Agobardo di Lione arcivescovo della Chiesa cattolica | |
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Incarichi ricoperti | Arcivescovo di Lione (816-835; 838-840) |
Nato | 769 circa in Catalogna |
Deceduto | 6 giugno 840 a Saintes |
Agobardo di Lione (in latino Agobardus Lugdunensis; Catalogna, 769 circa – Saintes, 6 giugno 840) è stato un arcivescovo spagnolo.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Fu arcivescovo di Lione e un rappresentante del clima di risveglio culturale che venne denominato rinascita carolingia e più in particolare del cosiddetto razionalismo carolingio.
Conosciamo di lui 26 opere, la maggior parte delle quali contenute in un unico manoscritto. La scarsa diffusione della sua opera è testimoniata dalle poche copie che si fecero dei suoi scritti. La riscoperta del manoscritto principale, avvenuta nel XVII secolo, ha riportato l'attenzione sul personaggio. I suoi testi sono molto importanti per conoscere mentalità, usi e costumi del IX secolo. In particolare Agobardo tratta il tema della superstizione popolare nell'opera Contra vulgi insulsam opinionem de grandine et tonitruis. Fu al centro della lotta tra Ludovico il Pio ed i suoi figli. Agobardo si schierò con il primogenito Lotario. Quando l'imperatore si riappacificò col figlio, Agobardo fu rimosso dall'episcopato di Lione e sostituito da Amalario di Metz, per soli tre anni. Infatti nell'838 fu richiamato a Lione, dove morì due anni dopo, solo 15 giorni prima di Ludovico il Pio, il 6 giugno 840.
Nel suo libro si apprende che all'epoca c'era un fiorente commercio di schiavi, ad opera di mercanti ebrei. Alcuni studiosi[senza fonte] hanno inteso questo accenno come un'ulteriore prova addotta da Agobardo nella sua polemica contro il giudaismo, mentre altri[senza fonte] negano un'intenzione antiebraica in questi passaggi, perché nello stesso testo il vescovo di Lione sostiene come infondata l'accusa agli Ebrei di rapire i bambini per scopi rituali. Nell'opera Sulle superstizioni dei giudei, comunque, Agobardo deduce da vari passaggi biblici come il frequentare ebrei fosse da evitare più ancora che il frequentare pagani idolatri, poiché gli ebrei sono nemici della cristianità e si rifiutano di riconoscere Gesù come messia.[1]
Agobardo, come esperto di diritto, ha contribuito per l'eliminazione del principio della personalità della legge in base al quale ciascuno era giudicato sulla base del diritto nazionale (nel senso etimologico di nascita), per sostituirlo con il più moderno principio della territorialità del diritto, uguale per tutti.
Sul piano religioso Agobardo si impegnò a combattere i riti magici e le superstizioni popolari. Si espresse contro il culto delle immagini[2], le chiese dedicate ai santi nonché le liturgie e le pratiche antiscritturali della Chiesa.
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- Ad Matfredum procerem palatii deploratoria de iniustitiis.
- Carmina.
- Chartula.
- Contra insulsam vulgi opinionem de grandine et tonitruis.
- Contra libros quatuor Amalarii abbatis.
- Contra Objectiones Fredigisi abbatis.
- Contra praeceptum impium De baptismo Iudaicorum mancipiorum.
- De baptismo Iudaicorum mancipiorum.
- Cavendo convictu et societate Iudaica.
- De comparatione regiminis ecclesiastici et politici.
- De divisione Imperii Francorum inter filios Ludovici Imperatoris.
- De insolentia Iudeorum.
- De Iudaicis Superstitionibus.
- De modo regiminis ecclesiastici.
- De privilegio et iure sacerdotii.
- De quorundam inlusione signorum.
- Elogia.
- Epistola ad Ebbonem episcopum de spe et timore.
- Liber adversus dogma Felicis Urgellensis.
- Liber adversus legem Gundobadi.
- Liber apologeticus pro filiis Ludovici Pii Imperatoris adversus patrem.
- Liber De correctione antiphonarii.
- Liber De dispensatione ecclesiasticarum rerum .
- Liber De divina psalmodia.
- Liber De divinis sententiis contra Iudicium Dei.
- Sermo exhortatorius ad plebem de Fidei Veritate.
- Vita operaque.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Agobardus Lugduniensis, De Judaicis Superstitionibus
- ^ Giulio D'Onofrio (ed.), History of Theology II. The Middle Ages, Collegeville, MN, Liturgical Press, 2008, pp. 68-69.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]J. P. Migne, Patrologia Latina, vol. 104. Agobardi Lugdunensis opera omnia, edidit L. van Acker, Brepols, Turnhout 1981 (Corpus Christianorum. Continuatio Mediaevalis, 52). Edizione critica, a cura di Lieven van Acker.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikisource contiene una pagina in lingua latina dedicata a Agobardo di Lione
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Agobardo di Lione
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Agobardo, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Agobardo, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) Saint Agobard, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Agobardo di Lione, in Jewish Encyclopedia, Funk and Wagnalls.
- (EN) Agobardo di Lione, in Cyclopædia of Biblical, Theological, and Ecclesiastical Literature, Harper.
- (ES) Agobardo di Lione, in Diccionario biográfico español, Real Academia de la Historia.
- (DE) Agobardo di Lione, su ALCUIN, Università di Ratisbona.
- (EN) Opere di Agobardo di Lione / Agobardo di Lione (altra versione), su Open Library, Internet Archive.
- Carlo Silva-Tarouca, Agobardo, in Enciclopedia Italiana, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1929. URL consultato il 16 maggio 2019.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 316423047 · ISNI (EN) 0000 0003 8681 3637 · SBN CFIV004397 · BAV 495/4556 · CERL cnp00397308 · LCCN (EN) n82103203 · GND (DE) 118647326 · BNF (FR) cb13194949d (data) · J9U (EN, HE) 987007257552705171 · CONOR.SI (SL) 22123363 |
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