Alessandra Locatelli

Alessandra Locatelli
	Locatelli nel 2022
Ministro per le disabilità
In carica
Inizio mandato	22 ottobre 2022
Capo del governo	Giorgia Meloni
Predecessore	Erika Stefani
Durata mandato	10 luglio 2019 –; 5 settembre 2019
Capo del governo	Giuseppe Conte
Predecessore	Lorenzo Fontana
Successore	Elena Bonetti
Assessore alla famiglia, solidarietà sociale, disabilità e pari opportunità; della Regione Lombardia
Durata mandato	8 gennaio 2021 –; 22 ottobre 2022
Presidente	Attilio Fontana
Predecessore	Silvia Piani
Successore	Elena Lucchini
Ministro per la famiglia
Durata mandato	10 luglio 2019 –; 5 settembre 2019
Capo del governo	Giuseppe Conte
Predecessore	Lorenzo Fontana
Successore	Elena Bonetti
Deputata della Repubblica Italiana
Durata mandato	23 marzo 2018 –; 17 febbraio 2021
Legislatura	XVIII
Gruppo; parlamentare	Lega - Salvini Premier
Coalizione	Centro-destra 2018
Circoscrizione	Lombardia 2
Incarichi parlamentari
	Membro della 12ª Commissione Affari Sociali (dal 21/06/2018 al 17/02/2021);
	Sito istituzionale
Dati generali
Partito politico	Lega per Salvini Premier (dal 2017); In precedenza:; LN (1993-2020)
Titolo di studio	Laurea in Sociologia
Università	Università degli Studi di Milano-Bicocca
Professione	Educatrice

Alessandra Locatelli (Como, 24 settembre 1976) è una politica italiana, dal 22 ottobre 2022 ministro per le disabilità nel governo Meloni.

Deputata della Lega per Salvini Premier dal 2018 al 2021, è stata brevemente ministro per la famiglia e le disabilità nel governo Conte I (dal 10 luglio al 5 settembre 2019); dal 2021 è assessore regionale della Lombardia con delega alla famiglia, alla solidarietà sociale, alle disabilità e alle pari opportunità.

Biografia

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Laureata in Sociologia, educatrice specializzata nella cura delle persone affette da disabilità psichica, ha lavorato nel campo dell’assistenza e della cura delle persone affette da disabilità intellettiva. Già responsabile di Comunità Alloggio a Como, è stata volontaria in Africa e volontaria del soccorso.^[1]

Militante della Lega Nord dal 1993, nel marzo 2016 ne diventa segretaria cittadina a Como^[2]. Alle elezioni amministrative del 2017, viene eletta nel Consiglio comunale di Como e poi scelta dal sindaco Mario Landriscina come assessore e vicesindaco.^[3]^[4]

Deputata e Ministro nel primo governo Conte

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Alle elezioni politiche del 2018 viene candidata alla Camera dei deputati, tra le liste della Lega per Salvini Premier nel collegio plurinominale Lombardia 2 - 02, venendo eletta per la prima volta deputata^[3]. Nella XVIII legislatura della Repubblica è stata componente della 12ª Commissione Affari Sociali.^[5]

Il 10 luglio 2019 Locatelli viene designata come Ministro senza portafoglio per la famiglia e le disabilità nel primo governo di Giuseppe Conte, scelta da Salvini e in sostituzione del collega di partito Lorenzo Fontana, a sua volta nominato Ministro per gli affari europei nello stesso governo^[6], prestando giuramento lo stesso giorno^[7] e cessando dall'incarico il 5 settembre 2019, con la formazione e il giuramento del governo Conte II, le succede nell’incarico di ministro Elena Bonetti.

Assessore della Regione Lombardia

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L’8 gennaio 2021 viene nominata dal presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana nella sua giunta regionale della Lombardia, come assessore con deleghe alla famiglia, solidarietà sociale, disabilità e pari opportunità, in sostituzione di Silvia Piani^[8], dimettendosi da deputata il successivo 17 febbraio a cui subentra Silvana Snider.^[9]

Alle elezioni amministrative del 2022 si ricandida al consiglio comunale di Como, tra le liste della Lega a sostegno del candidato sindaco del centro-destra Giordano Molteni, venendo rieletta consigliera comunale, incarico alla quale si dimette a dicembre 2022 per via dei suoi impegni nel governo Meloni^[4]^[10]. Durante il suo secondo mandato ha presentato un ordine del giorno che chiedeva al sindaco Alessandro Rapinese e alla sua giunta d'impegnarsi in tema di migranti “a non realizzare nuove strutture per l’accoglienza di minori”, oltre che di “adulti richiedenti asilo”, che ottiene 27 voti contrari su 28.^[11]^[12]