Alaterno | |
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Rhamnus alaternus | |
Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Superrosidi |
(clade) | Rosidi |
(clade) | Eurosidi |
(clade) | Eurosidi I |
Ordine | Rosales |
Famiglia | Rhamnaceae |
Genere | Rhamnus |
Specie | R. alaternus |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Ordine | Rhamnales |
Famiglia | Rhamnaceae |
Genere | Rhamnus |
Specie | R. alaternus |
Nomenclatura binomiale | |
Rhamnus alaternus L. |
L'alaterno (Rhamnus alaternus L.) è un arbusto sempreverde della famiglia delle Rhamnaceae[1], noto anche come ranno lanterno, linterno[2], purrolo o Ilatro.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]L'alaterno è alto fino a 5 m. I Fusti con la corteccia rossastra, e rami giovani pubescenti; chioma compatta e tondeggiante, con foglie alterne, di 2–5 cm, a volte quasi opposte, ovali o lanceolate, coriacee, di colore verde lucido superiormente, verde-giallastre inferiormente, a margine intero o debolmente seghettato biancastro, con 4-6 paia di nervature che verso la fine del margine scorrono quasi parallelamente ad esso; fiori dioici piccoli raccolti in un corto racemo ascellare di colore giallo-verdastro, con petali isolati o assenti, stili fessurati in 2-4 parti, fioriscono da febbraio ad aprile; i frutti di 4–6 mm sono drupe obovoidali, decorative di colore rosso-brunastro, nere a maturità, contengono da 2 a 4 semi.
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Foglie e fiori
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Frutti
Specie simili
[modifica | modifica wikitesto]Molto simile alla Phillyrea latifolia (L.), che porta solitamente foglie opposte, questa è chiamata ilatro. Dello stesso genere di aspetto simile è il R. alpinus (L.), arbusto che presenta foglie caduche alterne, dalla lamina membranosa, e fiori con 4 petali e 4 sepali, fiorisce a fine primavera.
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Il suo areale è circummediterraneo, dalla Spagna alla Crimea, all'Asia Minore e all'Africa settentrionale[1].
È un tipico componente della macchia mediterranea e delle garighe delle regioni a clima mediterraneo del livello del mare fino ai 700 m di altitudine.
Coltivazione
[modifica | modifica wikitesto]Predilige esposizioni soleggiate e calde, si adatta a terreni acidi o calcarei, sassosi, resiste bene alla siccità, all'eccessiva umidità e alla salsedine portata dai venti marini. È adattabile anche alla coltivazione in vaso[3].
La moltiplicazione avviene con la semina, da settembre a ottobre o per talea, legnosa a fine gennaio o semilegnosa d'estate.
Usi
[modifica | modifica wikitesto]- Poco usata come pianta ornamentale per fitte siepi frangivento in prossimità del mare
- In silvicoltura utilizzata per rimboschimenti di zone rupestri e aride
- Il legno molto duro, di colore giallo-brunastro e dal caratteristico odore sgradevole che emana appena tagliato (da cui il nome vernacolare di Legno puzzo), viene utilizzato per lavori di tornitura o ebanisteria.
- Nell'industria dei coloranti, viene utilizzato per l'estrazione dei pigmenti noti come verde di vescica. Anticamente si utilizzava per tingere di giallo i tessuti.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (EN) Rhamnus alaternus, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 20/10/2022.
- ^ secondo il Grande Dizionario Italiano Hoepli.
- ^ Rita, Alaterno: Consigli, Coltivazione e Cura del Rhamnus alaternus, su L'eden di Fiori e Piante, 23 agosto 2020. URL consultato il 24 agosto 2020.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Rhamnus alaternus
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