Acido 2-chetoglutarico | |
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Nome IUPAC | |
acido 2-ossopentandioico | |
Nomi alternativi | |
acido 2-ossoglutarico | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C5H6O5 |
Massa molecolare (u) | 146,10 g/mol |
Aspetto | solido da bianco a giallo chiaro |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 206-330-3 |
PubChem | 51 e 156274072 |
DrugBank | DBDB08845 |
SMILES | C(CC(=O)O)C(=O)C(=O)O |
Proprietà chimico-fisiche | |
Costante di dissociazione acida (pKa) a 298 K | 2,5; 4,7 |
Solubilità in acqua | (20 °C) completamente solubile |
Temperatura di fusione | 112 °C (385 K) |
Indicazioni di sicurezza | |
Simboli di rischio chimico | |
Frasi H | 315 - 318 - 335 |
Consigli P | 261 - 280 - 305+351+338 [1] |
L'acido 2-chetoglutarico (anche acido 2-ossoglutarico o acido α-chetoglutarico) è un acido carbossilico.
A temperatura ambiente si presenta come un solido da bianco a giallo chiaro quasi inodore. È un composto irritante.
Il sale corrispondente, chetoglutarato, è una molecola accettrice di gruppi amminici che interviene nella reazione di transamminazione legando i gruppi amminici provenienti dall'amminoacido da de-amminare, per ottenere la sintesi di un nuovo amminoacido.
L'acido α-chetoglutarico è uno dei prodotti ottenuti durante il ciclo di Krebs, una delle importanti fasi della respirazione cellulare che avviene nella matrice mitocondriale.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Sigma Aldrich; rev. del 09.08.2010
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) alpha-oxoglutarate, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.