Augustin Pajou (Parigi, 19 settembre 1730 – Parigi, 8 maggio 1809) è stato uno scultore francese.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Figlio di uno scultore, Augustin Pajou crebbe a Parigi, nel Faubourg Saint-Antoine.[1] Educato dallo scultore Jean-Baptiste Lemoyne (1704-1778), viene insignito del Premio di Roma nel 1748.
Il re Luigi XV finanziò i suoi studi all'accademia di Francia a Roma.[1]
Nel 1761 egli sposò Angélique Roumier, figlia dello scultore Claude Roumier. La coppia ebbe due figli: Flore Catherine Pajou, che si sposò con lo scultore Clodion, e Jacques Augustin Catherine Pajou (1766-1828) che fu un pittore di storia e un ritrattista.
Egli poté entrare all'accademia reale di Parigi nel 1760 grazie alla sua opera marmorea Plutone che tiene Cerbero incatenato (Parigi, museo del Louvre).[1][2] Nominato professore dell'Accademia reale di pittura e di scultura di Parigi il , viene promosso rettore il succedendo a Jean-Marc Nattier.[3]
Come il suo amico Charles de Wailly, del quale decorò la casa della rue de la Pépinière (oggi numero 49, rue La Boétie), venne protetto dal marchese di Voyer, Marc-René de Voyer de Paulmy d'Argenson. Pertanto egli lavorò tra il 1768 e il 1769 al rilievo della stalla-fienile del castello di Les Ormes raffigurando Cibele che riceve tutti i prodotti della Terra, trasportato da Parigi tramite un trasporto fluviale. Pajou prese parte nello stesso periodo alla decorazione dell'hôtel del marchese, detto hôtel d'Argenson o Chancellerie d'Orléans. Seguendo i consigli del grande anticomane Julien-David Le Roy, promotore del gusto alla greca, egli realizzò le superbe cariatidi bronzee e auree della sala da pranzo dell'hôtel. Infine, Pajou lavorò al terzo grande cantiere del marchese di Voyer e del suo amico De Wailly: la decorazione del corpo centrale del castello di Les Ormes tra il 1768 e il 1773 circa, data dell'ultimo contratto con il marchese di cui si abbia conoscenza.
Fu un membro della loggia massonica istituita dalla vedova di Helvétius, come De Wailly e Voyer. Nel 1803, Pajou venne nominato cavaliere della Legione d'onore tramite un decreto del 18 dicembre.[4] È sepolto nel cimitero di Fontenay-aux-Roses. Nel 1896, la città di Parigi gli dedicò la rue Pajou.
Opere nelle collezioni pubbliche
[modifica | modifica wikitesto]Francia
[modifica | modifica wikitesto]- Amiens, museo di Piccardia:
- Faune, statua in marmo;
- Silène, statua in marmo.[5]
- Beaune, Hospices de Beaune: Gaspard de Clermont-Tonnerre, 1767, busto in marmo.
- Montpellier, museo Fabre:
- La Marine: Colbert et Duquesnes, 1786, terracotta.
- Ritratto di uno sconosciuto, 1791, busto in terracotta.
- Ritratto di madame Jean Allut, vers 1792-1794, busto in terracotta.
- Ritratto di Jean-Baptiste Riban, 1793, busto in terracotta.
- Ritratto di Beauvais de Préau, 1793, busto in gesso.
- Ritratto di Paul-François dit Paulin des Hours, 1794, busto in terracotta.
- Ritratto di una ragazza sconosciuta, 1794, busto in terracotta.
- Orléans, museo delle belle arti: Sainta Cecilia, 1775 circa, pietra nera e sanguigna su carta, 31,4 x 18,4 cm.[6]
- Les Ormes, castello di Les Ormes: Cybèle recevant l'offrande de toutes les productions de la Terre, 1768-1769, relief du fronton de la grange-écurie.
- Parigi:
- Beaux-Arts de Paris:
- La Leçon d'anatomie, pietra nera, penna, inchiostro marrone, lavis marrone e sfumino, altezza 0,409; larghezza 0,581 m. Datato al 1764, Pajou adotta per questo disegno una composizione quasi frontale con un gusto antichizzante e teatrale che illustra perfettamente il suo gusto per il rinnovo stilistico del movimento neoclassico;[7]
- Trépied antique, pietra nera, altezza 0,272; larghezza 0,204 m;
- Buste d'Antinoüs, pietra nera, altezza. 0,272; larghezza 0,210 m. Questo studio coscienzioso mostra un'arte antica ideale come la consideravano Pajou e i suoi contemporanei;
- Fragment d'un atlante canéphore, pietra nera, penna, inchiostro marrone e lavis marrone, altezza 0,286; larghezza 0,200 m. Questo disegno si distingue dagli studi disegnati dai suoi colleghi proponendo un punto di vista particolare e che suggerisce la ripresa dei motivi sul posto durante una scoperta archeologica;
- Heaume étrusque, pietra nera, penna, inchiostro marrone e lavis brun, altezza 0,278; larghezza 0,237 m. Realizzato durante il suo soggiorno a Napoli nel 1775, questo elmo venne ritrovato durante lo scavo di Ercolano.[8]
- Biblioteca Mazzarino: Buffon (attribuito), busto in terracotta.
- Comédie-Française: Carlin Bertinazzi, 1763, busto.
- fontana degli Innocenti: una parte della statuaria.
- musée de la Cranc-Maçonnerie: Voltaire, busto.
- museo del Louvre:
- Plutone che tiene Cerbero incatenato, 1760, gruppo in marmo[2]
- Mercurio o Le Commerce, 1780, statua in marmo[9]
- Psiche abbandonata, 1790, statua in marmo[10]
- Ariane abandonnée, 1796, statuetta in terracotta[11]
- Fleuve, 1762, statuetta in terracotta[12]
- Anacréon arrachant une plume aux ailes de l'Amour, vers 1750, gruppo in terracotta[13]
- Bacchante au tambour de basque avec deux enfants (1774), gruppo in pietra[14]
- Cerere, statuetta in marmo[15]
- Diogène cherchant l'homme, 1781, bassorilievo in terracotta[16]
- La Terre o Le Triomphe de Cybèle, 1765-1770, bassorilievo in gesso dipinto. Proveniente dal salotto dell''hôtel di Voyer d'Argenson
- L'Air o Borée enlevant Orythie, 1765-1770, bassorilievo in gesso dipinto. Proveniente dal salotto dell'hôtel di Voyer d'Argenson
- Le Feu o Pluton enlevant Proserpine, 1765-1770, bassorilievo in gesso dipinto. Proveniente dal salotto dell'hôtel di Voyer d'Argenson
- L'Eau o Neptune protégeant Amymone, 1765-1770, bassorilievo in gesso dipinto. Proveniente dal salotto dell'hôtel di Voyer d'Argenson
- Blaise Pascal, 1785, statua in marmo, della serie Les grands hommes de la France.[17] Modello in gesso esposto al Salone del 1781
- Buffon (1707-1788), 1788 circa, statuetta in terracotta
- Ritratto di Madame du Barry, 1773, busto in marmo[18]
- Allégorie à la reine Marie Leszczynska, prima del 1771, gruppo in marmo[19]
- Ritratto di Élisabeth Vigée-Lebrun, 1783, busto, terracotta[20]
- Ritratto di Natalie de Laborde, 1789, busto in terracotta[21]
- Ritratto di Jean-Baptiste II Lemoyne, après 1778, busto in bronzo[22]
- Ritratto di Pierre-François Basan, 1768, busto in terracotta[23]
- Bossuet, 1779, statuetta in terracotta[24]
- Progetto per un monumento funebre, bassorilievo in terracotta[25]
- Progetto per un monumento funebre, 1785, bassorilievo in terracotta[26]
- Palais-Royal, frontone della facciata: Femmes et enfants avec un écusson à couronne ducale, 1765.
- Beaux-Arts de Paris:
- Valence, museo d'arte e d'archeologia: Ritratto di Hubert Robert, 1787, busto in terracotta.
- Versailles, reggia di Versailles: decorazione del teatro dell'opera.
Regno Unito
[modifica | modifica wikitesto]- Londra, Victoria and Albert Museum: Tête d'un vieil homme barbu, 1761, busto in terracotta.[27]
Russia
[modifica | modifica wikitesto]- San Pietroburgo, museo dell'Ermitage: La Princesse de Hesse-Homburg, bassorilievo.
Stati Uniti d'America
[modifica | modifica wikitesto]- Boston, museo di belle arti:
- Ritratto di donna, 1774, busto;
- Madame Sedaine, 1781, busto.
- Los Angeles, museo J. Paul Getty:
- Têtes d'expression, 1769-1770, due busti in terracotta;
- Minerva, 1775-1785 circa, gruppo in marmo;[28]
- Bellona, statua a grandezza semi-naturale in marmo.
- New York, museo Metropolitano:
- Madame de Wailly, busto;
- Pierre-François Basan, busto.
- Washington, National Gallery of Art: Calliope, 1763 circa.
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c Biografia universale antica e moderna ossia Storia per alfabeto della vita pubblica e privata di tutte le persone che si distinsero per opere, azioni, talenti, virtù e delitti. Opera affatto nuova compilata in Francia da una: 42, presso Gio. Battista Missiaglia, 1828, p. 227-228. URL consultato il 12 giugno 2024.
- ^ a b (FR) Augustin Pajou e France, Pluton, dieu des Enfers tenant Cerbère enchaîné, 1760. URL consultato il 12 giugno 2024.
- ^ (FR) Frédéric Chappey, « Les professeurs de l'École des beaux-arts (1794-1873) » in Romantisme, n. 93, 1996, pp. 95-101.
- ^ (FR) Ministère de la culture - Base Léonore, su www2.culture.gouv.fr. URL consultato il 12 giugno 2024.
- ^ (FR) Musée d'Amiens, su mobile.statuedefrance.fr. URL consultato il 12 giugno 2024.
- ^ (FR) Dominique Brême e Mehdi Korchane, Dessins français du musée des Beaux-Arts d’Orléans. Le Trait et l’Ombre, Orléans, musée des Beaux-Arts, 2022, n°62.
- ^ (FR) Emmanuelle Brugerolles (dir.), De l’alcôve aux barricades de Fragonard à David, Beaux-Arts de Paris les éditions, 2016, pp. 142-143, Cat. 44
- ^ (FR) Emmanuelle Brugerolles (dir.), Poussin, Géricault, Carpeaux ... A l'école de l'antique, Beaux-Arts de Paris les éditions, 2019, pp. 78-84, Cat. 20.
- ^ (FR) Augustin Pajou e France, Mercure, 1780. URL consultato il 12 giugno 2024.
- ^ (FR) Augustin Pajou e France, Psyché abandonnée, 1790. URL consultato il 12 giugno 2024.
- ^ (FR) Augustin Pajou e France, Ariane abandonnée par Thésée, 1796. URL consultato il 12 giugno 2024.
- ^ (FR) Augustin Pajou e France, Fleuve, 1762. URL consultato il 12 giugno 2024.
- ^ (FR) Augustin Pajou e France, Anacréon arrachant une plume des ailes de l'Amour, 1750. URL consultato il 12 giugno 2024.
- ^ (FR) Augustin Pajou e France, Bacchante au tambour de basque avec deux enfants, 1774. URL consultato il 12 giugno 2024.
- ^ (FR) Augustin Pajou e France, Cérès, 1700. URL consultato il 12 giugno 2024.
- ^ (FR) France e Augustin Pajou, Diogène cherchant l'homme vrai, 1781. URL consultato il 12 giugno 2024.
- ^ (FR) Augustin Pajou e France, Blaise Pascal (1623-1662) mathématicien et philosophe, 1785. URL consultato il 12 giugno 2024.
- ^ (FR) Augustin Pajou e France, Madame Du Barry (née Marie-Jeanne Bécu) (1743-1793), 1773. URL consultato il 12 giugno 2024.
- ^ (FR) Augustin Pajou e France, Allégorie de la reine Marie Leszcynska, 1771. URL consultato il 12 giugno 2024.
- ^ (FR) Augustin Pajou e France, Madame Vigée Le Brun (1755-1842), peintre, 1783. URL consultato il 12 giugno 2024.
- ^ (FR) Augustin Pajou e France, Nathalie de Laborde (1774-1835) future comtesse de Noailles puis duchesse de Mouchy, 1789. URL consultato il 12 giugno 2024.
- ^ (FR) Augustin Pajou e France, Jean-Baptiste Lemoyne (1704-1778), sculpteur, maître de Pajou, 1700. URL consultato il 12 giugno 2024.
- ^ (FR) Augustin Pajou e France, Pierre François Basan (1723-1797) graveur et marchand d'estampes, 1768. URL consultato il 12 giugno 2024.
- ^ (FR) Augustin Pajou e France, Bossuet (Jacques-Bénigne) (1627-1704) prélat et écrivain, 1779. URL consultato il 12 giugno 2024.
- ^ (FR) Augustin Pajou e France, Projet de monument funéraire, 1775. URL consultato il 12 giugno 2024.
- ^ (FR) Augustin Pajou e France, Projet de monument funéraire, 1785. URL consultato il 12 giugno 2024.
- ^ (FR) Réunion des Musées Nationaux-Grand Palais -, su www.photo.rmn.fr. URL consultato il 12 giugno 2024.
- ^ (EN) Minerva (The J. Paul Getty Museum Collection), su The J. Paul Getty Museum Collection. URL consultato il 12 giugno 2024.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (FR) Philippe Cachau, Les décors de l'hôtel de Voyer d'Argenson, dit Chancellerie d'Orléans (1765-1772). Recherche et analyse des trois pièces sur le jardin du Palais-Royal, étude pour le World Monuments Fund Europe, Paris, 2013.
- (FR) Philippe Cachau, Le château des Ormes, service de l'Inventaire de Poitou-Charentes, Geste éditions, coll. « Parcours du Patrimoine », 2013.
- (FR) James David Draper e Guilhem Scherf, Pajou. Sculpteur du Roi 1730-1809, Paris, Éditions de la Réunion des musées nationaux, 1997.
- (FR) Guilhem Scherf (dir.), Augustin Pajou et ses contemporains, Paris, Louvre/La documentation française, 1999.
- (FR) Luc Vezin, « Les belles de Pajou », Beaux-Arts, n. 162, novembre 1997, pp. 64-69.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Augustin Pajou
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Augustin Pajou, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Opere di Augustin Pajou / Augustin Pajou (altra versione), su MLOL, Horizons Unlimited.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 25425666 · ISNI (EN) 0000 0000 8365 9783 · CERL cnp00559682 · Europeana agent/base/149606 · ULAN (EN) 500015509 · LCCN (EN) n97100683 · GND (DE) 120123304 · BNF (FR) cb13180143z (data) · J9U (EN, HE) 987007458586205171 · CONOR.SI (SL) 53416803 |
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