Adriaan van der Hoop (Amsterdam, 28 aprile 1778 – Amsterdam, 17 marzo 1854) è stato un banchiere olandese e nella prima metà del XIX secolo uno degli uomini più ricchi dei Paesi Bassi.
Fu anche un politico influente: membro del consiglio comunale, degli stati provinciali di Haarlem e del Senato de L'Aia. Negli ultimi anni divenne un importante collezionista di arte e di piante. Alla sua morte lasciò 250 dipinti alla città di Amsterdam, che riuscì a malapena a pagare la tassa di successione.[1] In questo modo Van der Hoop contribuì in modo sostanziale alla raccolta del Rijksmuseum.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Adriaan van der Hoop era il figlio di Joan Cornelis van der Hoop, segretario della Sociëteit van Suriname, procuratore per l'ammiragliato di Amsterdam e Ministro della Marina. Adriaan studiò legge a Groninga e Kiel, quando quest'ultima era ancora una città danese (all'epoca i natii Paesi Bassi erano occupati dall'esercito francese). Con il suo passaporto danese, viaggiò attraverso la Germania e l'Inghilterra. Nel 1811, fu assunto dalla ditta familiare Hope & Co., per anni un importante finanziatore dello stato russo.
Di ritorno nelle Province Unite nel 1814 dopo la fine dell'occupazione francese, Adriaan van der Hoop fu coinvolto nella redazione della Costituzione e accompagnò l'imperatore Alessandro I di Russia nella sua visita in Olanda. Nel 1815 fu posto da Alexander Baring alla guida della ditta Hope & Co., ormai in mano sua. Un debito di 100.000 fiorini dovuto dal cognato Jan Clifford portò nel 1819 a un caso giudiziario risolto tra i due uomini. Il giorno dopo il verdetto, quattro anni dopo, Clifford si suicidò con una pistola.
Adriaan piantò piante rare nella sua tenuta di campagna Spaarnberg, vicino a Santpoort. Lì coltivò 120 tipi di Erica sudafricana; aveva due agavi in fiore e dieci tipi di orchidee.[2] La casa di campagna venne progettata da Jan David Zocher, che su richiesta di Adriaan progettò anche una nuova borsa valori ad Amsterdam.
Adriaan possedeva cavalli da corsa e nel 1832 iniziò a collezionare oggetti d'arte su larga scala. Adriaan acquistò opere di pittori contemporanei, tra cui Jan Adam Kruseman, Johannes Christianus Schotel e Barend Cornelis Koekkoek. La sua collezione di dipinti - che aveva in parte ereditato, comprendeva oggetti di Vermeer, Ruisdael, Rembrandt, Jan Steen e Adriaen van der Werff, e poteva essere visitata su appuntamento nella sua casa al Keizersgracht 444. Aveva comprato questa casa nel 1822. L'edificio sulla Keizersgracht era stato l'ufficio del suo datore di lavoro della Hope & Co., ed era stato precedentemente abitato dai membri della famiglia Hope & Co., cui faceva parte, tra cui Thomas Hope, suo fratello Adrian Hope, suo cugino Henry Hope (che si trasferì accanto al 448), e poi il figlio di Thomas Jan Hope.
Musée Van der Hoop
[modifica | modifica wikitesto]Dopo la sua morte, il museo Van der Hoop fu aperto nella sua ex casa sul Keizersgracht e vari cataloghi furono prodotti nel 1858-1872 in olandese e francese.[3] Nel 1885 la collezione fu fusa con il Rijksmuseum di recente costruzione.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Knoef, J. (1949) De verzamelaar A. van der Hoop. In: Jaarboek Amstelodamum 42, p. 51 - 71.
- ^ Gnirrep, K. (2004) De Schat van Spaarnberg. In: Maandblad Amstelodamum, p. 3-21.
- ^ Musée Van der Hoop Description des Tableaux
Altri progetti
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]Controllo di autorità | VIAF (EN) 50312877 · ISNI (EN) 0000 0000 5335 3396 · CERL cnp01260889 · LCCN (EN) nr2004035983 · GND (DE) 129650390 |
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