Attraversamento delle Ande parte della guerre d'indipendenza ispanoamericane | |||
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I generali José de San Martín e Bernardo O'Higgins attraversano le Ande. | |||
Data | 12 dicembre 1816 - 8 febbraio 1816 | ||
Luogo | Argentina e Cile | ||
Esito | Vittoria dell'Esercito delle Ande | ||
Schieramenti | |||
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Comandanti | |||
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L'attraversamento delle Ande è stato un insieme di movimenti tattici-militari realizzati dall'Esercito delle Ande delle Province Unite del Río de la Plata - attuale Argentina - e delle truppe cilene esiliate nella città di Mendoza, tra il 12 gennaio e il 9 febbraio del 1817[1], per attraversare con una forza composta da 4.000 soldati regolari e 1.200 miliziani la catena montuosa delle Ande dalla regione argentina di Cuyo per arrivare in Cile e affrontare le truppe realiste dell'Impero spagnolo. Formò parte del piano che il generale argentino José de San Martín sviluppò per poter portare a termine la Spedizione Liberatrice d'Argentina, Cile e Perù. Fu appoggiata dalle azioni della Guerra de zapa, diretta dal cileno Manuel Rodríguez[2].
È considerato come uno dei grandi eventi della storia d'Argentina e Cile e una dei grandi successi militari della storia sudamericana. Alcuni autori lo considerano come parte del Piano di Maitland, progettato per la conquista britannica dei territori sudamericani[3][4][5].
Idea
[modifica | modifica wikitesto]Dopo la rivoluzione di maggio del 1810, si cominciò la guerra d'indipendenza argentina come parte delle guerre d'indipendenza ispanoamericane contro la monarchia spagnola e il sistema coloniale. Malgrado un inizio positivo delle rivolte, le forze indipendentiste soffrirono un blocco dovuto alla resistenza e repressione che esercitarono le forze leali alla corona spagnola, che mantenevano il potere stabile nel centro del Perù[6].
L'attraversamento
[modifica | modifica wikitesto]Il 5 gennaio del 1817 le forze dell'esercito delle Ande cominciarono la marcia per attraversare la catena montuosa delle Ande[7]. Quest'esercito, formato a El Plumerillo, abbandonò il campo base e cominciò l'attraversamento nel Paso de Los Patos e a Uspallata. Queste vallate, particolarmente inospitali, garantivano un fattore sorpresa all'attacco indipendentista. L'attraversamento durò 21 giorni e raggiunse un'altezza massima di 4000 metri sul livello del mare[6]. Per facilitare l'attraversamento, l'esercito fece uso di guide montane del luogo, conosciute come Baqueanos[8].
Il piano della campagna era dividere le truppe in due colonne, principale e secondaria:
- Principale: era formata da tre colonne al comando di Miguel Estanislao Soler (al comando del gruppo d'avanguardia), José de San Martín e Bernardo O'Higgins. Avanzarono attraverso Paso de Los Patos mantenendo la distanza di una giornata l'una con l'altra.
- Secondaria: al comando di Juan Gregorio de Las Heras e avanzò attraverso la rotta di Uspallata. A due giorni di distanza erano seguite dalle forze di Luis Beltrán, a comando dell'artiglieria.
Le forze principali arrivarono a destinazione tra il 6 e l'8 febbraio.
Le truppe
[modifica | modifica wikitesto]L'esercito si componeva all'incirca da 3.800 soldati, la maggior parte d'origine nera e di diverse nazionalità, 1.200 miliziani come truppe ausiliari (per il trasporto di viveri e munizioni), 120 minatori e 22 pezzi d'artiglieria (2 obici da 6 pollici, 7 cannoni da 4 pollici, 9 cannoni da montagna, 2 cannoni di ferro e 2 cannoni da 10 libre). In totale, le forze contavano con 3 generali, 28 direttori, 207 ufficiali e 2106 granatieri.
Conclusione
[modifica | modifica wikitesto]Il 13 febbraio del 1817, le truppe di San Martín e O'Higgins entrarono a Santiago de Cile, dopo aver attraversato 500km di catena montuosa e il viaggio si concluse.[9] Le forze della corona spagnola avanzarono a nord per evitare lo scontro con l'esercito delle Ande, ma lasciarono 1.500 uomini a guardia della vallata di Chacabuco, dove si cominciò la Battaglia di Chacabuco[10].
Memoria
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2010, per celebrare i 200 anni della rivoluzione, le forze dell'esercito argentino e cileno ricrearono l'attraversamento delle Ande, commemorando così la campagna di San Martín.[11]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Carlos Calvo (1864). Anales históricos de la revolución de la América latina, acompañados de los documentos en su apoyo. Tomo III. Madrid: Imprenta de J. Jacquin, pp. 172
- ^ http://www.memoriachilena.gob.cl/602/w3-article-3383.html
- ^ Wallenfeldt, Jeff, When the “Hannibal of the Andes” Liberated Chile [Cuando el «Aníbal de los Andes» liberó Chile], su britannica.com, Encyclopædia Britannica, inc. URL consultato il 1º febbraio 2019. (trad.: Al atravesar unas 300 millas (480 km) de senderos montañosos peligrosamente empinados en pocas semanas, el Ejército de los Andes de San Martín ejecutó uno de los ataques más sorprendentes de la historia. Dirigiendo a sus hombres a través de desfiladeros, abismos y pasos que a menudo tenían una altura de 10 000 a 12 000 pies (3 000 a 4 000 metros), San Martín y los movimientos de sus tropas se compararon con el cruce de los Alpes del general cartaginés Aníbal durante la Segunda Guerra Púnica.
- ^ Vogel, Carlos Alfredo; Vélez Achaval, Eugenio, Historia argentina y constitución nacional, Buenos Aires, E. Perrot, 1950, p. 216.
- ^ Campos, Omar, El cruce los Andes. Tras las huellas de San Martín, Buenos Aires, Dunken, 2006, ISBN 978-987-02-1679-7.
- ^ a b Terragno, Rodolfo, Maitland & San Martín (PDF), 3ª ed., Provincia de Buenos Aires, Universidad Nacional de Quilmes, 2001, p. 232, ISBN 987-9173-35-X. URL consultato il 17 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 9 agosto 2016).
- ^ Mitre, Bartolomé, Historia de San Martín y de la emancipación sudamericana, 2ª ed., Buenos Aires, Ediciones Peuser, 1950, p. 366.
- ^ Círculo Militar (a cura di), San Martín: Gral. José de San Martín, padre de la patria: 150 años, Buenos Aires, 2000, p. 99, ISBN 9789509822573.
- ^ Scheina, Robert L. Latin America's Wars.
- ^ Robertson, William Spence. "History of Latin-America Nations".
- ^ Rememorando el Cruce de los Andes