| Antonio Alvano | |
|---|---|
| Sindaco di Enna | |
| Durata mandato | 27 giugno 1994 – 21 aprile 2000 |
| Predecessore | Vincenzo Vigiano |
| Successore | Onofrio Zaccone (commissario straordinario) |
| Dati generali | |
| Partito politico | Forza Italia |
| Titolo di studio | Laurea in ingegneria civile |
| Università | Università degli Studi di Roma "La Sapienza" |
| Professione | Ingegnere |
Antonino Onofrio Alvano, detto Antonio (Enna, 21 febbraio 1939 – Enna, 25 aprile 2024), è stato un politico italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Di professione ingegnere, responsabile di uno studio tecnico, alle comunali del 1994, le prime a elezione diretta del sindaco, divenne sindaco di Enna al secondo turno con il 50,1% dei voti, nelle file di Forza Italia.[1][2] Ricandidato per un secondo mandato, fu nuovamente eletto nel 1998 sempre alla guida di una coalizione di centro-destra, superando al secondo turno con il 52,90% dei voti il candidato dell'Ulivo Giuseppe Petralia.[3] Nel 2000 fu sfiduciato dal consiglio comunale.[4]
Successivamente ricoprì le cariche di assessore e vicepresidente della Provincia di Enna dal 2010 al 2013.[1][2]
È deceduto il 25 aprile 2024 all'età di ottantacinque anni.[5]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Antonino Onofrio Alvano, su amministratori.interno.gov.it. URL consultato il 15 giugno 2020.
- ^ a b Enna. Vice presidente Provincia Antonio Alvano su viabilità ed edilizia scolastica, Vivi Enna, 24 agosto 2010. URL consultato il 15 giugno 2020.
- ^ Comunali 24/05/1998. Comune: ENNA, su elezionistorico.interno.gov.it. URL consultato il 15 giugno 2020.
- ^ Storico elezioni comunali
- ^ Enna: si è spento Antonio Alvano, sindaco della città per due legislature, su Enna Live, 25 aprile 2024. URL consultato il 25 aprile 2024.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Antonio Alvano, su Anagrafe degli amministratori locali e regionali, Ministero dell'interno.
- Antonio Alvano, su Openpolis, Associazione Openpolis.
- Registrazioni di Antonio Alvano, su RadioRadicale.it, Radio Radicale.
