Vesicaria maggiore | |
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Alyssoides utriculata | |
Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Superrosidi |
(clade) | Rosidi |
(clade) | Eurosidi |
(clade) | Eurosidi II |
Ordine | Brassicales |
Famiglia | Brassicaceae |
Genere | Alyssoides Mill. |
Specie | A. utriculata |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Superdivisione | Spermatophyta |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Sottoclasse | Dilleniidae |
Ordine | Capparales |
Famiglia | Brassicaceae |
Genere | Alyssoides |
Specie | A. utriculata |
Nomenclatura binomiale | |
Alyssoides utriculata (L.) Medik., 1789 | |
Sinonimi | |
Bas.:Alyssum utriculatum L. | |
Nomi comuni | |
Alisso utriculato |
La vesicaria maggiore (Alyssoides utriculata (L.) Medik., 1789) è una pianta suffruticosa della famiglia delle Brassicacee.[1] È l'unica specie nel genere Alyssoides Mill.[2]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Ha un fusto legnoso e ramificato alla base, la cui altezza è di 30–35 cm.
Le foglie sono uninervie e ricoperte di peli su entrambe le pagine e di lunghezza fra i 2 e i 4 cm.
L'infiorescenza è a corimbo, comprende da 10 a 20 fiori. I petali dei fiori sono giallo intenso. La pianta fiorisce da aprile a giugno.
Il frutto è una siliqua, retta da un peduncolo e da un breve stipite, al cui interno si trovano sei semi bruni.
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Può ritenersi una specie a diffusione fra rara e molto rara, in quanto è stata reperita in areali frammentati un po' in tutta la penisola:
- Italia settentrionale - Alpi Cozie, Alpi Graie, Appennino Ligure
- Italia centrale - Appennino tosco-emiliano, Appennino centrale
- Italia meridionale - Appennino meridionale fino alla Basilicata
È una specie termofila e xerofila: la si trova fra la collina e le zone subalpine, divenendo sempre più rara al crescere dell'altitudine. È assente in pianura e nelle zone litoranee. Si ritrova spesso su substrati sia calcarei sia ofiolitici con suoli poco sviluppati. È in grado di accumulare metalli, in particolare nickel.[3]
È una specie minacciata dalle attività antropiche, che possono comprometterne l'habitat.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Alyssoides utriculata (L.) Medik., su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 31 gennaio 2021.
- ^ (EN) Alyssoides Mill., su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 31 gennaio 2021.
- ^ Enrica Roccotiello, Helena Cristina Serrano e Mauro Giorgio Mariotti, Nickel phytoremediation potential of the Mediterranean Alyssoides utriculata (L.) Medik, in Chemosphere, vol. 119, 1º gennaio 2015, pp. 1372–1378, DOI:10.1016/j.chemosphere.2014.02.031. URL consultato il 21 maggio 2016.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Le specie botaniche del Piemonte a protezione assoluta - Regione Piemonte (PDF), su regione.piemonte.it. URL consultato il 15 marzo 2012 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Alyssoides utriculata
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