Baltazar Enrique Porras Cardozo cardinale di Santa Romana Chiesa | |
---|---|
Baltazar Porras durante il concistoro in cui è stato creato cardinale, il 19 novembre 2016. | |
In Nomine Tuo | |
Titolo | Cardinale presbitero dei Santi Giovanni Evangelista e Petronio |
Incarichi attuali | Arcivescovo emerito di Caracas (dal 2024) |
Incarichi ricoperti |
|
Nato | 10 ottobre 1944 a Caracas |
Ordinato presbitero | 30 luglio 1967 dal vescovo Miguel Antonio Salas Salas, C.I.M. (poi arcivescovo) |
Nominato vescovo | 23 luglio 1983 da papa Giovanni Paolo II |
Consacrato vescovo | 17 settembre 1983 dal cardinale José Alí Lebrún Moratinos |
Elevato arcivescovo | 30 ottobre 1991 da papa Giovanni Paolo II |
Creato cardinale | 19 novembre 2016 da papa Francesco |
Baltazar Enrique Porras Cardozo, noto come Baltazar Porras (Caracas, 10 ottobre 1944), è un cardinale e arcivescovo cattolico venezuelano, dal 28 giugno 2024 arcivescovo emerito di Caracas.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Formazione e ministero sacerdotale
[modifica | modifica wikitesto]A Caracas studia presso il seminario interdiocesano dove frequenta le scuole superiori. Successivamente consegue la laurea in teologia all'Università di Salamanca, in Spagna. Nel 1975 ottiene a Madrid il dottorato in teologia pastorale all'Istituto Superiore di Pastorale dell'Università di Salamanca. È ordinato sacerdote il 30 luglio 1967 da Miguel Antonio Salas Salas. Il 13 ottobre 2008 riceve dall'Università Cattolica Andrés Bello un dottorato honoris causa in storia.
Ministero episcopale e cardinalato
[modifica | modifica wikitesto]Il 23 luglio 1983 è eletto vescovo ausiliare di Mérida. Il 17 settembre seguente riceve l'ordinazione episcopale dal cardinale José Alí Lebrún Moratinos, arcivescovo metropolita di Caracas, co-consacranti Miguel Antonio Salas Salas, arcivescovo metropolita di Mérida, e Domingo Roa Pérez, arcivescovo metropolita di Maracaibo.
Il 30 ottobre 1991 diventa arcivescovo metropolita di Mérida.
È presidente della Conferenza episcopale venezuelana (CEV) dal 1999 al 2006. Dal 2007 è primo vicepresidente del Consiglio Episcopale Latinoamericano (CELAM). Oppositore del presidente venezuelano Hugo Chávez[1][2], è stato oggetto di aggressioni verbali da parte di Chávez e dei suoi seguaci.[senza fonte]
Il 9 ottobre 2016 papa Francesco ne annuncia la creazione a cardinale nel concistoro del 19 novembre,[3] ricevendo il titolo presbiterale dei Santi Evangelista e Petronio.[4] Il 14 gennaio 2017 lo stesso pontefice lo nomina membro della Pontificia commissione per l'America Latina.
Dal 9 luglio 2018, dopo la rinuncia per raggiunti limiti d'età del cardinale Jorge Liberato Urosa Savino, ha ricoperto anche l'ufficio di amministratore apostolico di Caracas,[5] iniziando il suo servizio pastorale il 24 luglio seguente.
Il 7 settembre 2019 papa Francesco, in vista dell'assemblea speciale del Sinodo dei vescovi per l'Amazzonia che si è tenuto poi in Città del Vaticano dal 6 al 27 ottobre, lo nomina presidente delegato insieme all'arcivescovo di Huancayo, il cardinale Pedro Ricardo Barreto Jimeno, e al prefetto della Congregazione per gli istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica, il cardinale João Braz de Aviz.
Il 17 gennaio 2023 è nominato arcivescovo metropolita di Caracas;[6][7] prende possesso dell'arcidiocesi il 28 gennaio seguente. Il 31 gennaio 2023 papa Francesco accetta la sua rinuncia al governo pastorale dell'arcidiocesi di Mérida,[8] dove gli succede l'arcivescovo coadiutore Helizandro Terán Bermúdez, O.S.A.
Il 28 giugno 2024 papa Francesco accoglie la sua rinuncia al governo pastorale dell'arcidiocesi di Caracas per raggiunti limiti di età;[9] gli succede Raúl Biord Castillo, fino ad allora vescovo di La Guaira. Rimane amministratore apostolico dell'arcidiocesi fino all'ingresso del successore, avvenuto il 24 agosto seguente.
Il 21 settembre 2024, il papa lo ha nominato suo inviato speciale al VI Congresso Americano Missionario (CAM6), a Ponce.[10]
Il 10 ottobre 2024 compie ottant'anni e, in base a quanto disposto dal motu proprio Ingravescentem Aetatem di papa Paolo VI del 1970, esce dal novero dei cardinali elettori e decade da tutti gli incarichi ricoperti nella Curia romana.
Genealogia episcopale e successione apostolica
[modifica | modifica wikitesto]La genealogia episcopale è:
- Cardinale Scipione Rebiba
- Cardinale Giulio Antonio Santori
- Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
- Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
- Cardinale Ludovico Ludovisi
- Cardinale Luigi Caetani
- Cardinale Ulderico Carpegna
- Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
- Papa Benedetto XIII
- Papa Benedetto XIV
- Papa Clemente XIII
- Cardinale Marcantonio Colonna
- Cardinale Giacinto Sigismondo Gerdil, B.
- Cardinale Giulio Maria della Somaglia
- Cardinale Carlo Odescalchi, S.I.
- Cardinale Costantino Patrizi Naro
- Cardinale Lucido Maria Parocchi
- Papa Pio X
- Papa Benedetto XV
- Papa Pio XII
- Cardinale Eugène Tisserant
- Arcivescovo Raffaele Forni
- Cardinale José Alí Lebrún Moratinos
- Cardinale Baltazar Enrique Porras Cardozo
La successione apostolica è:
- Vescovo Juan María Leonardi Villasmil (1994)
- Vescovo Jesús Alfonso Guerrero Contreras, O.F.M.Cap. (1996)
- Vescovo Ramiro Díaz Sánchez, O.M.I. (1997)
- Vescovo Luis Alfonso Márquez Molina, C.I.M. (2002)
- Vescovo Ramón José Viloria Pinzón, S.O.D. (2004)
- Vescovo Alfredo Enrique Torres Rondón (2013)
- Arcivescovo Raúl Biord Castillo, S.D.B. (2014)
- Vescovo Juan de Dios Peña Rojas (2015)
- Arcivescovo Helizandro Terán Bermúdez, O.S.A. (2017)
- Vescovo Luis Enrique Rojas Ruiz (2017)
- Vescovo Ricardo Aldo Barreto Cairo (2019)
- Vescovo Carlos Eduardo Márquez Delima (2022)
- Vescovo Lisandro Alirio Rivas Durán, I.M.C. (2022)
- Vescovo Gerardo Ernesto Salas Arjona (2022)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Baltazar Porras accusa Chávez di violare libertà pubbliche, su Italiano, 14 maggio 2009. URL consultato il 24 settembre 2024.
- ^ (EN) CNA, Venezuelan archbishop calls for Chavez to stop posturing and address urgent problems, su Catholic News Agency, 12 febbraio 2007. URL consultato il 24. settembre 2024.
- ^ Annuncio di Concistoro il 19 novembre per la creazione di nuovi Cardinali, 09.10.2016, su press.vatican.va, 9 ottobre 2016. URL consultato il 31 gennaio 2023.
- ^ Concistoro Ordinario Pubblico: Assegnazione dei Titoli o Diaconie, 19.11.2016, su press.vatican.va, 19 novembre 2016. URL consultato il 31 gennaio 2023.
- ^ Rinuncia dell'Arcivescovo di Caracas (Venezuela) e nomina dell'Amministratore Apostolico sede vacante et ad nutum Sanctae Sedis della medesima arcidiocesi, su press.vatican.va, 9 luglio 2018. URL consultato il 31 gennaio 2023.
- ^ (ES) PAPA FRANCISCO NOMBRA ARZOBISPO DE CARACAS AL CARDENAL BALTAZAR PORRAS, su conferenciaepiscopalvenezolana.com, 17 gennaio 2023. URL consultato il 17 gennaio 2023.
- ^ Nomina dell'Arcivescovo Metropolita di Caracas (Venezuela), su press.vatican.va, 17 gennaio 2023. URL consultato il 31 gennaio 2023.
- ^ Rinuncia e successione dell'Arcivescovo di Mérida (Venezuela), su press.vatican.va, 31 gennaio 2023. URL consultato il 31 gennaio 2023.
- ^ Rinuncia e nomina dell'Arcivescovo Metropolita di Caracas (Venezuela), su press.vatican.va, 28 giugno 2024. URL consultato il 28 giugno 2024.
- ^ Rinunce e nomine, su press.vatican.va. URL consultato il 24 settembre 2024.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Baltazar Enrique Porras Cardozo
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Baltazar Enrique Porras Cardozo
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) David M. Cheney, Baltazar Enrique Porras Cardozo, in Catholic Hierarchy.
- (ES) Biografia sul sito dell'arcidiocesi di Mérida, su arquidiocesisdemerida.org.ve. URL consultato il 7 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 29 marzo 2012).
- (ES) Articoli di opinione di Baltazar Porras sul quotidiano El Universal di Caracas, su eluniversal.com (archiviato dall'url originale il 23 dicembre 2009).
- (ES) Scritti di Baltazar Porras nell'Archivio arcidiocesano di Mérida (PDF) [collegamento interrotto], su redalyc.uaemex.mx.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 69045295 · ISNI (EN) 0000 0000 6121 5487 · BAV 495/99117 · LCCN (EN) n80002215 · GND (DE) 1056220961 · BNF (FR) cb12554275r (data) |
---|