Aquila di mare | |
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Haliaeetus albicilla | |
Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Superclasse | Tetrapoda |
Classe | Aves |
Sottoclasse | Neornithes |
Ordine | Accipitriformes |
Famiglia | Accipitridae |
Genere | Haliaeetus |
Specie | H. albicilla |
Nomenclatura binomiale | |
Haliaeetus albicilla (Linnaeus, 1758) |
L'aquila di mare o aquila di mare codabianca (Haliaeetus albicilla, Linnaeus, 1758) è un grande uccello rapace della famiglia degli Accipitridi, diffuso in Europa settentrionale, in Europa orientale e in Asia[2]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Haliaeetus albicilla raggiunge una lunghezza di 70-92 cm circa. Alcuni esemplari possono presentare capo, collo e coda più chiari. Solitamente ha cervice grigio e non dorata, grande apertura delle larghe ali, coda breve e cuneiforme di colore bianco.
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]Alimentazione
[modifica | modifica wikitesto]Si ciba di pesci, di mammiferi e rettili di varie dimensioni, vola bassa sulle acque per catturare il pesce in superficie, talora si tuffa parzialmente.
Volo
[modifica | modifica wikitesto]Dispiega volo tardo e poco agile, con lente battute d'ala.
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Una specie diffusa in Europa settentrionale, soprattutto in Norvegia e Russia, ove è presente oltre le metà dell'intera popolazione europea, ma anche in Groenlandia, Danimarca, Svezia, Polonia e Germania. Piccole popolazioni sono segnalate anche in Islanda, Gran Bretagna, Finlandia, Estonia, Lettonia, Lituania, Austria, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia, Croazia, Bulgaria, Romania, Ungheria, Moldavia e Grecia; il suo areale si estende in Asia, attraverso la Turchia e il Medio Oriente sino alla Mongolia, la Cina e il Giappone[1]. In Italia si riproduceva in Sardegna, dove si è estinta come nidificante nel 1956. Tra il 2020 e l'inizio del 2023 è stata avvistata nidificare nelle lagune Veneziane ed a cacciare nei fiumi della bassa Veronese.
Conservazione
[modifica | modifica wikitesto]È specie rara, in diminuzione, che esige protezione assoluta. La popolazione mediterranea è quasi estinta. È specie particolarmente protetta ai sensi della legge 157/92[3]. La sua conservazione è insidiata da molte cause avverse, tra cui bracconaggio, cattura dei nidiacei, azione degli insetticidi, bocconi avvelenati, ma soprattutto dalla perdita di coste marine selvagge, oggi occupate da numerosi villaggi turistici, dalla distruzione di boschi, paludi, foci dei fiumi e dalla contaminazione delle acque interne.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (EN) BirdLife International 2012, Haliaeetus albicilla, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 24 ottobre 2014.
- ^ (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Accipitridae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 24 ottobre 2014.
- ^ Legge 11 febbraio 1992, n. 157 - Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio, su italcaccia.toscana.it. URL consultato il 6 giugno 2009 (archiviato dall'url originale il 2 novembre 2014).
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Haliaeetus albicilla
- Wikispecies contiene informazioni su Haliaeetus albicilla
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) white-tailed sea eagle, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Haliaeetus albicilla, su Fossilworks.org.
- Haliaeetus albicilla, in Avibase - il database degli uccelli nel mondo, Bird Studies Canada.
Controllo di autorità | LCCN (EN) sh85146527 · GND (DE) 4180617-7 · J9U (EN, HE) 987007556186705171 |
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