Abba Saul ben Batnit in ebraico אבא שאול בן בטנית?, "Abba Shaul ben Batnit" (Gerusalemme, ... – ...; fl. I secolo) è stato un saggio ebreo Tanna, dell'ultimo periodo del Secondo Tempio di Gerusalemme, due generazioni circa prima della sua distruzione.
Era sua abitudine ascoltare le domande del pubblico ebraico sulle Responsa e rispondere sui temi della Halakhah mentre lavorava come droghiere. In questo suo lavoro divenne noto per essere rigoroso nel non accettare bottini di guerra e far risparmiare soldi ai suoi concittadini, donando fra l'altro una notevole quantità di olio alla sua gente al fine di ricusare eventuali sospetti in merito allo sfruttamento pubblico.[1]
Nel Talmud babilonese (Trattato Pesahim) si cita che Abba Saul pronunciasse una critica contro le famiglie dei Sommi Sacerdoti (Kohen Gadol) del Tempio di Gerusalemme, che venivano identificati coi Sadducei[2] e famiglie e che erano in carica in quel periodo del Secondo Tempio:
«Guai a me, a causa della casa di Boethus, guai a me è a causa dei loro bastoni;»
«Guai a me, a causa della casa di Hanin, guai a me è a causa delle loro mormorazioni;»
«Guai a me, a causa della casa di Kathros, guai a me, a causa delle loro penne;»
«Guai a me, a causa della casa di Ishmael figlio di Phabi, guai a me, a causa dei loro pugni;»
«Poiché sono Sommi Sacerdoti e i loro figli sono tesorieri [del Tempio],»
«e i loro generi sono fiduciari, e i loro servi picchiano la gente con bastoni.»
Note
[modifica | modifica wikitesto]- Questa voce incorpora informazioni estratte da una pubblicazione ora nel dominio pubblico: Jewish Encyclopedia (1901–1906).
Voci correlate
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