Giuseppe ("io, povero, timido, piccolo atomo ebbi l'onore di danzare la csardas con Sua Altezza Imperiale" scrisse nelle sue memorie).
Ma, fatta eccezione per questo episodio, Emma capiva che la sua scarsa avvenenza non le avrebbe permesso di emergere, mentre avrebbe potuto e dovuto fare ricorso alle sue doti di intelligenza e alla sua buona istruzione e cultura: tuttavia, per diverso tempo non seppe verso quale campo (musica, pittura, letteratura) dirigere il proprio estro né la mentalità aristocratica del padre tendeva ad incoraggiare forme di emancipazione femminile.
Finché, alla fine, ottenne il consenso all'iscrizione - come studentessa di pittura - alla West London School of Art: non divenne mai una grande pittrice (anche se alcuni suoi quadri sono esposti presso la Royal Academy a Londra) ma, grazie agli studi d'arte figurativa, iniziò a vedere pittoricamente, a visualizzare scene e personaggi evocati dalla sua immaginazione, un'attitudine che la aiuterà molto (a suo dire, "trascriverli con la mia penna fu una cosa relativamente facile").
Il matrimonio ed il successo artistico
[modifica | modifica wikitesto]Quando incontrò il pittore Montague Barstow ne fu colpita immediatamente e nel 1894 i due si sposarono: fu un vincolo indissolubile, intenso e perfetto (quello fu "il grande anello nella catena della mia vita che mi regalò tutto ciò che rende la vita degna di essere vissuta"; ebbero un figlio, John Montague Orczy-Barstow, che divenne a suo volta scrittore sotto lo pseudonimo di John Blakeney.
Fu proprio il marito a incoraggiare Emma verso la scrittura e la spinse a pubblicare le sue opere.
I lampadari dell'imperatore[1] (The Emperor's Candlesticks) (1899) fu il suo primo romanzo, cui fece seguito una serie di racconti polizieschi pubblicati sul Royal Magazine, che iniziarono a farla conoscere dal pubblico, il quale la apprezzò per il romanzo In Mary's Reign (1901).
Il grande successò arrivò poi, a partire dal 1905, con The Scarlet Pimpernel (La primula rossa), che diede inizio ad un ciclo di romanzi legati a tale misterioso personaggio.
Un'altra serie fu quella - comparsa tra il 1905 e il 1909 - che ebbe come protagonista il primo armchair detective (detective in poltrona) e che si intitolava The Old Man in the Corner; nello stesso genere si colloca anche il personaggio dell'investigatrice Lady Molly of Scotland Yard (1910).
I viaggi: Montecarlo e Lerici
[modifica | modifica wikitesto]Emma Orczy amava viaggiare: nelle sue memorie ha lasciato pagine dedicate ai suoi soggiorni in Canada, in Transilvania, in Francia e in Italia.
I coniugi acquistarono una residenza per i mesi invernali a Monte Carlo, particolarmente amata, tanto da chiamarla Villa Bijou. Ma quando la costa monegasca iniziò ad essere troppo frequentata la coppia prese a lamentarsi nel vedere "il posto dei nostri sogni trasformato in un'enorme conigliera", e quando una conoscente inglese invitò i coniugi a Lerici essi accettarono di buon grado.
Emma fu letteralmente incantata dal luogo (la casa sulla collina lericina "offre una delle più belle viste sulla terra di Dio"), tanto da decidere per l'acquisto di un terreno dove fece costruire una villa (La Padula), con annesso giardino, tuttora adibita a residenza: qui i coniugi vissero tutti gli autunni e le primavere dal 1927 al 1933 (l'estate in Inghilterra e la restante parte dell'anno a Monte Carlo).
La piega sempre più chiaramente autoritaria assunta dal fascismo iniziò però a contrariare fortemente i coniugi ("l'ambizione, l'amore verso se stesso di un unico uomo aveva trasformato una nazione gentile e spontanea in un mucchio di astiose, maleducate, spregevoli persone: erano proprio così, paurosi anche solo di aprire bocca, paurosi delle loro ombre" ), i quali, con profondo dolore, decisero nel 1933 di vendere la loro villa.
Alla morte del marito nel 1943, Emma visse stabilmente a Montecarlo ancora quattro anni, fino alla sua morte, che la colse al Brown's Hotel di Londra l'11 novembre 1947.
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- Old Hungarian Fairy Tales (1895)
- The Enchanted Cat (1895)
- Fairyland's Beauty (1895)
- Uletka and the White Lizard (1895)
- I lampadari dell'imperatore[1] (The Emperor's Candlesticks) (1899)
- In Mary's Reign (1901) poi The Tangled Skein (1907)
- La primula rossa (The Scarlet Pimpernel, 1905)
- The Sin of William Jackson (1906)
- The Case of Miss Elliot (raccolta di gialli, 1905)
- By the Gods Beloved (1905) poi The Gates of Kamt (1907)
- I Will Repay (1906)
- A Son of the People (1906)
- Beau Brocade (1907)
- The Elusive Pimpernel (1908)
- Beau Brocade (1908)
- The Old Man In the Corner (1909)
- The Nest of the Sparrowhawk (London: Hodder and Stoughton, 1909)
- Lady Molly of Scotland Yard (1910)
- Petticoat Government (1910)
- A True Woman (1911)
- The Duke's Wager (1911)
- The Traitor (1912)
- The Good Patriots (1912)
- Fire in Stubble (1912)
- Meadowsweet (1912)
- Eldorado (1913)
- Unto Cæsar (1914)
- The Laughing Cavalier (1914)
- A Bride of the Plains (1915)
- The Bronze Eagle (1915)
- Leatherface (1916)
- Lord Tony's Wife (1917)
- A Sheaf of Bluebells (1917)
- Flower ò the Lily (1918)
- The Man in Grey (1918) storie
- The Legion of Honour (1918) pièce adattata da A Sheaf of Bluebells
- His Majesty's Well-beloved (1919)
- The League of the Scarlet Pimpernel (1919)
- The First Sir Percy (1921)
- Castles in the Air (collection, 1921)
- Nicolette: A Tale of Old Provence (1922)
- The Honourable Jim (1924)
- Pimpernel and Rosemary (1924)
- Les Beaux et les Dandys de Grand Siècles en Angleterre (1924)
- The Miser of Maida Vale (1925)
- A Question of Temptation (1925)
- Unravelled Knots (1926)
- The Celestial City (1926)
- Sir Percy Hits Back (1927)
- Skin ò My Tooth (collection, 1928)
- The Adventures of the Scarlet Pimpernel (1929)
- Blue Eyes and Grey (1929)
- Marivosa (1930)
- In the Rue Monge (1931)
- A Joyous Adventure (1932)
- A Child of the Revolution (1932)
- The Scarlet Pimpernel Looks at the World (1933)
- The Way of the Scarlet Pimpernel (1933)
- A Spy of Napoleon (1934)
- The Uncrowned King (1935)
- The Turbulent Duchess (1935)
- Sir Percy Leads the Band (1936)
- The Divine Folly (1937)
- No Greater Love (1938)
- The Gallant Pimpernel (1939) (comprende 4 romanzi))
- Mam'zelle Guillotine (1940)
- Pride of Race (1942)
- The Will-O'-The-Wisp (1947)
- Links in the Chain of Life (autobiografia, 1947)
- The Scarlet Pimpernel Omnibus (1957)
- Un mestiere da donne. Racconti gialli di scrittrici dell''800, a cura di Mirella Scriboni, Ferrara, Luciana Tufani Editrice, 1996
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Scheda OPAC, su opac.sbn.it. URL consultato il 19 febbraio 2019.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikisource contiene una pagina in lingua inglese dedicata a Emma Orczy
- Wikiquote contiene citazioni di o su Emma Orczy
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Emma Orczy
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Orczy, Emmuska baronessa, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- (EN) Baroness Emmuska Orczy, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Emma Orczy, su The Encyclopedia of Science Fiction.
- Opere di Emma Orczy / Emma Orczy (altra versione), su MLOL, Horizons Unlimited.
- (EN) Opere di Emma Orczy / Emma Orczy (altra versione), su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Opere di Emma Orczy, su Progetto Gutenberg.
- (EN) Audiolibri di Emma Orczy, su LibriVox.
- (EN) Bibliografia di Emma Orczy, su Internet Speculative Fiction Database, Al von Ruff.
- (EN) Emma Orczy, su Goodreads.
- Bibliografia italiana di Emma Orczy, su Catalogo Vegetti della letteratura fantastica, Fantascienza.com.
- (EN) Emma Orczy, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Emma Orczy, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) Emma Orczy, su Internet Broadway Database, The Broadway League.
- (DE, EN) Emma Orczy, su filmportal.de.
- Galleria di immagini di Emma Orczy, su blakeneymanor.com. URL consultato il 20 maggio 2007 (archiviato dall'url originale il 25 ottobre 2009).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 39382131 · ISNI (EN) 0000 0000 8117 8687 · SBN RAVV036196 · BAV 495/335478 · Europeana agent/base/60942 · LCCN (EN) n50064803 · GND (DE) 107653206 · BNE (ES) XX1161068 (data) · BNF (FR) cb11918179j (data) · J9U (EN, HE) 987007279083305171 · NSK (HR) 000521292 · NDL (EN, JA) 00451812 · CONOR.SI (SL) 58293603 |
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