Accademia Tiberina | |
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Medaglia d'argento dell'Accademia Tiberina, già Pontificia | |
Tipo | Accademia nazionale |
Fondazione | 1813 |
Fondatore | 26 privati cittadini fra i quali: Giuseppe Gioachino Belli, Jacopo Ferretti, Antonio Coppi e Pietro Sterbini |
Sede centrale | Roma |
Area di azione | conoscenza scientifica |
Presidente | Cav. Franco Antonio Pinardi[1][2][3] |
Lingua ufficiale | italiano |
L'Accademia tiberina è un'istituzione fondata a Roma nel 1813 con lo scopo di "coltivare le scienze e le lettere latine ed italiane".[4]
In data 21 gennaio 1955 entrò in vigore il nuovo Statuto, per cui la denominazione dell’Istituzione venne così modificata Accademia Tiberina, Istituto di Cultura Universitaria e di Studi Superiori.[5]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]L'Accademia tiberina nacque da una scissione dell'Accademia ellenica, un sodalizio fondato dall'archeologo Antonio Nibby nel 1809 con lo scopo di promuovere gli studi della lingua greca. Nell'impossibilità di far cessare delle gravi discordie nate in seno all'Accademia ellenica, l'arconte della stessa società, l'archeologo e storico Antonio Coppi, insieme con altri venticinque soci (tra cui Giuseppe Gioachino Belli, Pietro Sterbini, Jacopo Ferretti e l'editore e filologo Filippo de Romanis) decisero, in un'adunanza che si tenne il 9 aprile 1813 nell'abitazione di Coppi in via della Scrofa n. 95, di uscire dall'Accademia ellenica e di fondarne una nuova: l'Accademia Tiberina[6]. Coppi, primo presidente, ne scrisse l'atto costitutivo nel quale si enunciava il proposito di impegnarsi, oltre che allo studio delle lingue classiche e della lingua italiana in senso puristico, al miglioramento dell'agricoltura nell'Agro Romano e alla compilazione di una storia di Roma nel Medioevo[7].
Le personalità che hanno fatto parte dell'Accademia tiberina sono molto numerose: poeti (Giuseppe Gioachino Belli, Vincenzo Monti, Alessandro Manzoni ecc.), scrittori (Massimo d'Azeglio, René de Chateaubriand, Domenico Gnoli, Giovanni Papini, Francesco Valli, ecc.), filosofi (Benedetto Croce, Giovanni Gentile), scienziati (Marie Curie, Guglielmo Marconi, Enrico Fermi, Carlo Rubbia, ecc.), musicisti (Gioachino Rossini, Vincenzo Bellini, Franz Liszt, Ottorino Respighi, ecc.), scultori (Antonio Canova, Marino Marini, Francesco Messina, Giacomo Benevelli, ecc.). Numerosi sono stati i cardinali cinque dei quali sono diventati papi (Pio VIII, Gregorio XVI, Pio IX, Leone XIII e Pio XII).
Nel 1936 l'Accademia tiberina, come altre accademie (per es. l'Accademia dei Lincei) venne incorporata nella Reale Accademia d'Italia. Riacquistò l'autonomia il 5 aprile 1949[8], ma perdette il titolo di pontificia università, rimanendo di fatto nell'ambito della legislazione italiana giuridicamente ascrivibile alle associazioni prive di personalità giuridica.[9]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Nasce la Fondazione accademia tiberina, su Affaritaliani.it. URL consultato il 30 aprile 2019.
- ^ Nasce la Fondazione accademia tiberina, su iltempo.it. URL consultato il 30 aprile 2019.
- ^ Nasce la Fondazione accademia tiberina, su Il Dubbio, 16 aprile 2019. URL consultato il 30 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 30 aprile 2019).
- ^ Accademia Tiberina. In: Dizionario delle date, dei fatti, luoghi ed uomini storici o repertorio alfabetico di cronologia universale, pubblicato a Parigi da una Società di dotti e letterati sotto la direzione di A.-L. d'Harmonville. Venezia : G. Antonelli, 1842, p. 24 (on-line)
- ^ Fulvio Maroi, Rogito Notarile (rep. 85153, l’Ufficio Atti Pubblici di Roma N. 11954 vol.99/4).
- ^ A. Russi, «COPPI, Antonio». In: Dizionario biografico degli italiani, Vol. XXVIII (on-line)
- ^ Antonio Coppi, Roma destinata dalla provvidenza di Dio per la libertà dei papi. Dissertazione di A. Coppi istoriografo dell'Accademia Tiberina. Roma: nella Stamperia de Romanis, 1815
- ^ Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 80 del 7 aprile 1949
- ^ Accusa a Mariotti: usa il titolo ‘Pontificia’ - la Nuova Ferrara, in Archivio - la Nuova Ferrara. URL consultato il 18 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale il 31 gennaio 2017).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Michele Maylender, Storia delle accademie d'Italia, Bologna: L. Cappelli Edit. Tip., 1929, Vol. II, p. 272 e segg.; Vol. III, p. 489; Vol. V, pp. 310–314
- Olao N. Accorsi, Pontificia Accademia Tiberina: Istituto di cultura universitaria e di studi superiori. Roma: Ed. Accademia Tiberina per il Giubileo 2000, 2000
- Michele Mario Pisaturo, La Pontificia Accademia Tiberina: sua aggregazione scientifica nella reale accademia d'Italia, in quella dei Lincei e ritorno alle origini. Napoli: Accademia Tiberina, 2000
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- accademiatiberina.it. URL consultato il 5 aprile 2019.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 122475160 · LCCN (EN) no2011000023 |
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