Alireza Akbari | |
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Viceministro della difesa della Repubblica Islamica dell'Iran | |
Durata mandato | 2000 – 2008 |
Vice di | Ali Shamkhani |
Presidente | Mohammad Khatami |
Dati generali | |
Professione | Politico |
Alireza Akbari (Shiraz, 21 ottobre 1961 – Iran, 14 gennaio 2023) è stato un politico iraniano naturalizzato britannico, viceministro della difesa dal 2000 al 2008 sotto il generale Ali Shamkhani durante la presidenza del riformista Mohammad Khatami. Nel marzo 2019 fu arrestato dalle autorità iraniane mentre si recava nel Regno Unito e poi condannato a morte, senza un giusto processo, con l'accusa di spionaggio a vantaggio del Secret Intelligence Service (MI6) della Gran Bretagna. Fu giustiziato per impiccagione nelle prime ore del mattino del 14 gennaio 2023.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Divenne membro dell'organizzazione militare che attuò il cessate il fuoco tra i belligeranti che nel 1988 pose fine alla pluriennale guerra tra Iran e Iraq iniziato nel 1980.[1]
Considerato vicino ad Ali Shamkhani, fu da questi nominato vice ministro della difesa quando quest'ultimo divenne ministro della difesa.
Dopo aver lasciato l'incarico di viceministro, si era trasferito nel Regno Unito, acquisendo poi la cittadinanza britannica.
Nel marzo 2019 fu arrestato durante un suo rientro in Iran. Spiegò di essere tornato nel paese dietro invito di un diplomatico di alto livello, nell'ambito delle trattative internazionali che si stavano svolgeno sull'accordo sul nucleare iraniano.[2]
Il 12 gennaio 2023, i media iraniani legati allo Stato paese pubblicarono un video in cui si affermava che Akbari avrebbe avuto un ruolo nell'assassinio del principale scienziato nucleare iraniano, Mohsen Fakhrizadeh, vittima nel 2020 di un attentato fuori Teheran. Akbari non confessò di essere direttamente coinvolto nel complotto, ma disse che un agente britannico aveva chiesto informazioni su di lui.[3] In seguito, scrisse alla sua famiglia dal carcere affermando di essere sotto pressione, anche attraverso la somministrazione di droghe, e di aver dovuto concedere confessioni estorte con la forza.[4] BBC Persian Television diffuse un messaggio audio in cui diceva di essere stato torturato e costretto a confessare crimini che non aveva mai commesso.[2]
Il governo britannico ritenne che le accuse non fossero fondate, ma il frutto di una macchinazione politica. In particolare, il ministro degli esteri britannico, James Cleverly, respinse le accuse[5][6] e chiese ripetutamente all'Iran di liberare Akbari.
In seguito all'insorgere delle proteste per la morte di Mahsa Amini, fu condannato a morte. La condanna fu eseguita il 14 gennaio 2023 tramite impiccagione.[2]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Who is Alireza Akbari, ex-deputy Iranian defence minister, that Tehran plans to execute for espionage?, su Firstpost, 12 gennaio 2023. URL consultato il 13 gennaio 2023.
- ^ a b c In Iran è stata eseguita la condanna a morte dell'ex viceministro della Difesa Alireza Akbari, accusato di spionaggio, su Il Post, 14 gennaio 2023. URL consultato il 14 gennaio 2023.
- ^ (EN) Parisa Hafezi, Iran media claims British-Iranian facing execution had links to scientist killing, in Reuters, 12 gennaio 2023. URL consultato il 12 gennaio 2023.
- ^ (EN) Alireza Akbari: Iran preparing to execute British citizen - family, in BBC News, 11 gennaio 2023. URL consultato il 12 gennaio 2023.
- ^ (EN) James Cleverly says Iran must halt execution of British citizen, su the Guardian, 11 gennaio 2023. URL consultato l'11 gennaio 2023.
- ^ (EN) Iran: Foreign Secretary calls on the Iranian regime to halt the execution of Alireza Akbari, su GOV.UK. URL consultato l'11 gennaio 2023.
Altri progetti
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