Bantham (pronuncia: [bænθəm][1]) è una località costiera nel sud del Devon, in Inghilterra. Si trova nel distretto di South Hams e sorge sull'estuario del fiume Avon, a 400 metri dal mare nella baia di Bigbury.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Originariamente era un villaggio di pescatori, ma fu documentato per la prima volta come un porto che durante l'epoca romana vendeva ai Galli lo stagno e oggetti vari fatti con lo stesso stagno.[2] Durante la loro occupazione, i romani costruirono un grande insediamento dietro le dune e nella parte occidentale del villaggio per proteggere l'ingresso a Bantham Ham dal fiume. L'insediamento, che includeva anche un mercato commerciale stagionale, ha continuato a vivere fino ai tempi della Gran Bretagna post-romana. Successivamente fu ricoperto dalla sabbia, tuttavia l'insediamento esiste dalla metà del XVIII secolo, dopo che le tempeste ne scoprirono i resti bruciati. Quando i proprietari terrieri prosciugarono le paludi locali durante il XIX secolo, i lavoratori furono in parte ricompensati grazie al permesso di portare via le ossa umane recuperate e di venderle. Dal 1978 ampi scavi archeologici hanno accertato l'estensione dell'insediamento e adesso è considerato dall'organismo pubblico che gestisce il patrimonio culturale dell'Inghilterra (English Heritage) un'area protetta.[3]
Durante il boom delle sardine in Cornovaglia, tra il 1750 e il 1880 circa, Bantham divenne il centro regionale nel settore commerciale delle sardine. Durante questo periodo le vaste scorte regionali di sardine venivano lavorate negli impianti di salatura in Cornovaglia e successivamente spedite ai paesi cattolici romani di Francia e Spagna. Da lì venivano consumate localmente o commerciate direttamente in Italia, ancora oggi leader nel mercato delle sardine salate, dove venivano utilizzate nei piatti contadini per insaporire la pasta o la polenta.[4] A causa della pesca eccessiva, il commercio morì rapidamente e il villaggio subì un forte declino.[2]
La tenuta Evans e i suoi proprietari
[modifica | modifica wikitesto]Dopo i suoi doveri nella prima guerra mondiale, nel 1919 il tenente comandante Charles Evans acquistò la fucina del villaggio ormai dimenticata.[5] Innamoratosi del luogo, nel 1922 acquistò l'intero villaggio ed oltre 300 ettari di terreno che si estendevano intorno alle sponde del fiume.[2] Dopo la seconda guerra mondiale la famiglia cedette la tenuta a una società privata a responsabilità limitata, Evans Estates (1956) Limited, che oggi possiede la maggior parte del villaggio (40 case, un pub e un negozio), il porto, la spiaggia di Bantham e un campo da golf a 18 buche in cima a una scogliera. La famiglia ha sempre gestito fermamente questa località offrendo affitti convenienti, non affittando stagionalmente la proprietà e non consentendo seconde case o case vacanza.
Alla luce dell'aumento dei costi e delle richieste dei visitatori, il consiglio di amministrazione della compagnia ha acconsentito sia all'introduzione di un Gastrobus, invece di un grande bar, sia alla locazione dei diritti sulla spiaggia a una scuola di surf. Si riporta che questa decisione e la conseguente reazione di alcuni residenti siano stati il fattore chiave che ha portato la famiglia, nel novembre 2013, a vendere il villaggio da maggio 2014[2] ad un prezzo stimato di oltre 13 milioni di euro.[6]
La tenuta è stata venduta nella sua interezza nel luglio 2014 ad una famiglia privata che si è impegnata a «continuare a gestire e conservare la proprietà nello stesso modo con cui vi si è dedicata la famiglia Evans, per i prossimi 100 anni».[7]
Oggi
[modifica | modifica wikitesto]Questa località dispone di una spiaggia di proprietà privata contornata da dune e popolare tra i surfisti. La spiaggia offre, inoltre, una vista sulla vicina isola di Burgh.
Il fiume Avon può essere attraversato con un traghetto passeggeri stagionale. Il servizio è operativo al mattino dalle 10 alle 11 e al pomeriggio dalle 15 alle 16 dal lunedì al sabato, da fine aprile a fine settembre. Il biglietto costa circa 2,80 € a tratta ed è molto utilizzato dagli escursionisti del sentiero della costa sudoccidentale in quanto permette di evitare di camminare intorno all'estuario dell'Avon.
Cultura popolare
[modifica | modifica wikitesto]Bantham è menzionato nella canzone dei G.E.M. pubblicata nel 2015 intitolata "Train To Bantham".
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ G. M. Miller, BBC Pronouncing Dictionary =of British Names (Oxford UP, 1971), p. 10.
- ^ a b c d (EN) Jonathan Morris, Bantham food bus row 'cost village millions', su BBC News, 14 marzo 2014. URL consultato il 21 agosto 2024 (archiviato il 25 luglio 2024).
- ^ (EN) Roman settlement site at Bantham Ham, su Historic England, 11 febbraio 2002. URL consultato il 21 agosto 2024 (archiviato il 22 luglio 2024).
- ^ (EN) Historical background, su cornishsardines.org.uk. URL consultato il 23 May 2014 (archiviato dall'url originale il 6 giugno 2014).
- ^ Tom Rowley, The Devon villagers awaiting the answer to a £ million question, su telegraph.co.uk. URL consultato il 23 May 2014 (archiviato dall'url originale il 25 maggio 2014).
- ^ (EN) Devon seaside village of Bantham 'on sale for £11.5m', su BBC News, 23 maggio 2014. URL consultato il 21 agosto 2024 (archiviato il 25 luglio 2024).
- ^ (EN) In Pictures: Entire Devon village sold to private buyer, su PrimeResi, 4 luglio 2014. URL consultato il 21 agosto 2024 (archiviato dall'url originale il 7 luglio 2014).
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Evans Estates - sito web di Bantham Archiviato il 28 maggio 2014 in Internet Archive.
Controllo di autorità | J9U (EN, HE) 987007482544605171 |
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