Anzolla frazione | |
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Chiesa dei Santi Giovanni Battista e Maurizio | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Emilia-Romagna |
Provincia | Parma |
Comune | Tizzano Val Parma |
Territorio | |
Coordinate | 44°29′50.96″N 10°12′14.65″E |
Altitudine | 713 m s.l.m. |
Abitanti | 16[2] |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 43028 |
Prefisso | 0521 |
Fuso orario | UTC+1 |
Cartografia | |
Anzolla è una frazione del comune di Tizzano Val Parma, in provincia di Parma.
La località dista 2,63 km dal capoluogo.[1]
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]Anzolla sorge alla quota di 713 m s.l.m.,[1] sulle propaggini orientali del monte Caio, sul versante destro della val Parmossa; a breve distanza dall'abitato in direzione est è posta la località di Antognola,[3][4] situata alla quota di 652 m s.l.m.[5]
Origini del nome
[modifica | modifica wikitesto]Il toponimo della frazione ha forse origine prediale, dal latino Antius.[6] Nei documenti medievali la località comparve come Imzola, Auriola ed Heciola, in seguito diventati Anziola e Anzola.[3]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il borgo di Anzolla fu fondato in età medievale; la più antica testimonianza della sua esistenza risale al 1230, quando la Capelle de Imzola fu nominata nel Capitulum seu Rotulus Decimarum della diocesi di Parma.[3]
Nel 1438 il duca di Milano Filippo Maria Visconti riconobbe una serie di esenzioni ai borghi Albazzano, Isola e Anzolla, appartenenti a Jacopo Terzi, figlio di Ottobuono, in riconoscimento della sua lealtà;[7] tuttavia, dopo la confisca di quelle terre, nel 1450 il nuovo duca Francesco Sforza ordinò agli abitanti di Albazzano, Isola, Anzolla e Pietta di assoggettarsi alla città di Parma.[8]
In seguito l'abitato fu inglobato nel feudo di Belvedere,[9] elevato a contea nel 1450 dallo Sforza. Nel 1551, durante la guerra di Parma, il castello di Belvedere fu assaltato da Camillo Rossi e la contea fu inglobata tra i domini rossiani.[10] Nel 1666 il marchese Scipione, oberato dai debiti, fu costretto a cedere tutte le rocche appenniniche in suo possesso alla Camera Ducale di Parma,[11] che nel 1774 assegnò il feudo di Belvedere, comprendente, oltre ad Anzolla,[9] numerose altre località dei dintorni, al conte Giuseppe Camuti; quest'ultimo nel 1790 lo cedette, in cambio di alcune terre a Ronchetti di San Secondo, al conte Pietro Andrea Leggiadri Gallani,[12][13] che ne mantenne i diritti fino al 1805, quando i decreti napoleonici sancirono la loro abolizione nell'ex ducato di Parma e Piacenza.[12][14]
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Chiesa dei Santi Giovanni Battista e Maurizio
[modifica | modifica wikitesto]Menzionata per la prima volta nel 1230, la cappella di Anzolla fu unita nel 1367 a quella di Antognola; elevata nel 1564 a sede parrocchiale autonoma, tra il XVII e il XVIII secolo fu totalmente ristrutturata in forme barocche e nel 1829 fu internamente risistemata. L'edificio, sviluppato su una pianta a navata unica affiancata da una cappella per lato, presenta una facciata intonacata, tripartita da massicce paraste e coronata da un piccolo frontone; all'interno la navata, coperta da una volta a botte lunettata, accoglie un'ancona lignea barocca policroma, contenente quindici piccoli dipinti del 1664.[3][15]
Oratorio di San Maurizio
[modifica | modifica wikitesto]Menzionata per la prima volta nel 1230, la cappella di Antognola fu unita nel 1367 a quella di Anzolla; divenuta nel 1564 sussidiaria di quest'ultima, nel 1680 fu ricostruita in stile barocco. Il piccolo edificio, sviluppato su una pianta a navata unica, presenta una facciata rivestita in pietra, delimitata da due lesene alle estremità e coronata da un frontone mistilineo spezzato; all'interno la navata, coperta da un soffitto piano, si conclude nel presbiterio voltato a botte.[3][16]
Mulino di Fontanafredda
[modifica | modifica wikitesto]Menzionato per la prima volta nel 1833 tra le proprietà del conte Tullio Paolo Leggiadri Gallani, il mulino ad acqua fu alienato nel 1846 ai fratelli Basetti, indi nel 1864 a Giovanni Sambuchi, nel 1888 a Domenico Mercadanti, nel 1916 ai fratelli Madureri e infine nel 1943 a Federico Penzo, per poi essere chiuso. L'edificio in pietra era anticamente alimentato dall'adiacente torrente Parmossa.[17]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c La Frazione di Anzolla, su italia.indettaglio.it. URL consultato il 31 agosto 2024.
- ^ [1]
- ^ a b c d e Dall'Aglio, p. 204.
- ^ Molossi, p. 7.
- ^ La Frazione di Antognola, su italia.indettaglio.it. URL consultato il 31 agosto 2024.
- ^ Relazione di inquadramento archeologico con schede di sito e segnalazioni, p. 9.
- ^ Pezzana, 1842, p. 407.
- ^ Pezzana, 1847, p. 39.
- ^ a b Deputazione di Storia Patria per le Province Parmensi, p. 65.
- ^ PR068 - Rocca di Belvedere di Rusino a Tizzano Val Parma, su rblob.com. URL consultato il 31 agosto 2024.
- ^ Rocca dei Rossi, su bbcc.regione.emilia-romagna.it. URL consultato il 31 agosto 2024.
- ^ a b Capacchi, p. 23.
- ^ Leggiadri Gallani Pietro Andrea, su comune.parma.it. URL consultato il 31 agosto 2024.
- ^ L'eredità napoleonica. Il Codice (PDF), su treccani.it. URL consultato il 31 agosto 2024 (archiviato dall'url originale il 22 giugno 2021).
- ^ Chiesa dei Santi Giovanni Battista e Maurizio "Anzolla, Tizzano Val Parma", su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 31 agosto 2024.
- ^ Oratorio di San Maurizio "Antognola, Tizzano Val Parma", su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 31 agosto 2024.
- ^ Mulino di Fontanafredda (Tizzano Val Parma, loc. Anzolla – Fontanafredda), su scn.caiparma.it. URL consultato il 31 agosto 2024.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Deputazione di Storia Patria per le Province Parmensi, Archivio storico per le province parmensi, Parma, Deputazione di Storia Patria per le Province Parmensi, 1955.
- Relazione di inquadramento archeologico con schede di sito e segnalazioni (PDF), in PSC_REL_07.2, Tizzano Val Parma, Comune di Tizzano Val Parma, luglio 2013. URL consultato il 28 agosto 2024 (archiviato dall'url originale il 15 luglio 2021).
- Guglielmo Capacchi, Castelli parmigiani, Parma, Artegrafica Silva, 1979.
- Italo Dall'Aglio, La Diocesi di Parma, I Volume, Parma, Scuola Tipografica Benedettina, 1966.
- Lorenzo Molossi, Vocabolario topografico dei Ducati di Parma, Piacenza e Guastalla, Parma, Tipografia Ducale, 1832-1834.
- Angelo Pezzana, Storia della città di Parma continuata, Tomo secondo, Parma, Ducale Tipografia, 1842.
- Angelo Pezzana, Storia della città di Parma continuata, Tomo terzo, Parma, Ducale Tipografia, 1847.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Anzolla