Andrea Carusi (1946) è un astrofisico italiano. Laureato in Fisica, è stato planetologo presso lo IASF (Istituto di Astrofisica Spaziale e Fisica Cosmica)[1], parte del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Roma, oggi parte dell'Istituto nazionale di astrofisica. Si occupa delle problematiche connesse con l'impatto di asteroidi e comete con la Terra[2][3]. È membro dell'Unione Astronomica Internazionale[4][5][6], ed è stato presidente della Commissione 20 - Positions & Motions of Minor Planets, Comets & Satellites - dal 1991 al 1994[7], della Società Italiana di Meccanica Celeste e Astrodinamica[8] e della Spaceguard Foundation, creata dopo aver promosso un incontro internazionale nell'isola di Vulcano (1995)[9], e di cui è stato uno dei membri fondatori e presidente[10][11][12][13].
Gli è stato dedicato un asteroide, 4700 Carusi[14].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Tumbling Stone, su spaceguard.rm.iasf.cnr.it. URL consultato il 1º aprile 2021 (archiviato dall'url originale il 9 settembre 2019).
- ^ (EN) A. Carusi, Present and future of the Spaceguard Survey, in International Workshop on Collaboration and Coordination among NEO Observers and Orbital Computers held at Kurshiki City Art Museum, Japan from October 23 to 26, 2001 organized by Japan Spaceguard Association, Syuzo Isobe and Yoshifusa Asakuro, 2001. URL consultato il 18 maggio 2020.
- ^ L’intervista con Andrea Carusi « Coelum Astronomia, su coelum.com. URL consultato il 29 dicembre 2020.
- ^ (EN) Andrea Carusi Archiviato il 26 settembre 2015 in Internet Archive.
- ^ (EN) Current Members of IAU Commission 22
- ^ (EN) Committee for Small Body Nomenclature Comité pour la nomenclature des petits corps célestes Archiviato il 3 novembre 2016 in Internet Archive.
- ^ (EN) Andrea Carusi (IAU individual members), su iau.org, IAU. URL consultato il 15 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 26 settembre 2015).
- ^ (EN) Elenco dei soci
- ^ (EN) Vulcano Workshop (1995), IAU Working Group on Near-Earth Objects., su spaceguard.rm.iasf.cnr.it. URL consultato il 15 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 22 luglio 2011).
- ^ (EN) Brief history of the Spaceguard Foundation Archiviato il 22 luglio 2007 in Internet Archive.
- ^ (EN) Present and future of the Spaceguard Survey, pag. 59-66 Archiviato il 26 giugno 2018 in Internet Archive.
- ^ (EN) Spaceguard Central Node, su spaceguard.rm.iasf.cnr.it, Spaceguard Foundation. URL consultato il 1º aprile 2021 (archiviato dall'url originale il 25 ottobre 2019).
- ^ (EN) Members of The Spaceguard Foundation, su spaceguard.rm.iasf.cnr.it, Spaceguard Foundation. URL consultato il 1º aprile 2021 (archiviato dall'url originale il 22 luglio 2007).
- ^ (EN) (4700) Carusi = 1986 VV6, su minorplanetcenter.net, IAU - Minor Planet Center. URL consultato il 15 maggio 2020.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 5019543 · ISNI (EN) 0000 0000 8084 2742 · SBN RAVV088029 · LCCN (EN) n85104767 · BNF (FR) cb124150596 (data) · J9U (EN, HE) 987011288870405171 |
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