Aldo Sorani (Roma, 23 febbraio 1883 – Roma, 3 ottobre 1945) è stato un saggista, giornalista e traduttore di origine ebraica italiano.Ha scritto anche diversi libri a uso scolastico.[1]
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Aldo Sorani (da non confondere col suo omonimo, partigiano sopravvissuto ad Auschwitz[2]) apparteneva a una famiglia di origine ebraica. La sua vita è stata legata a Firenze, dove Sorani frequentò il Collegio rabbinico italiano[3] e i corsi universitari. Nel 1907 fu tra i fondatori di "Pro Cultura", gruppo di promozione di studi ebraici, voluto dal Rabbino Samuel Hirsch Margulies. Firmandosi anche Aldo da Roma[1], scrisse per vari giornali di cultura ebraica, come La Rassegna Mensile di Israel, Il Corriere Israelitico e La Settimana Israelitica.[4]
Molto conosciuto nei circoli letterari fiorentini[5], nel 1917 con Carlo Placci, Gaetano Salvemini, Guido Biagi, fu tra i fondatori del British Institute of Florence.[6] Collaborò attivamente con vari periodici tra cui Il Marzocco[7], dove scrisse principalmente articoli legati al mondo editoriale e anglosassone, Pegaso, La Nazione, La Stampa,[8] Il Secolo XX, La Gazzetta del Popolo e Pan[9]. È stato inoltre corrispondente per il giornale inglese The Saturday Rewiew.[10]
Tradusse Samuel Butler e Anna Katharine Green, si occupò del genere giallo[11][12] e il suo lavoro di critica è considerato indispensabile per un lavoro di ricerca sul genere.[13] Incontrò David Herbert Lawrence[14] che parla di lui nelle sue lettere[5] e collaborò con Carlo Linati nella scrittura di un saggio sullo scrittore inglese.[5]
Dopo l'ascesa del fascismo, aderì al Manifesto degli intellettuali antifascisti di Benedetto Croce[15] e fu tra i pochi firmatari a ottenere l'iscrizione all'Albo dei giornalisti.[8]
Contrario alla chiusura nazionale della letteratura del regime fascista[16], dal quale le sue antologie di autori stranieri furono censurate,[17] negli anni Trenta intraprese una serie di viaggi per la diffusione della cultura italiana all'estero a Gerusalemme, ad Alessandria d'Egitto e infine a Beirut: nominato direttore dell'Istituto di Cultura di Tel Avi, non ricoprì poi la carica[3].
Morì a Roma il 3 ottobre 1945.
Opere (parziale)
[modifica | modifica wikitesto]- Il bacio di fuoco: Novella in versi, Firenze, Tip. Di Salvadore Landi, 1902
- Nuovi studi sulla storia dei Gesuiti, Firenze, Tip. Galileiana, 1911
- La guerra vista dagli scrittori inglesi, prefazione di Richard Bagot, Milano, Treves, 1915
- Uomini e proiettili, Firenze: R. Bemporad e Figlio, 1916
- L'impero britannico e la guerra, Firenze, Bemporad, 1918
- Il libro italiano, Milano, Bertieri e Vanzetti, 1925, poi Ronzani Editore, 2022, ISBN 979-12-5960-114-8.
- Conan Doyle e la fortuna del romanzo poliziesco, in "Pégaso", agosto 1930.
- La famiglia Dickens, Milano, Rizzoli e C., 1935
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Risultati ricerca, su OPAC SBN. URL consultato il 14 novembre 2022.
- ^ Il tempo e l'idea (PDF).
- ^ a b A.M. Piattelli, David Prato, una vita per l'ebraismo (PDF).
- ^ Il tempo e l'idea (PDF), su mevakshederekh.info.
- ^ a b c (EN) D. H. Lawrence, The Letters of D. H. Lawrence, Cambridge University Press, 9 gennaio 2003, ISBN 978-0-521-00696-5. URL consultato il 14 novembre 2022.
- ^ (EN) Loretta De Franceschi, Libri in guerra: Editoria e letture per i soldati nel primo Novecento, Mimesis, 4 febbraio 2019, ISBN 978-88-575-5538-6. URL consultato il 14 novembre 2022.
- ^ Mario Missiroli, Alfonso Botti e Giuseppe Prezzolini, Carteggio: 1906-1974, Ed. di Storia e Letteratura. URL consultato il 14 novembre 2022.
- ^ a b Mauro Forno, La stampa del ventennio: strutture e trasformazioni nello stato totalitario, Rubbettino Editore, 2005, ISBN 978-88-498-1227-5. URL consultato il 14 novembre 2022.
- ^ Elisa Bolchi, Il paese della bellezza: Virginia Woolf nelle riviste italiane tra le due guerre, EDUCatt - Ente per il diritto allo studio universitario dell'Università Cattolica, 15 maggio 2014, ISBN 978-88-6780-255-5. URL consultato il 14 novembre 2022.
- ^ Arianna Leonetti, Tra cultura e mercato: storie di editoria contemporanea, Ronzani editore, 2022, ISBN 979-12-5997-007-7. URL consultato il 21 ottobre 2022.
- ^ Dieter Vermandere, Michelangela Monica Jansen e Inge Lanslots, Noir de noir: un'indagine pluridisciplinare, Peter Lang, 2010, ISBN 978-90-5201-630-6. URL consultato il 14 novembre 2022.
- ^ Andrea Rondini, Sociologia della letteratura: un profilo storico, B. Mondadori, 2002, ISBN 978-88-424-9774-5. URL consultato il 14 novembre 2022.
- ^ Antonio Gramsci e Jean-Louis Ska, Sherlock Holmes & Padre Brown: Note sul romanzo poliziesco, Marietti 1820, 11 novembre 2019, ISBN 978-88-211-9629-4. URL consultato il 14 novembre 2022.
- ^ Aldo Sorani, Incontri con D.H.L. in "Pegaso", giugno 1932
- ^ Archivio Corriere della Sera, su archivio.corriere.it. URL consultato il 14 novembre 2022.
- ^ (EN) Christopher Rundle, Publishing Translations in Fascist Italy, Peter Lang, 2010, ISBN 978-3-03911-831-1. URL consultato il 14 novembre 2022.
- ^ Monica Galfré, Il regime degli editori: Libri, scuola e fascismo, Gius.Laterza & Figli Spa, 1º gennaio 2015, ISBN 978-88-581-1854-2. URL consultato il 14 novembre 2022.
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