Artsvashen comune | |
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Արծվաշեն | |
Localizzazione | |
Stato | Armenia |
Provincia | Gegharkunik |
Territorio | |
Coordinate | 40°38′46″N 45°30′56″E |
Altitudine | 1 463 m s.l.m. |
Superficie | 40 km² |
Abitanti | 0 (2009) |
Densità | 0 ab./km² |
Altre informazioni | |
Fuso orario | UTC+4 |
Cartografia | |
Artsvashen (in armeno Արծվաշեն) è un comune exclave dell'Armenia[1] della provincia di Gegharkunik.
Dal 1992, in seguito alla prima guerra del Nagorno Karabakh, il territorio di 40 chilometri quadrati, distante dall'Armenia 2 km, è occupato dall'esercito azero; il nome azero del comune exclave è Başkənd. Alla fine degli anni 2000, il villaggio è pressoché disabitato. Da un punto di vista amministrativo il villaggio appartiene de facto al distretto di Gədəbəy dell'Azerbaigian.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]L'attuale villaggio fu fondato nel 1854 come Bashkend (armeno: Բաշքենդ) dagli armeni di Choratan a Shamshadin, sebbene una precedente presenza armena sul sito sia attestata da un'iscrizione datata 1607 sulla chiesa di Surb Hovhannes in città. Successivamente il nome è stato cambiato in Hin Bashkend (armeno: Հին Բաշքենդ), che significa Vecchia Bashkend per differenziarla da Nuova o Nor Bashkend, fondato dai migranti dell'insediamento originario.
Nel maggio 1991, il ministero dell'Interno armeno riferì che i residenti di Artsvashen avevano evitato un'occupazione militare consegnando le armi.[2] Secondo il New York Times, il 9 agosto 1992 la parte azera annunciò che le forze armate avevano "liberato" la città, distruggendo carri armati e armi nemici e uccidendo 300 "briganti" armeni, mentre i rapporti armeni non menzionavano morti ma dicevano che 29 persone erano "disperse, senza aver lasciato traccia."[3]
Accusando l'Azerbaigian di aver organizzato una "guerra non dichiarata", il presidente armeno Levon Ter-Petrosyan inviò un telegramma ai leader del Comunità degli Stati Indipendenti dicendo che era stata commessa un'aggressione contro uno stato membro della CSI del sistema di sicurezza collettiva.[3]
Tappeti di Artsvashen
[modifica | modifica wikitesto]In epoca sovietica ad Artsvashen c'era una filiale della Haygorg (compagnia statale del "tappeto armeno"). Dopo la cattura di Artsvashen da parte delle forze azere, i residenti di Artsvashen sono migrati a Shorzha, Vardenis, Abovyan e Chambarak, dove hanno continuato le tradizioni di quest'arte.[4]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) ArmStat, Marzes of the Republic of Armenia in figures, « RA Gegharkunik Marz » (PDF), su armstat.am, 2009. URL consultato il 27 aprile 2011.
- ^ (EN) Reuters, Soviet Army Is Reported to Attack And Occupy 2 Armenian Villages (Published 1991), in The New York Times, 10 maggio 1991. URL consultato il 20 febbraio 2021.
- ^ a b (EN) Reuters, Armenia Seeks Help in Fighting Azerbaijan (Published 1992), in The New York Times, 10 agosto 1992. URL consultato il 20 febbraio 2021.
- ^ Lena Nazaryan, Carpet Weaving in Armenia (PDF), su gab-ibn.com, 11 luglio 2011. URL consultato il 20 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale l'11 luglio 2011).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Brady Kiesling, Rediscovering Armenia, 2000, p. 49.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Artsvashen
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Artsvashen, su GEonet Names Service. URL consultato il 14 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 12 dicembre 2012).