Antonello Giacomelli | |
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Sottosegretario di Stato al Ministero dello sviluppo economico con delega alle Telecomunicazioni | |
Durata mandato | 28 febbraio 2014 – 1º giugno 2018 |
Contitolare | Simona Vicari Antonio Gentile Ivan Scalfarotto |
Capo del governo | Matteo Renzi Paolo Gentiloni |
Predecessore | Claudio De Vincenti |
Successore | Andrea Cioffi Davide Crippa Michele Geraci |
Deputato della Repubblica Italiana | |
Durata mandato | 27 ottobre 2004 – 30 settembre 2020 |
Legislatura | XIV, XV, XVI, XVII, XVIII |
Gruppo parlamentare | XIV: DL-L'Ulivo XV: PD-L'Ulivo XVI-XVIII: PD |
Coalizione | XIV: L'Ulivo XV: L'Unione XVI: Centro-sinistra 2008 XVII: Italia. Bene Comune XVIII: Centro-sinistra 2018 |
Circoscrizione | Toscana |
Collegio | XIV: 4 (Scandicci) |
Incarichi parlamentari | |
XVIII legislatura:
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Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | DC (fino al 1994) PPI (1994-2002) DL (2002-2007) PD (2007-2020) |
Titolo di studio | Diploma di Maturità classica |
Professione | Giornalista pubblicista |
Antonello Giacomelli (Prato, 17 febbraio 1962) è un giornalista e politico italiano, sottosegretario di Stato al Ministero dello sviluppo economico con delega alle telecomunicazione dal 28 febbraio 2014 al 1º giugno 2018 nei governi Renzi e Gentiloni.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nato il 17 febbraio 1962 a Prato, dove risiede, dove si è diplomato in maturità classica al Convitto nazionale statale Francesco Cicognini, giornalista pubblicista iscritto dal 1997 all'Ordine dei giornalisti della Toscana, è stato direttore dell'emittente televisiva Canale 10 e presidente del Teatro Metastasio, portandolo sotto la sua gestione al ruolo di Teatro Stabile della Toscana.
Attività politica
[modifica | modifica wikitesto]Esponente della Democrazia Cristiana, con il suo scioglimento nel 1994 aderisce alla rinascita del Partito Popolare Italiano (PPI) di Mino Martinazzoli, con cui è stato vicesindaco di Prato e assessore con deleghe al Bilancio e alle partecipate dal 1999 al giugno 2004 sotto il sindaco DS Fabrizio Mattei, dove si è occupato in particolare della riforma dei servizi pubblici locali dei Comuni del Consiag (consorzio per la gestione dei servizi acqua e gas di 23 Comuni delle province di Firenze, di Prato e di Pistoia).
Nel 2002 aderisce alla Margherita di Francesco Rutelli, lista elettorale che divenne un partito raccogliendo il PPI, Rinnovamento Italiano di Lamberto Dini e I Democratici di Arturo Parisi, dove nel febbraio 2004 diventa il coordinatore regionale de La Margherita in Toscana nonché uno dei leader toscani de L'Ulivo.
Alle elezioni politiche suppletive del 2004 viene eletto deputato, per L'Ulivo, nel collegio uninominale di Scandicci con l'83,20%, il cui seggio era precedentemente ricoperto da Lapo Pistelli.[1]
Alle elezioni politiche del 2006 viene ricandidato alla Camera dei deputati, nella circoscrizione Toscana tra le liste de L'Ulivo (che univa La Margherita con i Democratici di Sinistra di Piero Fassino), risultando eletto. Nella XV legislatura della Repubblica è stato componente della 4ª Commissione Difesa. Nello stesso anno diventa inoltre responsabile del dipartimento nazionale degli Enti Locali de La Margherita.
Con la nascita del Partito Democratico è diventato membro dell'esecutivo nazionale, capo della segreteria politica di Dario Franceschini e, insieme a Goffredo Bettini, Andrea Orlando e Vinicio Peluffo componente del coordinamento che guida la fase costituente del PD a livello nazionale.
Diventa Capo della Segreteria politica del vice-segretario del PD Dario Franceschini continuando a ricoprire tale ruolo anche dopo la nomina di Franceschini a Segretario nazionale PD.
Viene nuovamente eletto nella lista toscana per la Camera alle elezioni politiche del 13 e 14 aprile 2008 venendo confermato nel 2013.
Con la caduta e la fine del governo di Enrico Letta per volere del neo-segretario del PD Matteo Renzi per diventare Presidente del Consiglio, e alla nascita del suo governo, il 28 febbraio 2014 viene nominato sottosegretario di Stato al Ministero dello sviluppo economico dal Consiglio dei Ministri, assumendo anche la delega alle telecomunicazioni.[2]
Ad ottobre del 2014 ha dichiarato in una intervista a Wired che la neutralità della rete è "la difesa di un'idea della rete libera, aperta, unitaria, partecipativa, multistakeholder" anche se "non è un valore assoluto, ma relativo".[3]
Al Consiglio dell'Unione europea del novembre 2014 ha presentato la proposta italiana del "diritto a un accesso adeguato alla rete come servizio universale".[4]
Con la nascita del governo presieduto da Paolo Gentiloni, il 29 dicembre 2016 viene confermato nel ruolo di sottosegretario allo sviluppo economico, che manterrà fino al 1º giugno 2018.[5][6]
Alle elezioni primarie del PD del 2017 ha sostenuto la mozione di Matteo Renzi, segretario uscente ed ex presidente del Consiglio, entrando a far parte della Direzione nazionale del PD.[7]
Alle elezioni politiche del 2018 viene rieletto deputato. Nel corso della XVIII legislatura è stato vicepresidente della Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi, componente della 9ª Commissione Trasporti, poste e telecomunicazioni e, brevemente, della 14ª Commissione Politiche dell'Unione europea.[8]
Il 15 settembre 2020 viene nominato componente dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, dimettendosi da deputato il successivo 30 settembre e lasciando il Partito Democratico.[9][10]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Repubblica.it/politica: Suppletive, stravince l'Ulivo il Polo perde il collegio di Bossi, su repubblica.it. URL consultato il 24 novembre 2018.
- ^ Governo, via libera del Cdm a nomine: 35 sottosegretari e 9 viceministri, su la Repubblica, 28 febbraio 2014. URL consultato il 19 novembre 2022.
- ^ Massimo Russo, Giacomelli: “L’Icann? Possibile trasferirla in Europa”, su Wired Italia, 24 ottobre 2014.
- ^ Proposta italiana al Consiglio Ue di novembre 2014, su italia2014.eu (archiviato dall'url originale l'11 febbraio 2015).
- ^ Chi sono. Ecco i sottosegretari del governo Gentiloni. È la squadra di Renzi, su www.avvenire.it, 29 dicembre 2016. URL consultato il 19 novembre 2022.
- ^ Governo Gentiloni, i sottosegretari sono gli stessi di Renzi. Solo un cambio De Filippo-Faraone tra Scuola e Salute, su Il Fatto Quotidiano, 29 dicembre 2016. URL consultato il 19 novembre 2022.
- ^ Direzione Pd: Biti e Piccioli new-entry fiorentine, su FirenzeToday. URL consultato il 27 luglio 2023.
- ^ XVIII Legislatura - Deputati e Organi - Scheda deputato - GIACOMELLI Antonello, su www.camera.it. URL consultato il 19 novembre 2022.
- ^ Agcom e Privacy, eletti i candidati M5s alle due authority. Via libera anche per il deputato Pd Giacomelli. I renziani non votano per protesta, su Il Fatto Quotidiano, 14 luglio 2020. URL consultato il 19 novembre 2022.
- ^ Redazione, Giacomelli lascia PD e Parlamento: “Incarico all’Agcom richiede indipendenza e autonomia”. Emozione durante l’annuncio alla Camera VIDEO | TV Prato, su www.tvprato.it, 16 luglio 2020. URL consultato il 19 novembre 2022.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Eletti alla Camera dei deputati nelle elezioni politiche italiane del 2006
- Deputati della XV legislatura della Repubblica Italiana
- Eletti alla Camera dei deputati nelle elezioni politiche italiane del 2008
- Deputati della XVI legislatura della Repubblica Italiana
- Eletti alla Camera dei deputati nelle elezioni politiche italiane del 2013
- Deputati della XVII legislatura della Repubblica Italiana
- Eletti alla Camera dei deputati nelle elezioni politiche italiane del 2018
- Deputati della XVIII legislatura della Repubblica Italiana
- Governo Renzi
- Governo Gentiloni
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Antonello Giacomelli
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Antonello Giacomelli, su storia.camera.it, Camera dei deputati.
- Antonello Giacomelli, su Openpolis, Associazione Openpolis.
- Registrazioni di Antonello Giacomelli, su RadioRadicale.it, Radio Radicale.
- Antonello Giacomelli, su Camera.it - XIV legislatura, Parlamento italiano.
- Antonello Giacomelli, su Camera.it - XV legislatura, Parlamento italiano.
- Antonello Giacomelli, su Camera.it - XVI legislatura, Parlamento italiano.
- Antonello Giacomelli, su Camera.it - XVII legislatura, Parlamento italiano.
- Antonello Giacomelli, su Camera.it - XVIII legislatura, Parlamento italiano.