After Laughter album in studio | |
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Artista | Paramore |
Pubblicazione | 12 maggio 2017 |
Durata | 42:31 |
Dischi | 1 |
Tracce | 12 |
Genere | Funk rock[1] Pop rock[2][3] New wave[2][4] |
Etichetta | Fueled by Ramen |
Produttore | Justin Meldal-Johnsen, Taylor York |
Registrazione | RCA Studio B, Nashville, Tennessee, giugno-novembre 2016 |
Formati | CD, LP, musicassetta, download digitale |
Certificazioni | |
Dischi d'oro | Regno Unito[5] (vendite: 100 000+) Stati Uniti[6] (vendite: 500 000+) |
Paramore - cronologia | |
Logo | |
Singoli | |
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After Laughter è il quinto album in studio del gruppo musicale statunitense Paramore, pubblicato il 12 maggio 2017 dalla Fueled by Ramen[3].
Come l'eponimo album del gruppo pubblicato quattro anni prima, anche After Laughter vede la partecipazione in veste di produttore di Justin Meldal-Johnsen, come anche il ritorno alla batteria di Zac Farro. È inoltre il primo album da All We Know Is Falling (2005) senza il bassista Jeremy Davis, cofondatore del gruppo insieme alla cantante Hayley Williams e ai fratelli Zac e Josh Farro, quest'ultimo assente dalla formazione dei Paramore dal 2010.
È stato anticipato dai singoli Hard Times e Told You So, usciti rispettivamente il 19 aprile e il 3 maggio 2017.
Antefatti e registrazione
[modifica | modifica wikitesto]Sull'onda del successo internazionale dell'album Paramore, coronato nel 2015 dalla consegna del primo Grammy Award della loro carriera per il singolo Ain't It Fun[7], i Paramore (formati dal trio Williams-York-Davis) si imbarcano in un lungo tour mondiale per oltre due anni consecutivi. Al termine di esso, nel dicembre 2015, il bassista e cofondatore della band Jeremy Davis decide di abbandonare il trio[8]. Nonostante i due membri rimanenti mettano subito in chiaro di non voler annullare nessun impegno dal vivo[8], la frontwoman Hayley Williams entra in una crisi creativa e comincia a ponderare la possibilità di sciogliere definitivamente il gruppo[9]:
«Non sapevo neanche se avremmo registrato un nuovo album. C'è stato un momento che non ho neanche voluto che succedesse. E poi, quando ho cominciato a volerlo, non sapevo neanche come avremmo potuto farlo. [...] Avevamo nuovamente perso un membro della formazione, stessa solita storia dal primo giorno. Ciò mi fece dubitare di tutto: "Sto sbagliando qualcosa?". Poi ti capita di leggere alcune cose che le persone dicono di te e cominci a pensare: "Oh, devo proprio essere una specie di diva bitch". So che non è quello che sono, ma ciò mi ha causato un sacco di insicurezza.»
Williams e York si esibiscono comunque dal 5 al 9 marzo 2016 per la loro seconda Parahoy! nel Mar dei Caraibi[10], e ritornati al luogo di nascita del gruppo, Nashville[11], si mettono al lavoro per scrivere le prime demo per un nuovo album[12]. Il produttore e musicista Justin Meldal-Johnsen, che già lavorò con il gruppo alla realizzazione di Paramore, viene ricontattato per unirsi alle registrazioni che iniziano nel giugno 2016 con un altro ospite d'onore, Zac Farro, ex batterista del gruppo che lasciò la formazione nel 2010 con il fratello Josh[9]. Inizialmente tornato a suonare con Williams e York nella sola veste di batterista per il nuovo album, Farro commenta così la sua riconciliazione con i Paramore[13]:
«È una seconda chance. Sono molto grato di poter suonare nell'album, ma non è questo ciò che per me era più importante all'inizio. Ciò che era importante era recuperare queste amicizie... Hayley e Taylor sono tornati nuovamente miei grandi amici e supportano molto i miei lavori.»
Farro ha infatti, durante il periodo di allontanamento dal gruppo, dato vita a un progetto solista chiamato HalfNoise, al quale Williams ha tra l'altro partecipato sia in studio nell'EP in uscita nel 2017 Velvet Face EP che dal vivo cantando e suonando con Taylor York fianco a fianco a Farro durante una sua esibizione nell'aprile di quell'anno[14]. Nel febbraio 2017, infine, viene ufficializzato il suo ritorno nei Paramore[9]. Le registrazioni del disco terminano verso la fine dell'inverno 2016, quando vengono registrate sul sito della ASCAP 12 nuove canzoni firmate dal gruppo[15].
Pubblicazione
[modifica | modifica wikitesto]Con un continuo cambio di immagine del profilo sulla loro pagina ufficiale Facebook, i Paramore cominciano nell'aprile 2017 a promuovere il loro nuovo progetto musicale, mostrando la costruzione graduale, giorno dopo giorno, di un poiuyt, il singolare oggetto impossibile che può essere visto sia come un tridente che come due rettangoli[16]. Il 19 aprile 2017, infine, viene pubblicato il video musicale del singolo inedito Hard Times e comunicata la data di pubblicazione ufficiale di After Laughter, che nella copertina mostra il poiuyt utilizzato per anticipare l'annuncio[17]. Un secondo singolo, Told You So, è stato pubblicato il 3 maggio accompagnato dal relativo video musicale, mentre Fake Happy è stato da prima reso disponibile per l'acquisto online il 2 giugno e successivamente per il passaggio radio dal 29 agosto[18]. Rose-Colored Boy è stato estratto come quarto singolo dall'album il 2 marzo 2018[19].
After Laughter viene inizialmente reso disponibile per l'acquisto solo nei formati compact disc e digitale, mentre la versione in vinile sarà disponibile a partire dall'estate 2017[20]. Come tutte le precedenti produzioni dei Paramore, l'album viene pubblicato dalla sottoetichetta della Atlantic Records (appartenente a sua volta al gruppo Warner) Fueled by Ramen[9].
Stile e influenze
[modifica | modifica wikitesto]L'album viene scritto, al contrario del suo predecessore Paramore (scritto ben due anni dopo l'uscita dei fratelli Farro dalla formazione e dopo l'EP Singles), in un periodo di forte instabilità nella formazione del gruppo[9], e in quanto tale ha come temi portanti «tradimenti, delusioni e rimpianti»[9]:
«Non potevo neanche immaginare di includere nell'album un qualcosa che dicesse "quanto è bella la vita, è tutto una figata, festeggiate con me".»
Le sonorità di After Laughter si sviluppano invece intorno al lavoro già cominciato con Paramore, continuando ad attingere dalla new wave e dal pop rock anni ottanta e trovando come fonte di ispirazione artisti di quel periodo quali Talking Heads, Tom Tom Club, Cyndi Lauper e Blondie[2][9] ma stavolta includendo il funk già sperimentato nel singolo Ain't It Fun[1][21] ed elementi elettronici tipici del synth pop[22], anche se i testi densi di sentimenti negativi come ansia e depressione sono facilmente attribuibili a generi come emo[2] e pop punk[23], generi precedentemente spesso accostati alla musica dei primi album dei Paramore[23]. Dal punto di vista sonoro, tuttavia, il distacco da queste sonorità in After Laughter è ancora più netto[3].
Accoglienza
[modifica | modifica wikitesto]NME, nella sua recensione di After Laughter, dichiara che «la catarsi non è mai stata tutti questi salti di gioia, ma a volte sorridere a denti stretti funziona molto meglio di piangere», e gli dà un voto totale di 4 stelle su 5[24]. Spin, invece, lo premia come uno dei suoi "album essenziali", definendolo però meno impressionante del predecessore Paramore anche se con una propria e solida identità[2]. Rolling Stone elogia la produzione, le influenze pop e i testi del disco, e lo vota con 4 stelle su 5[25]. Newsday ha dichiarato invece che «quanto più i Paramore sono stati sul punto di separarsi, tanto più hanno trovato le ragioni per restare uniti», scrivendo infine che l'album «abbonda di future hit pop che nessuno sarebbe in grado di suonare meglio dei Paramore, ed è questa la ragione perfetta per cui il gruppo deve andare avanti»[26].
Il New York Times chiama azzardata la decisione del gruppo di «realizzare un album revival degli anni ottanta quando nella cultura pop odierna è in pieno corso un revival degli anni novanta», e nonostante definisca ancora una cantante provetta la Williams, asserisca che in After Laughter abbia perso la sua grinta essenziale[3]. Matt Collar di AllMusic (anch'esso recensore dell'album con un voto di 4 stelle su 5) definisce infine ognuno degli album dei Paramore «più o meno un trionfante urlo di battaglia di una band che ha combattuto e sopravvissuto a uno scioglimento», facendo riferimento al fatto che nessun loro lavoro in studio è stato pubblicato con la stessa formazione raccolta intorno a Hayley Williams, e che «After Laughter interseca con questa trascendenza: il realizzare che la vita è una continua serie di nuovi inizi»[4].
Tracce
[modifica | modifica wikitesto]Testi e musiche di Hayley Williams e Taylor York, eccetto dove indicato.
- Hard Times – 3:02
- Rose-Colored Boy – 3:32 (Williams, York, Zac Farro)
- Told You So – 3:08
- Forgiveness – 3:39
- Fake Happy – 3:55
- 26 – 3:41
- Pool – 3:52 (Williams, York, Farro)
- Grudges – 3:07 (Williams, York, Farro)
- Caught in the Middle – 3:34
- Idle Worship – 3:18
- No Friend – 3:23 (Williams, York, Aaron Weiss)
- Tell Me How – 4:20
Formazione
[modifica | modifica wikitesto]- Gruppo
- Hayley Williams – voce, tastiera, percussioni
- Taylor York – chitarra, tastiera, programmazione, percussioni, marimba, campane, cori
- Zac Farro – batteria, tastiera, percussioni, cori
- Altri musicisti
- Justin Meldal-Johnsen – basso, tastiera, programmazione
- David Davidson – violino
- Benjamin Kaufman – violino
- Betsy Lamb – viola
- Claire Indie – violoncello
- Daniel James – arrangiamento strumenti ad arco
- Aaron Weiss – voce aggiuntiva in No Friend
- Zelly Boo Meldal-Johnsen – cori in Tell Me How
- Produzione
- Justin Meldal-Johnsen – produzione, ingegneria del suono
- Taylor York – produzione, ingegneria del suono, missaggio
- Carlos de la Garza – ingegneria del suono, missaggio
- Mike Schuppan – ingegneria del suono, missaggio
- Kevin Boettger – assistenza all'ingegneria del suono
- Dave Cooley – mastering
- Ken Tisuthiwongse – fotografia
- Scott Cleary – direzione artistica, design
- Lindsey Byrnes – fotografia
Classifiche
[modifica | modifica wikitesto]Classifica (2017) | Posizione massima |
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Australia[27] | 3 |
Austria[27] | 10 |
Belgio (Fiandre)[27] | 24 |
Belgio (Vallonia)[27] | 65 |
Canada[28] | 9 |
Finlandia[27] | 14 |
Francia[27] | 61 |
Germania[27] | 18 |
Irlanda[29] | 4 |
Italia[27] | 14 |
Norvegia[27] | 24 |
Nuova Zelanda[27] | 7 |
Paesi Bassi[27] | 17 |
Portogallo[27] | 18 |
Regno Unito[30] | 4 |
Spagna[27] | 15 |
Stati Uniti[28] | 6 |
Svezia[27] | 19 |
Svizzera[27] | 29 |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (EN) Paramore: ‘We realised this band isn’t worth risking our health for’, su The Guardian, 29 settembre 2022. URL consultato il 17 giugno 2023.
- ^ a b c d e (EN) Paramore’s Excellent After Laughter Is All Emo Bleakness Under Its New Wave Brightness, su spin.com, Spin, 12 maggio 2017. URL consultato il 22 maggio 2017.
- ^ a b c d (EN) Paramore Tries to Find Itself in the ’80s on ‘After Laughter’, su nytimes.com, The New York Times, 11 maggio 2017. URL consultato il 22 maggio 2017.
- ^ a b (EN) After Laughter, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 22 maggio 2017.
- ^ (EN) After Laughter, su British Phonographic Industry. URL consultato il 26 dicembre 2018.
- ^ (EN) Paramore - After Laughter – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 14 aprile 2021.
- ^ (EN) Bryan Cantor, Paramore's "Ain't it Fun" is named the year's Best Rock Song, su headlineplanet.com, 8 febbraio 2015. URL consultato l'8 febbraio 2015.
- ^ a b (EN) These last few years have held some of the most fulfilling moments we've had yet..., su facebook.com, Facebook, 14 dicembre 2015. URL consultato il 15 dicembre 2015.
- ^ a b c d e f g (EN) Paramore Bounces Back With Old Faces and a New Sound, su nytimes.com, The New York Times, 19 aprile 2017. URL consultato il 20 aprile 2017.
- ^ (EN) PARAHOY! Second Voyage, su paramore.net, 28 ottobre 2015. URL consultato il 28 ottobre 2015.
- ^ (EN) Paramore Ready New LP 'After Laughter,' Drop First Single 'Hard Times', su rollingstone.com, Rolling Stone, 19 aprile 2017. URL consultato il 21 aprile 2017 (archiviato dall'url originale l'11 ottobre 2017).
- ^ (EN) Studio writing/demoing with T at home in Nashville, su twitter.com, Twitter, 24 marzo 2016. URL consultato il 15 luglio 2016.
- ^ (EN) Zac Farro Talks New Paramore Album, Solo Project Halfnoise, su billboard.com, Billboard, 12 agosto 2016. URL consultato il 21 aprile 2017.
- ^ (EN) Paramore’s Hayley Williams and Taylor York perform with Zac Farro’s HalfNoise, su altpress.com, Alternative Press, 10 aprile 2017. URL consultato il 10 aprile 2017.
- ^ (EN) Paramore appear to have registered an album’s worth of new tracks, su upsetmagazine.com, Upset Magazine, 14 marzo 2017. URL consultato il 21 marzo 2017.
- ^ (EN) Paramore release new single, "Hard Times", announce new album, 'After Laughter', su altpress.com, Alternative Press, 19 aprile 2017. URL consultato il 19 aprile 2017.
- ^ (EN) Paramore Returns With New Music Video, "Hard Times"!, su myxph.com, MYXPH, 19 aprile 2017. URL consultato il 19 aprile 2017.
- ^ (EN) Future Releases on Alternative Radio Stations, su allaccess.com, All Access. URL consultato il 21 agosto 2017 (archiviato dall'url originale il 21 agosto 2017).
- ^ (EN) Rose-Colored Boy (Mix 2) - Single by Paramore, su itunes.apple.com, iTunes. URL consultato il 5 marzo 2018.
- ^ (EN) After Laughter CD, su store.paramore.net. URL consultato il 20 aprile 2017 (archiviato dall'url originale il 21 aprile 2017).
- ^ (EN) Paramore — After Laughter (2017) - Album Review, su Medium, 27 ottobre 2017. URL consultato il 17 giugno 2023.
- ^ Paramore - This Is Why, su Loudd. URL consultato il 17 giugno 2023.
- ^ a b (EN) Paramore's 'After Laughter' Is Something New, Built From Pieces Of The Past, su npr.org, NPR. URL consultato il 21 agosto 2017.
- ^ (EN) Paramore – 'After Laughter' Review, su nme.com, NME. URL consultato il 12 maggio 2017.
- ^ (EN) Review: Paramore's 'After Laughter' Triumphs Via Shiny Pop, Moody Lyrics, su rollingstone.com, Rolling Stone, 12 maggio 2017. URL consultato il 22 maggio 2017 (archiviato dall'url originale il 12 maggio 2017).
- ^ (EN) 'After Laughter': Packed with potential pop hits, su newsday.com, Newsday. URL consultato il 12 maggio 2017.
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o (NL) Paramore - After Laughter, su ultratop.be, Ultratop. URL consultato il 26 dicembre 2018.
- ^ a b (EN) Paramore – Chart history, su Billboard, Penske Media Corporation. URL consultato il 23 ottobre 2018. Cliccare sulla freccia all'interno della casella nera per visualizzare la classifica desiderata.
- ^ (EN) Official Irish Albums Chart Top 50: 19 May 2017 - 25 May 2017, su officialcharts.com, Official Charts Company. URL consultato il 26 dicembre 2018.
- ^ (EN) Official Albums Chart Top 100: 19 May 2017 - 25 May 2017, su officialcharts.com, Official Charts Company. URL consultato il 19 maggio 2017.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Matt Collar, After Laughter, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) After Laughter, su Discogs, Zink Media.
- (EN) After Laughter, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) After Laughter, su Genius.com.
- (EN) After Laughter, su Metacritic, Red Ventures.