Avianova | |
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Stato | Italia |
Forma societaria | Società per azioni |
Fondazione | 1986 a Olbia |
Chiusura | 1996 |
Sede principale | Italia |
Settore | Trasporto |
Prodotti | Trasporto aereo |
Fatturato | 70 miliardi di ₤[1] (1993) |
Utile netto | 1 miliardo di ₤ (1993) |
Dipendenti | 175 (1993) |
Compagnia aerea regionale | |
Codice IATA | RD |
Codice ICAO | NOV |
Indicativo di chiamata | AVIANOVA |
Hub | Olbia-Costa Smeralda (1986-1989) Roma Fiumicino (1989-1996) |
Flotta | 11 (nel 1993) |
Destinazioni | 30 (nel 1993) |
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Avianova è stata una compagnia aerea regionale italiana fondata a Olbia nel 1986 come sussidiaria di Alisarda.[2]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La compagnia è stata fondata nel 1986 da Alisarda come sua sussidiaria per voli a corto raggio e iniziò le operazioni nel 1987 con 2 ATR 42. Nel 1989 il 50% delle sue quote è stato acquistato da Aero Trasporti Italiani, che le fornì alcuni suoi ATR 42: in questo contesto ha subito una ristrutturazione del network e dell’amministrazione, tra cui il trasferimento dell'hub da Olbia a Fiumicino. Nello stesso anno Avianova ha assorbito la compagnia Aliblu Airways.
Nel 1993 il pacchetto azionario era costituito per il 45% da ATI, il 33% da IMI Bank Luxembourg, l'11% da Iccri Bruxelles Lambert S.p.A. e l'11% da Meridiana Finanza S.p.A.. Contestualmente alla variazione delle partecipazioni avvenuta in quell'anno, la livrea è stata modificata passando dallo schema blu, rosso, arancione e bianco ad aerei completamente bianchi con il logo di Alitalia sulla coda e il logo di Avianova sulla parte bassa anteriore della fusoliera.[3] Nel 1994 ATI venne chiusa e nel 1995 Avianova venne interamente acquistata da Alitalia per 19,7 miliardi di lire.[4]
Il 23 febbraio 1995 Avianova ha ricevuto 4 ATR 72 e il 6 dicembre dello stesso anno ha ricevuto il primo di 15 Fokker F70 da Alitalia, che a sua volta li aveva ottenuti in leasing da ILFC. A causa delle difficoltà finanziarie che Fokker stava attraversando e di una controversia sindacale in merito a disparità salariali tra i piloti di Avianova e gli omologhi di Alitalia, però, solo 5 dei 15 F70 vennero consegnati.[5]
Nel novembre 1996 Avianova entrò a far parte di Alitalia Team, una divisione della compagnia caratterizzata da contratti meno onerosi[6], mentre nel 1997 venne integrata nella neonata Alitalia Express.
Flotta storica
[modifica | modifica wikitesto]Nel corso della sua vita operativa Avianova ha operato con i seguenti aeromobili:[7]
Aereo | Esemplari | Introduzione | Ritiro | Note |
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ATR 42-300 | 11 | 1987 | 1996 | Confluiti in Alitalia |
ATR 72-212 | 4 | 1995 | 1996 | |
British Aerospace Jetstream 31 | 1 | 1989 | 1990 | Ereditato da Aliblu Airways[8] |
Fokker F70 | 5 | 1995 | 1996 | 3 restituiti a Fokker
2 venduti a Malév e KLM Cityhopper |
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ATR 42-300 nella livrea di Avianova
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ATR 42-300 nella livrea adottata all'ingresso nel Gruppo Alitalia
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ATR 72-200
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Fokker F70
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ In forte crescita i vettori regionali, nel '93 Avianova ha fatturato 70 mld, su italiaoggi.it. URL consultato il 19 aprile 2021.
- ^ AVIANOVA | Sapere.it, su sapere.it. URL consultato il 19 aprile 2021.
- ^ Bruno Franchi, L'Avianova cambia aspetto, in Italia Oggi, 16 aprile 1993, p. 12. URL consultato il 19 aprile 2021.
- ^ L'Alitalia al 100% in Avianova, in Italia Oggi, 10 agosto 1995, p. 10. URL consultato il 19 aprile 2021.
- ^ Gli “aerei fantasma” di Alitalia, su AZ Fleet. URL consultato il 19 aprile 2021.
- ^ Edoardo Borriello, L' ALITALIA APRE AI DIPENDENTI - TRE SINDACALISTI NEL CONSIGLIO, in La Repubblica, 17 maggio 1997. URL consultato il 19 aprile 2021.
- ^ Avianova Fleet Details and History, su planespotters.net. URL consultato il 19 aprile 2021.
- ^ Avianova, su rzjets.net. URL consultato il 19 aprile 2021.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Avianova
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Galleria fotografica di aerei di Avianova, su alimages.it. URL consultato il 19 aprile 2021.