Arthur Burks (Duluth, 13 ottobre 1915 – Ann Arbor, 14 maggio 2008) è stato un matematico statunitense.
È noto per aver contribuito allo sviluppo dell'ENIAC, il primo computer elettronico Turing completo e general purpose del mondo.
Primi anni
[modifica | modifica wikitesto]Burks nacque a Duluth nel Minnesota. Conseguì una laurea in matematica e fisica alla Depauw University nello Stato dell'Indiana nel 1936 e nel 1937 e 1941 conseguì il master e il dottorato in filosofia all'University of Michigan.
La Moore School
[modifica | modifica wikitesto]Dopo il conseguimento del dottorato il Dr. Burks si trasferì a Filadelfia (Pennsylvania) dove frequentò un corso di elettronica presso l'University of Pennsylvania presso la Moore School of Electrical Engineering. Nei laboratori il suo collega di laboratorio era J. Presper Eckert, un laureato della Moore Shool. Presso la scuola si trovava anche John Mauchly che frequentava grazie a una borsa di studio. In seguito Burks e Mauchly ottennero la posizione di insegnanti presso la Moore School.
L'ENIAC
[modifica | modifica wikitesto]Mauchly ed Eckert proposero il progetto di un computer elettronico programmabile all'U.S. Army's Ballistics Research Laboratory nel giugno 1943, Burks venne inserito nel team di sviluppo. Il suo lavoro si concentrò sullo sviluppo di un'unità moltiplicatrice ad alta velocità (per l'epoca). Durante lo stesso periodo Burks sposo Alice, una programmatrice che lavorava presso la Moore School.
Nell'aprile del 1945 con John Grist Brainerd Burks venne incaricato di redigere la relazione tecnica sul sistema per le pubblicazioni. Nello stesso anno partecipò alle riunioni preliminari sull'EDVAC con Mauchly, Eckert, John von Neumann e altri.
Burks tra il 1945 e il 1946 svolse anche la funzione di professore di filosofia part-time presso lo Swarthmore College.
L'IAS
[modifica | modifica wikitesto]L'8 marzo 1946 Bucks accettò l'offerta di Von Neumann e si unì al progetto dell'IAS machine presso Institute for Advanced Study a Princeton New Jersey. Durante lo sviluppo del progetto Burks lavorò al miglioramento della teoria di Von Neumann sugli automi.
L'University of Michigan
[modifica | modifica wikitesto]Dopo la fine del progetto Burks ritornò all'University of Michigan nel 1946, inizialmente come assistente professore e in seguito come professore ordinario nel 1954. Ha collaborato alla fondazione del dipartimento di computer science nel 1956, in seguito è diventato direttore del dipartimento Department of Computer and Communication tra il 1967 e il 1971. Burks rifiutò una diversa posizione all'interno dell'università dato che i suoi interessi per la materia erano prettamente teorici.
Burks tra il 1954 e il 1955 fu presidente della società Charles Peice. Elaborò gli ultimi due volumi (VII-VIII) pubblicati nel 1958 delle Collected Papers of Charles Sanders Peirce.
Restauro dell'ENIAC
[modifica | modifica wikitesto]Negli anni sessanta gli venne presentata la possibilità di acquisire quattro unità dell'ENIAC originario che stavano arrugginendo in un magazzino. Burks dopo aver ripulito le unità ha provveduto a donarle all'università e attualmente sono in mostra presso l'edificio che ospita il dipartimento di Computer Science.
Il gruppo BACH
[modifica | modifica wikitesto]Durante gli anni settanta Burks con Bob Axelrod, Michael Cohen, e John Holland fondarono il gruppo BACH (il nome è un acronimo dei loro cognomi). Questo gruppo seguiva un approccio multidisciplinare sullo studio dei sistemi adattativi. Il gruppo vide la collaborazione anche di Douglas Hofstadter (vincitore di un premio Pulitzer), William Donald Hamilton (biologo evolutivo), Michael Savageau (microbiologo), Carl Simon (matematico) e degli informatici Reiko Tanese, Melanie Mitchell e Rick Riolo.
Tra gli anni settanta e ottanta Burks lavorò con sua moglie Alice alla stesura di molti libri sull'ENIAC e sull'Atanasoff Berry Computer.
Professore emerito
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1990 Burks donò una parte delle sue carte personali alla libreria storica dell'università al fine di renderle accessibili agli storici.
Il 14 maggio 2008 Burks morì ad Ann Arbor nel Michigan dopo una lunga battaglia contro la malattia di Alzheimer.[1][2]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Burks obituary at the University of Michigan, su eecs.umich.edu. URL consultato il 17 maggio 2008.
- ^ Susan Oppat, Arthur Burks, early computer pioneer, dead at 92, in Ann Arbor News, 17 maggio 2008. URL consultato il 18 maggio 2008.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Burks, Arthur W., Goldstine, Herman H., and von Neumann, John (1946), Preliminary discussion of the logical design of an electronic computing instrument, 42 pages, Institute for Advanced Study, Princeton, New Jersey, June 1946, 2nd edition 1947. Eprint.
- Burks, Arthur W. and Wright, Jesse Bowdle (1952), Theory of Logical Nets. Amazon says: published by Burroughs Adding Machine Co.; Google Books says: published by University of Michigan Engineering Research Institute; 52 pages.
- Burks, Arthur W. and Copi, Irving M. (1954), The logical design of an idealized general-purpose computer, Amazon says: published by Burroughs Corporation Research Center; Google Books says: published by University of Michigan Engineering Research Institute, 154 pages.
- Burks, Arthur W. (1956), The logic of fixed and growing automata, Engineering Research Institute, University of Michigan, 34 pages.
- Burks, Arthur W. and Wang, Hao (1956), The logic of automata, Amazon says: published by Air Research and Development Command; Google Books says: published by University of Michigan Engineering Research Institute; 60 pages.
- Peirce, Charles Sanders and Burks, Arthur W., ed. (1958), the Collected Papers of Charles Sanders Peirce Volumes 7 and 8, Harvard University Press, Cambridge, MA, also Belnap Press (of Harvard University Press) edition, vols. 7-8 bound together, 798 pages, released in InteLex CD-ROM, reprinted in 1998 Thoemmes Continuum.
- Burks, Arthur W. (1971), Essays on Cellular Automata, University of Illinois Press, 375 pages.
- Burks, Arthur W. (1978), Review of The New Elements of Mathematics by Charles S. Peirce, Carolyn Eisele, ed., in the Bulletin of the American Mathematical Society, vol. 84, no. 5, September 1978, Project Euclid Eprint PDF 791KB.
- Burks, Arthur W. (1978), Chance, Cause and Reason: An Inquiry into the Nature of Scientific Evidence, University of Chicago Press, 694 pages.
- Burks, Arthur W. and Burks, Alice R. (1981), "The ENIAC: First General-Purpose Electronic Computer" in Annals of the History of Computing, vol. 3, no. 4, October 1981, pp. 310–399.
- Burks, Arthur W. (1986), Robots and free minds, College of Literature, Science, and the Arts, University of Michigan, 97 pages.
- Burks, Alice R. and Burks, Arthur W. (1988), The First Electronic Computer: The Atanasoff Story, 400 pages, University of Michigan Press, UMP catalog page Archiviato il 5 giugno 2011 in Internet Archive..
- Salmon, Merrilee H., ed. (1990), The Philosophy of Logical Mechanism: Essays in honor of Arthur W. Burks with his responses, Kluwer Academic, Dordrecht, Holland 1990, 552 pages.
- Burks, Alice R. (2003), Who Invented the Computer?: The Legal Battle That Changed History, foreword by Douglas R. Hofstadter, Prometheus Books, Amherst, NY, 415 pages, hardcover, Prometheus catalog page.
Molti articoli di Burks sono elencati a pagina 599 del Studies in the Logic of Charles Sanders Peirce by Nathan Houser, Don D. Roberts, James Van Evraof, Google Book Search Beta page 599.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Arthur Burks
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Arthur Burks, su Mathematics Genealogy Project, North Dakota State University.
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