Anita Schwarzkopf Seppilli (Fiume, 29 agosto 1902 – Perugia, 1992) è stata un'antropologa e filologa classica italiana.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Di origine triestina, dopo gli studi in Lettere all'Università di Firenze dove si laureò discutendo una tesi in Filologia Classica, sposò nel 1924 l'igienista Alessandro Seppilli. Nel 1939, per sfuggire alle leggi razziali, lasciò l'Italia con la famiglia e riparò in Brasile, a San Paolo. Dopo il rientro in Italia, nel 1946[1], si dedicò agli studi antropologici, concentrando i propri interessi sul pensiero magico e sull'esperienza simbolica[2]. Tenne per anni l'insegnamento di Antropologia culturale all'Università degli Studi di Perugia.
Opere principali
[modifica | modifica wikitesto]- Poesia e magia, Torino, Einaudi, 1962; poi: Palermo, Sellerio, 2011
- L'esplorazione dell'Amazzonia, (con Tullio Seppilli), Torino, UTET, 1964
- I ceri di Gubbio: saggio storico-culturale su una festa folclorica, (con Fernando Costantini), Perugia, Università degli studi di Perugia, 1972
- Sacralità dell'acqua e sacrilegio dei ponti, Palermo, Sellerio, 1977
- La memoria e l'assenza, Bologna, Cappelli, 1979
- Alla ricerca del senso perduto, Palermo, Sellerio, 1986
- Il mistero della Tomba dei Tori dell'etrusca Tarquinia, Palermo, Sellerio, 1990
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Una scheda biografica su Alessandro Seppilli, su antropologiamedica.it. URL consultato il 26 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 7 marzo 2016).
- ^ Carlo Tullio Altan, L'esperienza simbolica e la storia nel pensiero di Anita Seppilli, in "La Ricerca Folklorica", n. 25, 1992
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Anita Seppilli, su enciclopediadelledonne.it, Enciclopedia delle donne.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 32048902 · ISNI (EN) 0000 0000 5953 6994 · SBN CFIV017174 · LCCN (EN) n80060804 · BNE (ES) XX942311 (data) · J9U (EN, HE) 987007272916105171 |
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