Anselmo Guido Pecorari arcivescovo della Chiesa cattolica | |
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Pastor et viator | |
Titolo | Populonia (titolo personale di arcivescovo) |
Incarichi ricoperti |
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Nato | 19 maggio 1946 a Sermide |
Ordinato presbitero | 27 settembre 1970 |
Nominato arcivescovo | 29 novembre 2003 da papa Giovanni Paolo II |
Consacrato arcivescovo | 11 febbraio 2004 dal cardinale Angelo Sodano |
Anselmo Guido Pecorari (Sermide, 19 maggio 1946) è un arcivescovo cattolico italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Anselmo Guido Pecorari è nato 19 maggio 1946 a Sermide in provincia di Mantova. È stato ordinato sacerdote il 27 settembre 1970 ed è incardinato nella diocesi di Mantova. Pecorari ha conseguito un dottorato in teologia sacra nel 1977 e un dottorato in diritto canonico nel 1980, entrambi presso la Pontificia università "San Tommaso d'Aquino" Angelicum a Roma.
È entrato nel servizio diplomatico della Santa Sede il 25 marzo 1980. Dapprima ha prestato servizio in Liberia, Spagna, Irlanda e Slovenia. Nel 1981 ha ricevuto il titolo di cappellano di Sua Santità[1] (Monsignore) e nel 1991 il titolo di prelato d'onore di Sua Santità.[2][3]
Il 29 novembre 2003 è stato nominato arcivescovo titolare di Populonia e nunzio apostolico in Ruanda[4] da papa Giovanni Paolo II.[5] Nel 2006 è stato criticato per aver pubblicamente elogiato il presidente ruandese Paul Kagame,[6] nel tentativo di ricucire il difficile rapporto tra la massima autorità politica del paese e la Chiesa cattolica. Tuttavia tre mesi prima, in occasione dell'arresto del sacerdote belga Guy Theunis, aveva rilasciato a Radio Vaticana dichiarazioni di segno opposto: «Il governo ruandese ha sempre detto che vuole mantenere buone relazioni con la Santa Sede, ma notiamo segnali preoccupanti. Potrebbero significare la volontà di addossare alla Chiesa l'accusa falsa più ricorrente, d'aver sostenuto l'ideologia revisionista e genocidiaria».[7]
Il 17 gennaio 2008 è stato nominato nunzio apostolico in Uruguay[8] da papa Benedetto XVI. Il 25 aprile 2014 papa Francesco lo ha nominato nunzio apostolico in Bulgaria[9] e in Macedonia l'11 luglio seguente,[10] paesi nei quali ha preparato e condotto a buon fine il viaggio pastorale e gli incontri ecumenici di papa Francesco,[11] che durante la visita ha preso residenza presso la nunziatura.[12] Inoltre ha promosso la pubblicazione di un libro sulla storica visita del papa.[13]
Nel 2020 ha donato a nome del papa le reliquie dei santi Clemente papa e Potito al patriarca ortodosso bulgaro Neofito.[14]
Il 30 dicembre 2021 ha ricevuto dal capo di Stato della Bulgaria, Rumen Radev, l'onorificenza di cavaliere di Madara.[15]
Il 31 dicembre 2021 papa Francesco ha accolto la sua rinuncia per raggiunti limiti di età.[16]
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Genealogia episcopale e successione apostolica
[modifica | modifica wikitesto]La genealogia episcopale è:
- Cardinale Scipione Rebiba
- Cardinale Giulio Antonio Santori
- Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
- Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
- Cardinale Ludovico Ludovisi
- Cardinale Luigi Caetani
- Cardinale Ulderico Carpegna
- Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
- Papa Benedetto XIII
- Papa Benedetto XIV
- Papa Clemente XIII
- Cardinale Marcantonio Colonna
- Cardinale Giacinto Sigismondo Gerdil, B.
- Cardinale Giulio Maria della Somaglia
- Cardinale Carlo Odescalchi, S.I.
- Vescovo Eugène-Charles-Joseph de Mazenod, O.M.I.
- Cardinale Joseph Hippolyte Guibert, O.M.I.
- Cardinale François-Marie-Benjamin Richard de la Vergne
- Cardinale Pietro Gasparri
- Cardinale Clemente Micara
- Cardinale Antonio Samorè
- Cardinale Angelo Sodano
- Arcivescovo Anselmo Guido Pecorari
La successione apostolica è:
- Vescovo Strahil Veselinov Kavalenov (2021)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Acta Apostolicae Sedis 74, 1982, p. 254.
- ^ Acta Apostolicae Sedis 84, 1992, p. 97.
- ^ «Il mio Wojtyla? Redini e cuore», su Archivio - Gazzetta di Mantova, 5 aprile 2005. URL consultato l'11 agosto 2020.
- ^ Rinunce nomine 29.11.2003.
- ^ Rinunce e nomine.
- ^ (FR) David Ndayiragije, Paul Kagame et l'Église catholique : une réconciliation est-elle possible ?, Burundi Réalités, 01/02/06
- ^ (FR) Le Saint-Siège préoccupé par le sort des missionnaires – Portail catholique suisse, su cath.ch. URL consultato l'11 agosto 2020.
- ^ (ES) El Papa nombrò Nuncio Apostolico.
- ^ (ES) Monseñor Anselmo Pecorari fue nombrado por el Papa Nuncio Apostólico en Bulgaria.
- ^ Rinunce e nomine 11.7.2014.
- ^ Bulgaria: visita a Sofia del card. Ayuso. Don Valov al Sir, "occasione per rivivere lo storico viaggio di Papa Francesco", su agensir.it. URL consultato il 7 agosto 2019.
- ^ Francesco Romani, Il Papa due giorni a Sofia da monsignor Pecorari, La Gazzetta di Mantova, 5 maggio 2019
- ^ Primi frutti della visita papale in Bulgaria e Nord Macedonia, Vatican news, 22 ottobre 2019
- ^ Pontificio Consiglio per l'Unità dei Cristiani, DISCORSO DEL NUNZIO APOSTOLICO IN BULGARIA S.E. MONS. ANSELMO GUIDO PECORARI AL PATRIARCA E METROPOLITA DI SOFIA S.S. NEOFIT PER IL DONO DELLE SANTE RELIQUIE DI SAN CLEMENTE PAPA DI ROMA E DI SAN POTITO MARTIRE DI SERDICA
- ^ Al nunzio in Bulgaria il conferimento del "Cavaliere di Madara", Vatican news, 30 dicembre 2021
- ^ Rinuncia del Nunzio Apostolico in Bulgaria e Macedonia del Nord, su press.vatican.va, 31 dicembre 2021. URL consultato il 31 dicembre 2021.
- ^ Le onorificenze della Repubblica Italiana, su quirinale.it. URL consultato l'11 agosto 2020.
- ^ Bulgaria: presidente Radev ha conferito onorificenza “Cavaliere di Madara” al nunzio Pecorari. “Ottime relazioni con la Sante Sede”, su agensir.it. URL consultato il 30 dicembre 2021.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Anselmo Guido Pecorari
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) David M. Cheney, Anselmo Guido Pecorari, in Catholic Hierarchy.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 89310264 · ISNI (EN) 0000 0000 6195 2698 · SBN SBLV161803 · BAV 495/234587 |
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