Gli Hutu (in kirundi ed in kinyarwanda Abahutu) sono una delle etnie che occupano la regione situata tra il Burundi e il Ruanda. Fra queste, gli Hutu sono senza dubbio il gruppo più numeroso: l'84% dei ruandesi e l'85% dei burundesi sono infatti Hutu.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il concetto di etnia, introdotto dai colonizzatori prima tedeschi e poi belgi, oggi è assai discusso: si tratta infatti di una suddivisione artificiale, basata più sulla classe sociale che sull'etnia, poiché non vi sono significative differenze somatiche, genetiche, religiose, linguistiche o culturali tra gli Hutu e gli altri gruppi etnici nell'area (quali i Tutsi). Anche un abitante del Burundi o del Ruanda, se non conosce l'origine familiare di un individuo, non riesce a distinguere l'appartenenza "razziale".
Hutu e Tutsi hanno, d'altronde, la stessa religione e la stessa lingua. Alcuni studiosi fanno anche notare il ruolo importante che i colonizzatori belgi ebbero nella creazione delle idee di razze Hutu e Tutsi. Ci si riferisce al dibattito sull'origine camitica della gente tutsi. Secondo gli storiografi belgi, gli Hutu arrivarono nella regione dei Grandi Laghi intorno al I secolo d.C., scacciando i Twa.
Gli Hutu dominarono sull'area, attraverso una serie di piccoli regni, fino al quindicesimo secolo. Si pensa che a quel tempo i Tutsi arrivarono nell'area dall'Etiopia e sottomisero gli Hutu. La monarchia tutsi sopravvisse fino alla fine dell'era coloniale negli anni '50; i dominatori belgi usavano e codificavano le divisioni etniche per mantenere saldo il proprio controllo. La monarchia tutsi cadde rapidamente e la regione fu divisa tra Ruanda e Burundi nel 1962. Tuttavia, i Tutsi rimasero dominanti nel Burundi, mentre gli Hutu ebbero il controllo del Ruanda fino al 1994. Forti tensioni etniche tra i due gruppi portarono al genocidio ruandese avvenuto nel 1994.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (FR) Mworoha E. Histoire du Burundi des origines a la fin du XX siècle. Paris, Hatier, 1987.
- Allovio S. Burundi identità, etnie e potere nella storia di un antico regno. Torino, Il segnalibro, 1997.
- AA. VV. Burundi, democrazia in calvario, edizioni alfazeta, Parma, 1994.
- AA. VV. Bujumbura, città dell'odio, edizioni alfazeta, Parma, 1995.
- J.L.Amselle, E.M'Bokolo, L'invenzione dell'etnia, Meltemi Editore srl, 2008.
- (FR) Jean-Pierre Chrétien, Le défi de l'ethnisme: Rwanda et Burundi, 1990-1996, KARTHALA Editions, 1997.
- (FR) Jean-Pierre Chrétien, Burundi, la fracture identitaire: logiques de violence et certitudes ethniques, 1993-1996, KARTHALA Editions, 2002.
- (FR) Jean-Pierre Chrétien, Jean-François Dupaquier, Burundi 1972, au bord des génocides, KARTHALA Editions, 2007.
- (EN) René Lemarchand, Burundi: ethnic conflict and genocide, Cambridge University Press, 1996.
- (EN) René Lemarchand, The dynamics of violence in Central Africa, University of Pennsylvania Press, 2009.
- (EN) Christian P. Scherrer, Genocide and crisis in Central Africa: conflict roots, mass violence, and regional war, Greenwood Publishing Group, 2002.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni sugli Hutu
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sugli Hutu
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Hutu, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- hutu, in Dizionario di storia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010.
- (EN) Hutu, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Opere riguardanti Hutu, su Open Library, Internet Archive.
Controllo di autorità | LCCN (EN) sh85011016 · BNF (FR) cb12008668n (data) · J9U (EN, HE) 987007284639105171 |
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