Adriana Mulassano (Milano, 11 maggio 1939) è una giornalista italiana, si occupa di moda, costume e società, è nota soprattutto come storica penna del Corriere della Sera negli anni settanta e ottanta[1][2].
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Dopo aver frequentato il Liceo Linguistico Alessandro Manzoni di Milano, si trasferisce a New York, dove incontra il suo maestro, Richard Avedon[3]. Rientrata in Europa, dopo una breve esperienza a Parigi, nella redazione di ELLE, diventa nel 1961 redattore di Amica, ruolo che abbandonerà nel 1964 per iniziare la collaborazione con il Corriere della Sera, dove resta fino al 1990 con il duplice ruolo di inviata speciale per la moda e redattore della Terza Pagina. Dal 1992 al 2000 lavora presso l'ufficio stampa della Giorgio Armani S.p.A..[4] Poi, stabilitasi a Roma, insegna per cinque anni all'Accademia di Costume e di Moda e dal 2009 è docente di giornalismo di moda presso il corso triennale di Fashion Communication all'Istituto Europeo di Design.
Tratto distintivo dello stile di Adriana Mulassano è una conoscenza della moda soprattutto in ambito storico e sociologico, che le fa guadagnare la considerazione degli stilisti e creatori di moda di cui recensiva le sfilate per il Corriere della Sera[5].
Nel 1979 pubblica il libro "I Mass Moda" - Fatti e personaggi dell'Italian look[6] illustrato dai ritratti di Alfa Castaldi e con la prefazione di Anna Piaggi.
Collabora alla sceneggiatura e alla redazione del booklet per il DVD, al docufilm "La moda proibita: Roberto Capucci e il futuro dell'Alta Moda" di Ottavio Rosati.[7]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ "Il cordoglio delle star solo una vetrina". Ed è bufera, in Corriere della Sera, corriere.it, 19 luglio 1997. URL consultato il 3 febbraio 2013 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2016).
- ^ Personaggi, su lostilistadalcuorelegante.it. URL consultato il 3 febbraio 2013 (archiviato dall'url originale il 16 novembre 2013).
- ^ Stile e gusto in libertà, in Oggi7, oggi7.info. URL consultato il 3 febbraio 2013 (archiviato dall'url originale il 26 agosto 2013).
- ^ La moda è morta! Viva la moda! Incontro con Adriana Mulassano, su activitaly.it. URL consultato il 3 febbraio 2013.
- ^ Alexandra Orloff, Conversing with a Sensation – Adriana Mulassano – the Italian Fashion Expert, su sachaorloff.wordpress.com, 15 aprile 2011.
- ^ Bruno Piattelli, Azzurro sotto le stelle: storia di 50 anni di vita italiana: moda, attori, interpreti, Newton & Compton, 2002. (consultabile anche online)
- ^ La moda proibita (2019), Istituto Luce Cinecittà, Italia, 2019. Codice EAN del DVD 8 014191 200288
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Adriana Mulassano
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Si può ancora parlare di moda oggi? in marieclaire.it
- La moda proibita IMDb
- La moda proibita Istituto Luce
- Il mio Gianni Versace: Adriana Mulassano ricorda Gianni Versace per FoxCrimeYoutube
Controllo di autorità | VIAF (EN) 116798804 · ISNI (EN) 0000 0000 8326 5741 · SBN SBLV177368 · LCCN (EN) n81034473 |
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