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Artesonraju - Teknopedia
Artesonraju
StatoPerù (bandiera) Perù
Altezza6 025 m s.l.m.
Prominenza549 m
CatenaCordillera Blanca, Ande
Coordinate8°57′03.78″S 77°37′53.87″W8°57′03.78″S, 77°37′53.87″W
Data prima ascensione19 agosto 1932
Autore/i prima ascensioneE. Hein, E. Schneider
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Perù
Artesonraju
Artesonraju
Modifica dati su Wikidata · Manuale

L'Artesonraju (6.025 m) è una delle circa 50 cime che compongono la Cordillera Blanca (Ande). È situata in Perù, nella regione di Ancash.

Aspetto fisico

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L'Artesonraju fa parte del massiccio montuoso chiamato Macizo del Huandoy, situato nella parte centro-settentrionale della Cordillera Blanca. Dal versante sud si presenta come una piramide di ghiaccio isolata; il suo aspetto le ha fatto guadagnare una notevole fama tra alpinisti ed escursionisti[1] ed è anche indicata come la montagna che ha ispirato il logo della Paramount Pictures.

Origine del nome

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Il nome deriva dalla parola spagnola artesa (recipiente, serbatoio) e dalla parola quechua raju (ghiaccio, montagna innevata). Il nome della montagna significa dunque “contenitore riempito di ghiaccio”.[2]

Alpinismo

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La prima salita all'Artesonraju fu effettuata attraverso la cresta nord, il 19 agosto 1932 da Erwin Hein ed Erwin Schneider[3] nel corso della prima spedizione alla Cordillera Blanca del Deutscher und Österreichischer Alpenverein.[4] La via oggi più praticata, al punto da diventare una vera e propria “classica” andina,[5] è quella aperta sulla parete sud-est, partendo dal lago di Parón, il 24 giugno 1969 da Bernd Schreckenbach, Hans Saler e Klaus Süssmilch.[6] Altre vie, in genere più difficili e pochissimo frequentate, sono state aperte sulla parete sud-ovest,[7] sulla cresta sud,[8] sulla cresta est[9] e sulla parete nord-est.[10]

Note

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  1. ^ Tomé, pag.98.
  2. ^ César Morales Arnao. American Alpine Journal - 1966[collegamento interrotto] (PDF), su americanalpineclub.org. URL consultato il 14 dicembre 2009.
  3. ^ Ricker, pag.73.
  4. ^ American Alpine Journal – 1941 (pdf).[collegamento interrotto] (PDF), su americanalpineclub.org. URL consultato il 12 dicembre 2009.
  5. ^ The Alpine Club of Canada – Jen Higgins Fund, su alpineclubofcanada.ca. URL consultato il 12 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 12 giugno 2008).
  6. ^ American Alpine Journal – 1970 (pdf).[collegamento interrotto] (PDF), su americanalpineclub.org. URL consultato il 12 dicembre 2009.
  7. ^ I canadesi A. Sole e G. Spohr nel 1979. American Alpine Journal – 1980 (pdf).[collegamento interrotto]URL consultato il 09-12-2009
  8. ^ Gli sloveni T. Sbrizaj, S. Semrajc e B. Naglic nel 1993. American Alpine Journal – 1994 (pdf).[collegamento interrotto]URL consultato il 09-12-2009
  9. ^ Gli americani B. Janis, M. Lowe e L. Ortenburger nel 1971. American Alpine Journal – 1972 (pdf).[collegamento interrotto]URL consultato il 09-12-2009
  10. ^ I tedeschi G. Hartmann, E. Reiss, R. Schatz e E. Steiger nel 1965. American Alpine Journal – 1966 (pdf).[collegamento interrotto]URL consultato il 12-12-2009

Bibliografia

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  • (ES) Juanjo Tomé, Escaladas en los Andes, Madrid, Desnivel, 1999, ISBN 84-89969-43-4. URL consultato il 6 dicembre 2009.
  • (EN) John F. Ricker, Yuraq Janka: Guide to the Peruvian Andes - Cordilleras Blanca & Rosko, Mountaineers Books, 1977, ISBN 0-930410-05-X. URL consultato il 6 dicembre 2009.
  • (EN) David M. Sharman, Climbs of the Cordillera Blanca of Peru, Aberdeen, Whizzo Climbs, 1995, ISBN 0-9523582-0-4. URL consultato il 6 dicembre 2009.
  • (EN) John Biggar, The Andes: A Guide for Climbers, Andes, 2005, ISBN 0-9536087-2-7. URL consultato il 9 dicembre 2009.

Altri progetti

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Altri progetti

  • Wikimedia Commons
  • Collabora a Wikimedia Commons Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Artesonraju

Collegamenti esterni

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  • (EN) Royal Geographical Society - Taken from Mountaineering in the Andes by Jill Neate (PDF), su rgs.org. URL consultato il 6 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  • (EN) American Alpine Journal, su americanalpineclub.org. URL consultato il 6 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 22 gennaio 2009).
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