Badlands album in studio | |
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Artista | Halsey |
Pubblicazione | 28 agosto 2015 |
Durata | 40:03 |
Dischi | 1 |
Tracce | 11 |
Genere | Elettropop[1] |
Etichetta | Astralwerks |
Produttore | Lido, The Futuristics, Captain Cuts, Dylan William, Charlie Hugall, Yung Gud, Trevor Simpson, Justyn Pilbrow, Tim Larcombe, Sam Miller, Tim Anderson, Dylan Scott |
Registrazione | 2014–2015 |
Formati | CD, LP, MC, download digitale, streaming |
Certificazioni | |
Dischi d'oro | Australia[2] (vendite: 35 000+) Brasile[3] (vendite: 20 000+) Danimarca[4] (vendite: 10 000+) Finlandia[5] (vendite: 10 000+) Regno Unito[6] (vendite: 100 000+) Singapore[7] (vendite: 5 000+) Svezia[8] (vendite: 15 000+) |
Dischi di platino | Canada[9] (vendite: 80 000+) Norvegia[10] (vendite: 20 000+) Polonia[11] (vendite: 20 000+) Stati Uniti (2)[12] (vendite: 2 000 000+) |
Halsey - cronologia | |
Album precedente
— | |
Logo | |
Singoli | |
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Recensione | Giudizio |
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AllMusic[13] | |
Pitchfork[14] | 4,9/10 |
Rolling Stone[15] |
Badlands è il primo album in studio della cantante statunitense Halsey, pubblicato il 28 agosto 2015 dalla Astralwerks.
L'intero progetto è un riferimento allo stato d'animo dell'artista durante la scrittura del disco, per dare un luogo fisico come metafora ad una mente desolata e solitaria. Musicalmente, esso è radicato nell'elettropop.[1]
Produzione e promozione
[modifica | modifica wikitesto]L'album, prodotto da Lido, è, secondo il parere di Halsey, un concept che si focalizza su una società distopica fittizia conosciuta come The Badlands; riguardo ad essa, la cantante afferma di averla ideata come fuga dai suoi problemi riguardanti la vita reale. La città è circondata da un terreno incolto deserto, che tiene gli abitanti di The Badland prigionieri. Esso si ispira ai film fantascientifici quali Blade Runner e Il quinto elemento. L'intero lavoro è concepito da Halsey come una metafora che riflette anche sulla sua vita: nonostante non ci sia alcuna via di scampo, vi è l'ottimismo a credere nell'impossibilità di un altro posto dove recarsi.[16]
Per promuovere il disco, la cantante dà il via al Badlands Tour, il quale comprende date non solo in America del Nord, ma anche in Oceania, Asia ed Europa facendo così del tour un evento mondiale; esso si conclude il 13 agosto 2016 con un concerto presso il Madison Square Garden di New York, il quale ha registrato il sold out.[17]
Tracce
[modifica | modifica wikitesto]- Castle – 4:37 (Ashley Frangipane, Peder Losnegård)
- Hold Me Down – 3:24 (Ashley Frangipane, Joseph Khajadourian, Alex Schwartz, Ryan Lott)
- New Americana – 3:03 (Ashley Frangipane, Larzz Principato, Chandra Uber, James Mtume)
- Drive – 4:18 (Ashley Frangipane, Tim Anderson)
- Hurricane – 3:43 (Ashley Frangipane, Tim Anderson)
- Roman Holiday – 3:21 (Ashley Frangipane, Ryan McMahon, Benjamin Berger)
- Ghost – 2:33 (Ashley Frangipane, Dylan Scott Quagliato)
- Colors – 4:09 (Ashley Frangipane, Dylan Bauld)
- Colors Pt II – 1:36 (Ashley Frangipane, Dylan Bauld)
- Strange Love – 4:07 (Ashley Frangipane, Jim Eliot, Carl-Mikael Göran "Micke" Berlander)
- Coming Down – 3:43 (Ashley Frangipane, Justyn Pilbrow)
- Tracce bonus dell'edizione deluxe
- Haunting – 4:20 (Ashley Frangipane, Charlie Hugall, Rob Tortelli, Chris Hugall)
- Gasoline – 3:19 (Ashley Frangipane, Peder Losnegård)
- Control – 3:34 (Ashley Frangipane, Roy Kerr, Tim Bran)
- Young God – 3:00 (Ashley Frangipane)
- I Walk the Line – 2:45 (John R. Cash)
- Tracce bonus dell'edizione giapponese
- Is There Somewhere – 3:31 (Ashley Frangipane)
- Empty Gold – 4:18 (Ashley Frangipane, Jim Eliot, Christian Medice)
- Trouble (Stripped) – 3:34 (Ashley Frangipane, Chris Braide)
- Hurricane (Arty Remix) – 3:44 (Ashley Frangipane, Tim Anderson)
- Ghost (Lost Kings Remix) – 3:09 (Ashley Frangipane, Dylan Scott Quagliato)
- Trouble (Sander Kleinenberg Remix) – 3:05 (Ashley Frangipane, Chris Braide)
Formazione
[modifica | modifica wikitesto]- Musicisti
- Halsey – voce
- Jayda Brown – cori dei bambini (traccia 3)
- Emma Gunn – cori dei bambini (traccia 3)
- Levi Gunn – cori dei bambini (traccia 3)
- Merit Leighton – cori dei bambini (traccia 3)
- Mason Purece – cori dei bambini (traccia 3)
- Tim Anderson – tutti gli strumenti musicali (tranne chitarra), programmazione (traccia 4)
- Aron Forbes – chitarra (traccia 4)
- Chris Spilfogel – programmazione aggiuntiva (traccia 4)
- Dan Grech-Marguerat – programmazione aggiuntiva
- Produzione
- Lido – produzione (tracce 1, 3, 13–15), produzione aggiuntiva (tracce 2, 4, 8, 10–12), produzione esecutiva
- The Futuristics – produzione (traccia 2)
- Kalkutta – produzione aggiuntiva (traccia 3)
- Larzz Principato – produzione aggiuntiva (traccia 3)
- Tim Anderson – produzione (tracce 4 e 5)
- Aron Forbes – produzione aggiuntiva (traccia 4)
- Chris Spilfogel – produzione aggiuntiva (traccia 4)
- Captain Cuts – produzione (traccia 6)
- Dylan Scott – produzione (traccia 7)
- Dylan William – produzione (tracce 8 e 9), produzione aggiuntiva (traccia 15), produzione vocale
- Tim Larcombe – produzione (traccia 10)
- Yung Gud – produzione aggiuntiva (traccia 10)
- Justyn Pilbrow – produzione (traccia 11)
- S.A. – produzione (traccia 12)
- Charlie Hugall – produzione (traccia 12)
- Heavy Mellow – produzione aggiuntiva (tracce 12 e 15)
- Trevor Simpson – produzione (traccia 16)
- Sam Miller – produzione (traccia 16)
- Dan Grech-Marguerat – missaggio
- Pete Lyman – mastering
Successo commerciale
[modifica | modifica wikitesto]Negli Stati Uniti d'America Badlands ha debuttato al 2º posto della Billboard 200 con un totale di 115 000 unità, di cui 97 000 sono vendite pure. Di conseguenza, il disco ha segnato il secondo miglior esordio per una donna nel 2015 e il debutto migliore in assoluto per un artista della Astralwerks.[18] A gennaio 2020, è stato riportato che Badlands ha superato le 626 000 vendite pure in territorio statunitense.[19]
Tuttavia, il 1º febbraio 2016, grazie alle nuove norme entrate in vigore dalla Recording Industry Association of America, l'album viene premiato con il disco d'oro, per aver superato le 500 000 unità complessive.[20]
Classifiche
[modifica | modifica wikitesto]Classifiche settimanali
[modifica | modifica wikitesto]Classifica (2015-16) | Posizione massima |
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Australia[21] | 2 |
Austria[21] | 18 |
Belgio (Fiandre)[21] | 10 |
Belgio (Vallonia)[21] | 28 |
Canada[22] | 3 |
Danimarca[21] | 19 |
Finlandia[21] | 36 |
Francia[21] | 75 |
Germania[21] | 37 |
Grecia[23] | 41 |
Irlanda[24] | 3 |
Italia[21] | 34 |
Norvegia[21] | 22 |
Nuova Zelanda[21] | 3 |
Paesi Bassi[21] | 5 |
Portogallo[21] | 10 |
Regno Unito[25] | 9 |
Spagna[21] | 48 |
Stati Uniti[26] | 2 |
Svezia[21] | 13 |
Svizzera[21] | 26 |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (EN) Joe Coscarelli, Halsey, With 'Badlands,' Is Moving Fast to Share a Secret Language, su The New York Times, 5 agosto 2015. URL consultato il 10 maggio 2021.
- ^ (EN) ARIA Charts - Accreditations - 2017 Albums, su Australian Recording Industry Association. URL consultato il 19 febbraio 2020 (archiviato dall'url originale il 24 luglio 2020).
- ^ (PT) Halsey – Certificados, su Pro-Música Brasil. URL consultato il 19 febbraio 2020.
- ^ (DA) Badlands, su IFPI Danmark. URL consultato il 19 febbraio 2020.
- ^ (FI) SUOMESSA PIAN KEIKKAILEVA SUPERTÄHTI AVOIMENA UUDELLA LEVYLLÄÄN, su Universal Music Finland, 17 gennaio 2020. URL consultato il 7 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 7 aprile 2020).
- ^ (EN) Badlands, su British Phonographic Industry. URL consultato il 9 febbraio 2020.
- ^ (EN) RIAS Gold and Platinum Awards, su Recording Industry Association Singapore. URL consultato il 17 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 17 dicembre 2020).
- ^ (SV) Halsey – Sverigetopplistan, su Sverigetopplistan. URL consultato il 18 settembre 2021.
- ^ (EN) Badlands – Gold/Platinum, su Music Canada. URL consultato il 19 febbraio 2020.
- ^ (NO) Troféoversikt - 2020, su IFPI Norge. URL consultato il 26 febbraio 2020.
- ^ (PL) oficjalna lista wyróżnień, su OLiS. URL consultato il 21 aprile 2023. Digitare "Halsey" in "wyszukaj interesującą Cię frazę".
- ^ (EN) Halsey - Badlands – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato l'11 giugno 2020.
- ^ (EN) Matt Collar, Badlands, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 20 febbraio 2020.
- ^ (EN) Nathan Reese, Halsey: Badlands, su Pitchfork, 2 settembre 2015. URL consultato il 20 febbraio 2020.
- ^ (EN) Joe Levy, Badlands, su Rolling Stone, 28 agosto 2015. URL consultato il 20 febbraio 2020.
- ^ (EN) Halsey Interview With Shelley Rome, su z100.com. URL consultato il 9 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 2 ottobre 2015).
- ^ (EN) Joe Lynch, Halsey Sells Out Madison Square Garden, su Billboard, 13 novembre 2015. URL consultato il 5 gennaio 2016.
- ^ (EN) Keith Caulfield, The Weeknd's 'Beauty Behind the Madness' Debuts at No. 1 on Billboard 200 Chart, su Billboard, 6 settembre 2015. URL consultato il 5 gennaio 2016.
- ^ (EN) Gary Trust, Halsey's Album Sales & Most-Streamed Songs, From 'Closer' to 'Without Me' & More: Ask Billboard Mailbag, su Billboard, 25 gennaio 2020. URL consultato il 20 febbraio 2020.
- ^ (EN) Brian Cantor, Fifth Harmony's "Reflection," Halsey's "Badlands" Certified Gold As RIAA Adds Track Sales, Streams, su Headline Planet, 1º febbraio 2016. URL consultato il 12 febbraio 2016.
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p (NL) Halsey - Badlands, su Ultratop. URL consultato il 19 febbraio 2020.
- ^ (EN) Halsey - Chart history (Billboard Canadian Albums), su Billboard. URL consultato il 19 febbraio 2020.
- ^ (EL) Official IFPI Charts - Top-75 Albums Sales Chart - Εβδομάδα: 43/2015, su IFPI Greece. URL consultato il 19 febbraio 2020 (archiviato dall'url originale il 7 novembre 2015).
- ^ (EN) DISCOGRAPHY - HALSEY, su irish-charts.com. URL consultato il 19 febbraio 2020.
- ^ (EN) Badlands - Full Official Chart History, su Official Charts Company. URL consultato il 19 febbraio 2020.
- ^ (EN) Halsey - Chart history (Billboard 200), su Billboard. URL consultato il 19 febbraio 2020.
- ^ (EN) ARIA Top 100 Albums for 2015, su ARIA Charts. URL consultato il 19 febbraio 2020.
- ^ (EN) Year-End Charts - Billboard 200 Albums - 2015, su Billboard. URL consultato il 19 febbraio 2020.
- ^ (EN) ARIA Top 100 Albums for 2016, su ARIA Charts. URL consultato il 19 febbraio 2020.
- ^ (EN) Year-End Charts - Top Canadian Albums - 2016, su Billboard. URL consultato il 19 febbraio 2020.
- ^ (EN) Year-End Charts - Billboard 200 Albums - 2016, su Billboard. URL consultato il 19 febbraio 2020.
- ^ (EN) Year-End Charts - Billboard 200 Albums - 2017, su Billboard. URL consultato il 19 febbraio 2020.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Badlands, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) Badlands, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Badlands, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) Badlands, su Genius.com.