Antonio Solario, detto lo Zingaro (Chieti o Venezia, 1465 circa – Napoli, 1530), è stato un pittore italiano, di scuola veneziana, attivo principalmente nelle Marche, a Napoli e in Inghilterra.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Le informazioni sulla vita e sull'attività del Solario sono molto scarse e incerte, anche il luogo e la data di nascita sono oggetto di contese. Secondo lo storico e accademico Gennaro Ravizza, che fu anche classificatore degli archivi storici municipali teatini, egli nacque a Chieti (nel quartiere Civitella), per altri probabilmente era nato si era formato a Venezia, dove firmò la pala di Withypool Antonius Desolario, Venetus 1514. Questo lavoro e altri riferimenti a opere in Inghilterra di John Leland, qualche decennio più tardi, sono la testimonianza della visita inglese del pittore italiano. La pala d'altare è oggi nel Bristol Museum & Art Gallery, mentre una Madonna col Bambino è alla National Gallery di Londra.
Tra il 1502 e il 1506 la sua attività è documentata nelle Marche, dove arricchì la sua tecnica con gli influssi della scuola umbro-marchigiana, riscontrabili in seguito anche nel ciclo di affreschi con Storie di San Benedetto (forse la sua opera più importante) eseguito nei Chiostri dei Santi Severino e Sossio a Napoli. Allo stesso periodo risale un'altra versione della Madonna col Bambino e un donatore, conservata oggi al Museo nazionale di Capodimonte a Napoli.
Le sue opere sono a volte confuse con quelle del suo contemporaneo Andrea Solario, seguace milanese di Leonardo da Vinci e anch'egli formatosi a Venezia.
L'unica biografia su Solario è scritta da Bernardo De Dominici, criticato diverse volte per essere stato un fantasioso storico dell'arte. Secondo lo scrittore napoletano, infatti, il Solario sarebbe nato intorno al 1382 e morto nel 1455. A detta di De Dominici Solario sarebbe nato a Ripa Teatina vicino a Chieti, asserendo che una casetta sulla via dello Zingaro fuori dal paese sarebbe stata la sua. Asserì anche, confondendo il critico Francesco Verlengia[1], che a Serramonacesca, vicino a Chieti, gli affreschi dell'abbazia di San Liberatore, sulla serie delle donazioni di Desiderio di Montecassimo e Teobaldo abate all'abbazia stessa, sarebbero i suoi. Lo storico inventò anche una vita rocambolesca dell'artista, descrivendo l'aneddoto di come al tempo della regina Giovanna II d'Angiò, Antonio riuscì da semplice pentolaio, a sposarsi la figlia di un commerciante, dopo aver dipinto viaggiando per l'intera Eruropa.
L'ultima sua attività certa è documentata al 1514. Si dice sia stato allievo di Simone Papa il Vecchio.
A Chieti, al Solario è dedicata una strada del centro "via dello Zingaro", per metà modificata con l'intitolazione al filologo locale Cesare De Lollis. Nella vicina Ripa Teatina esiste un'altra via dello Zingaro.
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- Testa di San Giovanni Battista, 1590, Pinacoteca Ambrosiana di Milano
- Madonna col Bambino e San Giovannino, Collezione Leuchtenberg di San Pietroburgo
- Madonna con Bambino e committente, Museo nazionale di Napoli
- Madonna con Bambino e Santi, 1495, chiesa del Carmine a Fermo
- Madonna in trono col Bambino e Santi, 1503, olio su tavola, Basilica di San Giuseppe da Copertino di Osimo
- Madonna col Bambino e i Santi Pietro e Francesco, 1514, Pinacoteca del Castello Sforzesco di Milano
- Madonna del Soccorso, chiesa santuario del Beato Placido, Recanati
- San Francesco d’Assisi riceve le stimmate, Museo provinciale campano di Capua
- Affresco della Madonna adorante il Bambino (attribuito), dalla cattedrale di Chieti, Museo d'arte Costantino Barbella, Chieti
- Madonna con Bambino e Santi, detta "Madonna di Atri", dalla Duomo dell'Assunta, Museo Capitolare di Atri
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ vedi F. Verlengia, "Scritti", Rivista abruzzese, 2007, p. 28
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- avies, Martin, National Gallery Catalogues: Catalogue of the Earlier Italian Schools, National Gallery Catalogues, London 1961, reprinted 1986, ISBN 0-901791-29-6
- (EN) Hugh Chisholm (a cura di), Solario, Antonio, in Enciclopedia Britannica, XI, Cambridge University Press, 1911.
- Marks, Richard and Williamson, Paul, eds. Gothic: Art for England 1400-1547, 2003, V&A Publications, London, ISBN 1-85177-401-7
- Nicola Spinosa (ed), The National Museum of Capodimonte, Electa Napoli, 2003, ISBN 88-510-0007-7
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Antonio Solario
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Solàrio, Antonio, detto lo Zingaro, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Luigi Serra, SOLARIO, Antonio, detto lo Zingaro, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1936.
- Ettore Modigliani, Antonio da Solario, veneto, detto lo zingaro, Bollettino d'Arte, 12, 1907
Controllo di autorità | VIAF (EN) 32425577 · ISNI (EN) 0000 0000 8112 008X · SBN NAPV154407 · BAV 495/173249 · CERL cnp00871102 · Europeana agent/base/153721 · ULAN (EN) 500033043 · LCCN (EN) nr00002214 · GND (DE) 104064560 · BNE (ES) XX4986497 (data) · BNF (FR) cb14966425d (data) |
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