A Tripoli | |
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Compositore | Giovanni Corvetto (testo) Colombino Arona (musica) |
Tipo di composizione | Componimento patriottico |
Epoca di composizione | 1911 |
Prima esecuzione | Torino, 8 settembre 1911 |
A Tripoli, conosciuto anche come Tripoli bel suol d'amore, è un brano musicale patriottico scritto da Giovanni Corvetto e musicato da Colombino Arona nel 1911, poco prima dell'inizio della guerra italo-turca. Fu composto per propagandare l'imminente guerra del Regno d'Italia contro l'Impero ottomano, che era finalizzata alla conquista della Libia.
Il contesto
[modifica | modifica wikitesto]Il brano fu composto poco prima dell'entrata in guerra dell'Italia contro l'Impero ottomano. La guerra fu dichiarata il 29 settembre 1911, cioè il giorno dopo l'ultimatum recapitato dall'ambasciatore italiano a Istanbul all'Impero ottomano. L'intenzione del Regno d'Italia era quella di fare della Libia una colonia italiana. La decisione di muovere guerra contro l'Impero ottomano fu controversa, sia in ambito politico che nella società civile. Il conflitto si concluse il 18 ottobre 1912 con la vittoria italiana.
Il brano
[modifica | modifica wikitesto]A Tripoli debuttò l'8 settembre 1911 al Teatro Balbo di Torino con l'esecuzione di Gea della Garisenda, che fu controversa perché la cantante eseguì il brano coperta solamente da una bandiera tricolore. La canzone diventò poi famosa con il verso introduttivo del ritornello, Tripoli bel suol d'amore.
Il testo così recitava:
«Sai dove s'annida - più florido il suol
Sai dove sorrida - più magico il sol
Sul mar che ci lega - coll'Africa d'or
La stella d'Italia - ci addita un tesor.
Tripoli,
bel suol d'amore,
ti giunga dolce
questa mia canzon.
Sventoli
il Tricolore
sulle tue torri
al rombo del cannon.
Naviga
o corazzata
benigno è il vento
e dolce la stagion.
Tripoli,
terra incantata,
sarai italiana
al rombo del cannon (Rit.)
al rombo del cannon (Rit.)
al rombo del cannon (Rit.)
al rombo del cannon (Rit.)
al rombo del cannon (Rit.)
al rombo del cannon (Rit.)
A te marinaro - sia l'onda sentier
Sia guida fortuna - per te bersaglier.
Va e spera, soldato - Vittoria è colà...
Hai teco l'Italia - che gridati: Va!
Rit...
Al vento africano - che Tripoli assal
Già squillan le trombe - la marcia Real.
A Tripoli i Turchi - non regnano più
Già il nostro vessillo - issato è lassù.
Rit... .»
Note
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Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikisource contiene il testo completo di o su A Tripoli
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- 1911-2011: Tripoli bel suol d'amore, cent'anni dopo la storia (e la guerra) si ripetono, su marioavagliano.blogspot.it. URL consultato il 1º maggio 2015.