Arthur William Blomfield (Londra, 6 marzo 1829 – Broadway, 30 ottobre 1899) è stato un architetto e restauratore britannico.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Quarto figlio di Charles James Blomfield, vescovo anglicano di Londra, Arthur Blomfield nacque il 6 marzo 1829 a Londra, studiò alla Rugby School e al Trinity College di Cambridge, dove si laureò nel 1851 e nel 1854.[1][2][3]
Arthur Blomfield divenne presidente della Architectural Association nel 1861, architetto della Banca d'Inghilterra nel 1883 e vicepresidente del Royal Institute of British Architects (RIBA) nel 1886.[4][1]Fu eletto membro della Royal Academy of Arts nel 1888 e nominato cavaliere l'anno seguente.[4][3]
Blomfield fu uno degli ultimi grandi revivalisti gotici.[4] Fu anche un architetto prolifico, specializzato nella costruzione e nel restauro delle chiese.[4] Nelle sue opere seguì lo stile inglese Perpendicualr, della tarda architettura vittoriana nell'ambito stilistico del Tudor ecclesiastico,[5] che giudicava idoneo per i progetti delle chiese, così come i materiali moderni, specialmente il ferro, che usava regolarmente.[4] Il suo stile maturò un linguaggio espressivo in cui ebbero rilevanza il saggio gioco dei volumi, la distribuzione degli spazi interni e il gusto per i particolari accuratamente disegnati.[5]
La sua attività di successo attirò il giovane Thomas Hardy (1840-1928), che diventò un suo allievo dal 1862.[4]
Blomfield costruì il Tribunale reale di Giustizia londinese in collaborazione con George Edmund Street (1824-1881), ultimato da lui dopo la morte del collega nel 1881.[4][3] Tra le sue altre opere si ricordano la grande sala per Charterhouse School a Godalming, Surrey (1885); il ramo dei tribunali della Bank of England (1886-1888) in stile rinascimentale italiano;[5][1][3]la Queen's School e la cappella inferiore, Eton College (1889-1891); l'erezione della navata, il portico sud e il transetto sud per San Salvatore (Cattedrale di Southwark) (1890-1897);[3] il Royal College of Music (1894); la chiesa di Sant'Andrea (Surbiton), uno dei migliori esempi di costruzioni ancora esistenti;[4] la chiesa di Santa Maria a Portsea; la chiesa di Tutti i Santi a Brighton; la chiesa di Santa Maria a Walmer; a Londra la chiesa di San Giovanni Battista in Great Marlborough Street e la chiesa di San Giovanni Evangelista in Wilton Road.[5]
Altre sue costruzioni furono il Collegio teologico di Sion all'embankment; la casa annessa alla cattedrale di Westminster,[1] sede amministrativa della chiesa d'Inghilterra; la nuova sala e biblioteca al Lincolns' Inn.[5]
Attiva fu anche la sua attività di restauratore che portò a termine nella chiesa di Tutti i Santi a Carshalton; nella chiesa di San Paolo a Clapham ed in altre chiese.[5]
I suoi figli, Charles James Blomfield e Arthur Conran Blomfield, proseguirono l'attività del padre.[1][3]
Arthur William Blomfield morì il 30 ottobre 1899.[1][3]
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- Chiesa di Tutti i Santi, Windsor, Berkshire (1862–1864);
- Chiesa di Santa Maria, Banbury, Oxfordshire: restaurata (1864)
- Chiesa di Santa Maria, Adwell, Oxfordshire (1865);
- Chiesa di Santa Maria, Binfield, Berkshire (1866);
- Chiesa di Santa Maria, Princes Risborough, Buckinghamshire (1867–1868);
- Chiesa di San Giovanni Battista, Eton Wick, Buckinghamshire (1867–1869);
- Chiesa di Tutti i Santi, Upper Caldecote, Bedfordshire (1868);
- Chiesa di Santa Maria, Strood, Kent (1868)
- Chiesa di Santa Maria Maddalena, Sheet Hampshire (1868–1869);
- Chiesa di San Pietro, Eastgate, Lincoln (1870);
- Chiesa di Santo Stefano, Royal Tunbridge Wells, Kent (1870);
- Chiesa di San Giovanni Battista, Bathwick, Bath (1871);
- Chiesa di San Nicola, Chawton (1872–1873);
- Chiesa di San Giacomo, Ramsden, Oxfordshire (1872);
- Chiesa di Sant'Andrea, Surbiton, Surrey (1872);
- Chiesa di San Giovanni Battista, Crowthorne, Berkshire (1873);
- Chiesa di San Pietro, Netherseal, Derbyshire (1874);
- Chiesa di San Giovanni Battista, Eltham, Kent (1875);
- Chiesa di Sant'Andrea, Collingbourne Ducis, Wiltshire: restaurata (1877);
- Chiesa di Tutti i Santi, Roffey, West Sussex (1878);
- Chiesa di Santa Maria Maddalena, Woodstock, Oxfordshire: restaurata (1878);
- Chiesa di Sant'Andrea, West Sussex (1882)
- Chiesa di San Luca, Brighton, Sussex (1882–1885);
- Chiesa di Santo Stefano, North Mundham, West Sussex (1883);
- Chiesa di Sant'Andrea, Leytonstone, Essex (1886–1893);
- Chiesa di Santa Maria, Walmer, Kent (1887);
- Chiesa di Santa Maria, Rostherne, Cheshire (1888);
- Chiesa di Tutti i Santi, Leatherhead, Surrey (1888);
- Chiesa di San Marco, Bourne End, Buckinghamshire (1889);
- Chiesa di Santo Stefano, Brighton (1889);
- Chiesa di Santa Maria, Liss, Hampshire (1892);
- Chiesa di Santa Maria, Swansea, Glamorgan (1896);
- Chiesa di Tutti i Santi, Leamington Spa (1898–1902).
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f (EN) Arthur William Blomfield, su scottisharchitects.org.uk. URL consultato il 12 giugno 2019 (archiviato dall'url originale il 28 marzo 2016).
- ^ (EN) Blomfield, Sir Arthur William, su oxforddnb.com. URL consultato il 12 giugno 2019.
- ^ a b c d e f g (EN) Sir Arthur William Blomfield - Encyclopedia, su theodora.com. URL consultato il 12 giugno 2019.
- ^ a b c d e f g h (EN) Sir Arthur Blomfield (1829-1899): A Brief Biography, su victorianweb.org. URL consultato il 12 giugno 2019.
- ^ a b c d e f Arthur Blomfield, in le muse, II, Novara, De Agostini, 1964, p. 299.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Barbara Denny, Fulham Past, Londra, Historical Publications, 1997.
- (EN) Roger Homan, The Victorian Churches of Kent, Chichester, Homan Phillimore & Co. Ltd, 1984.
- (EN) Nikolaus Pevsner, The Buildings of England: Berkshire, Harmondsworth, Penguin Books, 1966.
- (EN) Nikolaus Pevsner, The Buildings of England: Buckinghamshire, Harmondsworth, Penguin Books, 1960.
- (EN) Nikolaus Pevsner e David Lloyd, The Buildings of England: Hampshire and the Isle of Wight, Harmondsworth, Penguin Books, 1967.
- (EN) Nikolaus Pevsner e Edward Hubbard, The Buildings of England: Cheshire, Harmondsworth, Penguin Books, 1971.
- (EN) Nikolaus Pevsner e Jennifer Sherwood, The Buildings of England: Oxfordshire, Harmondsworth, Penguin Books, 1974.
- (EN) Nikolaus Pevsner e Bridget Cherry, The Buildings of England: Wiltshire, Harmondsworth, Penguin Books, 1975.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Arthur William Blomfield
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Arthur Popham, BLOMFIELD, sir Arthur William, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1930.
- Blomfield, sir Arthur William, su sapere.it, De Agostini.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 52840568 · ISNI (EN) 0000 0000 6687 8423 · CERL cnp00852090 · ULAN (EN) 500106410 · GND (DE) 132112604 |
---|