Amina Mansour (Alabama, 1972) è un'artista statunitense. Vive e lavora ad Alessandria, in Egitto.
Caratteristiche delle opere
[modifica | modifica wikitesto]Il materiale che utilizza nei suoi primi lavori è il cotone, "puro cotone egiziano", che diventa metafora e mezzo per la costruzione di una fantasia privata.[1] Esposte all'interno di vetrine, le sue sculture creano uno spazio in cui la natura patriarcale delle due culture si esprime in maniera sottile e la sostanza effimera di cui è fatto il cotone è come un ponte, che collega due culture molto diverse: Egitto e Stati Uniti.
Amina Mansour è interessata alle costruzioni sociali che caratterizzano il profondo sud degli Stati Uniti e la città di Alessandria. Il lavoro Chapter 15 è il risultato di ragionamenti precedenti riguardo alla costruzione delle identità. Qui, elementi architettonici fantastici, creano uno spazio in cui l'astrazione prende forma.[2]
Per Mansour il processo di lavoro e il progetto finale hanno la stessa importanza.
Mostre
[modifica | modifica wikitesto]Mostre personali
[modifica | modifica wikitesto]- 2003 The Factory Space, Townhouse Gallery, Il Cairo, Egitto
- 1999 Townhouse Gallery, Il Cairo, Egitto
Mostre collettive
[modifica | modifica wikitesto]- 1989-93 Al- Marsam, L'Atelier D'Alexandrie, Alessandria, Egitto
- 1993 Spanish Cultural Center, Alessandria, Egitto
- 1997 Greek Consulate General, Alessandria, Egitto (con Mona Marzouk)
- 2001 Al-Nitaq Festival, Townhouse Gallery, Il Cairo, Egitto
- 2002 Fuori Uso, Ferrotel 2002, Pescara, Italia
- 2003 Small Art Works, Akhenaton Gallery, Il Cairo, Egitto
- 2003 The american effect, Whitney Museum of Art, New York, Stati Uniti
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Scheda di Amina Mansour (archiviato dall'url originale il 31 marzo 2014). da Arteeast.org
- ^ (EN) Scheda di Amina Mansour (archiviato dall'url originale il 16 marzo 2010). su The Townhouse Gallery