In linguistica, l'aspetto abituale è un sottotipo dell'aspetto imperfettivo (insieme all'aspetto progressivo e all'aspetto continuo).[1]
L'aspetto abituale indica il reiterarsi regolare di un dato processo, vincolato o meno a particolari circostanze.[1]
- Quando si esibisce, questo artista si traveste.
- Da bambino, giocavo a carte con mio nonno.
Un test sintattico per isolare il valore abituale dell'aspetto imperfettivo è controllarne la compatibilità con perifrasi come essere solito+infinito.[1]
- Quando si esibisce, questo artista è solito travestirsi.
- Da bambino, ero solito giocare a carte con mio nonno.
All'aspetto abituale si accompagnano di norma avverbi o locuzioni avverbiali come spesso, abitualmente, frequentemente, (per) x volte al mese:[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Gian Luigi Beccaria (a cura di), Dizionario di linguistica, Torino, Einaudi, 2004, ISBN 978-88-06-16942-8.
- Massimo Cerruti, perifrastiche, strutture, in Enciclopedia dell'italiano, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010-2011.