Astoux-Védrines Triplane | |
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Descrizione | |
Tipo | aereo da caccia |
Equipaggio | 1 |
Costruttore | Astoux-Véndrines |
Data primo volo | 1916 |
Utilizzatore principale | Aéronautique Militaire |
Esemplari | 1 |
Propulsione | |
Motore | un Clerget 9B |
Potenza | 130 CV (97 kW) |
i dati sono estratti da French aircraft of the First World War[1] | |
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L'Astoux-Védrines Triplane fu un aereo da caccia monomotore triplano sviluppato in Francia dal pilota Jules Védrines e dall'ingegnere Louis León Astoux nella seconda metà degli anni dieci del XX secolo e rimasto allo stadio di prototipo.
Storia del progetto
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1916, dopo la comparsa sul fronte occidentale dei triplani tedeschi Fokker Dr.I l'Aéronautique Militaire francese richiese un aereo simile per i propri reparti da caccia.[2] L'aviatore Jules Védrines e l'ingegnere Louis León Astoux progettarono un aereo da caccia triplano che fu designato Astoux-Véndrines Triplane.[3] Il prototipo del nuovo aereo fu costruito nel 1917 e fu testato nell'aerodromo di Étampes durante la prima guerra mondiale.[2] Il campo d'aviazione di Étampes, precedentemente utilizzato dalle ditte Farman e Blériot per valutare i propri aerei, fu utilizzato dall'aviazione francese per testare una serie di progetti insoliti.[2] L'aereo fu portato in volo per la prima volta da Védrines.[2]
Descrizione tecnica
[modifica | modifica wikitesto]Aereo da caccia triplano, monoposto monomotore.[3] Le tre ali avevano corda stretta con un singolo montante interalare su ciascun lato che collegava tutte e tre le ali.[2] Le ali erano sfalsate in modo che l'ala superiore fosse davanti e quella inferiore fosse all'estremità posteriore.[2] L'ala inferiore era dotata di alettoni.[2] Un aspetto insolito del progetto era che l'incidenza delle ali poteva essere variata durante il volo.[2] Alla pinna caudale era attaccato un grande timone che si estendeva sopra e sotto la parte finale della fusoliera.[2] Il motore era un rotativo Clerget 9B a 9 cilindri raffreddati ad aria, erogante la potenza di 130 CV (97 kW), ed azionante un'elica bipala lignea a passo fisso, dotata di ogiva a fine aerodinamico.[3] Il carrello di atterraggio era triciclo posteriore fisso, con pattino di coda.[2]
Impiego operativo
[modifica | modifica wikitesto]Jules Védrines decise di effettuare un accurato programma di collaudi e di fissare l'incidenza delle ali al suolo prima di far volare l'aereo. Un altro pilota, l'adjutant Simon, distrusse l'aereo in un incidente, probabilmente a causa del cedimento dell'ala ad incidenza variabile, il 16 settembre 1916 con la morte del pilota.[3] Non sembra che il triplano sia stato ricostruito né che il progetto sia stato ulteriormente sviluppato.[2][3] All'epoca erano disponibili per la produzione in grande serie i biplani da caccia SPAD S.VII.[2]
Utilizzatori
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) James J. Davilla e Arthur M. Soltan, French aircraft of the First World War, Flying Machines Press, 2002, p. 46.
- Luigi Mancini (a cura di), Grande Enciclopedia Aeronautica, Milano, Edizioni Aeronautica, 1936.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Astoux-Vedrines triplane, su Flying Machines. URL consultato il 13 ottobre 2024.
- (EN) Triplan, su Airwar. URL consultato il 13 ottobre 2024.