Alfonso Balzico (Cava de' Tirreni, 18 ottobre 1825 – Roma, 3 febbraio 1901) è stato uno scultore e pittore italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Dopo aver frequentato la Accademia di belle arti di Napoli, viaggiò a Firenze e a Milano tra il 1858 ed il 1860; durante questo periodo abbandonò il Neoclassicismo per passare al Realismo ed al Romanticismo. Successivamente le sue opere vennero notate dal re d'Italia Vittorio Emanuele II, il quale invitò l'artista a Torino, commissionandogli alcuni dipinti. Nel 1866 venne nominato scultore reale di Casa Savoia, per poi trasferirsi a Roma nel 1875[1]. Nel 1900 la sua statua raffigurante Flavio Gioia fu premiata con una medaglia d'oro all'Esposizione universale di Parigi. Dopo la morte dell'artista, l'opera venne inizialmente esposta al Museo Balzico di Roma; in seguito venne acquistata dalla città di Amalfi, che la inaugurò in Piazza Duomo nel 1926[2] ed oggi è esposta al centro di Piazza Flavio Gioia.
Galleria d'immagini
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Statua della Vergine Maria che porge lo scapolare a San Simone Stock (Chiesa di Santa Maria della Vittoria, Roma)
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Statua di Flavio Gioia (Piazza Flavio Gioia, Amalfi)
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Statua di Vincenzo Bellini (Piazza Bellini, Napoli)
Alfonso Balzico nei musei
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Michele Lessona, Alfonso Balzico, Roux e Favale, Torino 1877.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Alfonso Balzico
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Bàlzico, Alfonso, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Nello Tarchiani, BALZICO, Alfonso, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1930.
- Bàlzico, Alfònso, su sapere.it, De Agostini.
- Paola Ceschi, BALZICO, Alfonso, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 5, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1963.
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